Our FOREVER [COMPLETA da revisionare]

Cap. 18 - Un sogno ...

Stiles guidò seguendo le indicazioni di Derek verso la vecchia riserva di Beacon Hills. Ancora poco convinto che accettare quel regalo fosse la cosa giusta da fare.  Ne aveva discusso con la sua famiglia, che però non si era pronunciata più di tanto, preferendo rimanere neutri, mentre Lydia, con il suo pancione quasi maturo, visto che la sua gravidanza aveva come data presunta del parto il due gennaio, aveva semplicemente affermato che fosse stato stupido a non firmare subito le carte per il passaggio di proprietà, aggiungendo anche che lei avrebbe pagato fior fior di quattrini per poter accedere e comperare un terreno nella riserva senza rimanere in braghe di tela, motivando che un posto come quello, immerso nel verde della natura, sarebbe stato un tocca sana sia per il suo lavoro sia per far crescere il suo bambino. E alla fine di tutto ciò, Lydia gli aveva fatto promettere che avrebbe messo una buona parola con la famiglia di Derek per cedergli un pezzo di terra su cui edificare una piccola villa con giardino e piscina. Anche se dubitava avrebbe mai chiesto una cosa simile ai famigliari del suo futuro marito.

Il figlio dello sceriffo era piacevolmente colpito dal paesaggio che scorreva davanti ai suoi occhi mentre guidava, la riserva era bella. Non c'era alcun dubbio. E sicuramente se fosse stata un po' più popolata non sarebbe stato ancora meglio, anche se capiva bene che essendo un luogo fatto principalmente per mantenere intatto il mondo animale era un pensiero alquanto irreale.

Avevano portato con loro anche Ari, che se per tutto il viaggio se n'era stato buono e in ascolto, sdraiato sulla coperta, nello spazio comodo del bagaglio, appena percepì la macchina fermarsi e il motore spegnersi si mise a scodinzolare per poter scendere. Per fortuna era una bella giornata, fresca ma asciutta. Ad attenderli c'era già la vettura dell'architetto amico del maggiore, con affianco a sé una bella donna dai capelli lunghi e bionda concentrata sullo schermo di un tablet. Quando si presentarono, Stiles scoprì che si chiamavano lei Erica e lui Boyd ed erano amici di vecchia data di Derek, infatti Ari li salutò giocosamente con qualche leccata, per poi ricevere dal padrone il permesso di gironzolare senza guinzaglio.

La struttura era un cumulo di macerie e per davvero era più quello che era già demolito che ciò che andava buttato giù. Esaminando le carte e sentendo ciò che Boyd diceva Stiles quasi non ebbe un mancamento.

«Non possiamo accettare» disse subito, ancora pallido in viso e con un braccio di Derek attorno alla vita che lo reggeva «Un ettaro di terreno... tu sai quanto è?».

«Diecimila metri» rispose con fare ovvio il moro, anche se la domanda retorica dell'altro non ne aveva bisogna.

«E cosa ce ne facciamo noi due e i gemelli di diecimila metri di terra?» quasi sclerò, allontanandosi e mettendo le mani sui fianchi «No, assolutamente non possiamo accettare, sono sicuro che neppure Ari ne vorrebbe avere così tanti a disposizione e che preferirebbe avere un overboard ad un certo punto piuttosto di dover percorrere tutta quella distanza».

«In realtà, ci sarebbero da sommare anche gli ettari appartenente a Derek singolarmente, come membro della famiglia Hale» squittì Erica, apparentemente divertita dalla scenetta e dalle reazioni di Stiles.

Il figlio dello sceriffo però, piuttosto che dare di matto, mandò gli occhi al cielo prima di fare un bel respiro profondo e portare le mani alla pancia, trovando in essa il motivo per calmarsi.

«Non pensare a quello che c'è in più, guardati a torno e se ciò che vedi ti piace, allora ragioneremo sul quanto accettare da mio zio. E lascia stare Erica, lei è stronza, questo pezzo qui è totalmente edificabile ed è questo appezzamento che ci interessa» cercò di farlo ragionare, dopo aver recuperato dalla borsa in macchina una ciambella glassata ai frutti di bosco «Intanto diamo un'occhiata, okay?» domandò, sperando che il dolce placasse un po' il suo umore e in fine fu così.