Raggiunse Derek in ospedale come da programma, appena fu libero dai suoi impegni di lavoro. Il compagno era ancora dentro con il medico quando arrivò nella saletta e contento che non ci fosse nessuno a fermarlo: bussò, entrando e cercando di sfoggiare al meglio il pancino piccolo ma rotondo, mentre si presentava come compagno del signor Hale.
«Oh, lei è la persona che ha negato ogni rapporto sessuale con il paziente» Stiles arrossì, limitandosi ad annuire «Fin ora è stato bravo a farlo, ma dall'ecografia e gli esami può concedere qualche coccola e carezza o qualcosa che comunque non sia troppo acrobatica per il suo compagno, ma immagino che visto che è in dolce attesa non sperimenterete nulla di troppo selvaggio» convenne la dottoressa, facendo poi l'occhiolino verso Derek.
Il figlio dello sceriffo avrebbe tanto voluto fare una scenata, ma si trattenne, giacché la donna riprese a parlare, spiegando anche a lui qual era la situazione di salute del maggiore, affermando anche lei che era sorprendente il modo in cui i tessuti si erano rimarginati e complimentandosi soprattutto per i suoi geni e augurando che pure ciò che cresceva nel minore avesse preso quella caratteristica.
Se Stiles era entrato con un animo scosso e impaurito, ora era decisamente più sollevato e rilassato. Derek stava sempre meglio e ne era contento, ma ancora era riluttante all'idea di farci l'amore. Non perché non ne avesse voglia, perché davvero era impossibile non aver voglia con uno come Derek vicino, piuttosto perché era terrorizzato dal fatto che le ferite potessero riaprirsi e di rivedere il sangue del suo compagno sulle sue mani.
Entrarono in macchina di Stiles in un silenzio tranquillo. Il figlio dello sceriffo sapeva che il suo compagno non vedeva l'ora di essere solo con lui e poter finalmente avere un attimo di intimità o almeno era quello che credeva, perché appena fuori dal parcheggio dell'ospedale gli rivelò che quella sera sarebbero stati ospiti a cena della sua famiglia.
Stiles guidò seguendo le indicazioni di Derek, continuando a ribadire che sarebbe stato questione di poco fermarsi a prendere un presente per ringraziare dell'invito.
Stiles aveva intuito che la sua futura famiglia acquisita dovesse essere benestante, ma Peter Hale viveva in un lusso che lui non credeva neppure potesse esistere. Infatti era rimasto senza parole e in piedi vicino a Derek finché non gli venne assicurato che quello non era un mobile da esposizione e che non lo avrebbe rovinato sedendoglisi sopra.
«Gli altri quando arriveranno?» domandò, accettando ciò che la cameriera gli stava offrendo: una tartina all'italiana con pomodoro, olio e origano.
« In verità non arriverà nessun altro» parlò Derek, attirando immediatamente lo sguardo del più piccolo su di lui «Peter aveva una cosa da comunicarci, una proposta che io sarei felice di accettare, se anche tu sarai d'accordo».
«Più che una proposta è un regalo di natale in anticipo, sia per i miei pronipoti sia per il vostro matrimonio, che potrebbe essere celebrato lì, il giardino è grande» propose con fare semplice, facendosi riempire il bicchiere di vino rosso.
«Si può sapere di cosa state parlando?» chiese con fare leggermente irritato «Il mio sesto senso mi dice di non fidarmi di proposte che nascono da te, Peter» asserì, concludendo poi con un «Senza offesa, eh» l'altro si limitò ad alzare verso di lui il calice, con un sorriso divertito e nulla più.
«Ho un appezzamento di terra, c'è una vecchia casa che ho ereditato ma non ho mai trovato la necessità di ristrutturarla o usufruire del terreno» iniziò a raccontare l'uomo, affermando che era un posto tranquillo e poco lontano dalla casa dei genitori di Derek «Siccome sarete presto in quattro e Ari merita spazio dove scorrazzare, voglio cedervela» concluse.
«Eh? È uno scherzo?» chiese con fare confuso, facendo viaggiare lo sguardo tra i due Hale «Ci regali una casa? No, aspetta, della terra su cui costruire una casa?» Peter annuì, ripetendo che lo faceva per tutti loro e che con ciò si poteva permettere di non doversi più preoccupare di fare regali per i prossimi natali a venire «Aspetta, quanto grande è?» alla risposta dell'uomo Stiles sgranò occhi e spalancò la bocca poi con fare fermo e assumendo una posizione un po' più composta sul divano disse «Non puoi fare sul serio, cioè... non posso accettare un regalo simile quando noi ti abbiamo preso -».
«Prima guardala, dateci un'occhiata e poi mi farete sapere. Non accetterò oggi una risposta» lo interruppe Peter, alzandosi dalla sua poltrona «Forza, andiamo a tavola».
La cena andò avanti con Stiles che cercava inutilmente di far ragionare i due Hale quando non si distraeva parlando con il catering sul come era buono ciò che stava mangiando, chiedendone la ricetta o suggerimenti sul come reperire gli ingredienti e le spezie, mentre Derek invece poté finalmente mangiare una cena che non fosse fatta di cose leggere o costituite per la maggior parte di acqua. In più, Peter si divertiva a mettere in imbarazzo il giovane figlio dello sceriffo che però riusciva anche a rispondergli a tono, aumentando il suo divertimento.
Il momento che Stiles preferì di più fu quello della torta, un millefoglie alla crema e frutti di bosco che pure i suoi bambini apprezzarono molto, giacché ora che stavano rientrando al loft, non la smettevano di muoversi, per la felicità di Derek che teneva una mano ferma sul suo grembo, facendo affermazioni sui possibili sporto che avrebbero potuto fare se fossero stati maschi o femmine.
«Seriamente? Preferiresti che fossero due femminucce» domandò sorpreso, esponendogli il pensiero che non lo avrebbe proprio mai detto «Ti giuro, avrei scommesso tu volessi maschi» confessò, aggiungendo che per lui era totalmente indifferente «Ti sembrerò banale, ma mi basta siano sani e buoni».
Su quel fatto si trovò pienamente d'accordo anche il maggiore che diventando un po' più serio disse «A me piacerebbe che crescessero nella vecchia casa dei miei nonni».
«E se ne riparlassimo dopo averla vista?» propose, senza riuscire a trattenersi dal dire che comunque era un "regalo" troppo grosso da accettare a cuor leggero «Non dico che mi oppongo a prescindere, ma io sono propenso per il no».
«Grazie che hai accettato di vederla» asserì, prima di comunicargli che avrebbe chiamato un architetto suo conoscente, così da parlare anche sul come ricostruire e cosa si poteva ricostruire «Vedrai che te ne innamorerai».
Dopo una doccia veloce, si misero tutti e due a letto e Derek crollò addormentato ancora prima di aver modo di approcciarsi con atteggiamenti romantici verso Stiles che sospirò di sollievo, mentre si allungava a spegnere prima la lampada del comodino del moro e poi la sua, prendendo le cuffie e facendo partire un po' di musica tranquilla per rilassarsi, nella speranza che anche i piccoli la smettessero e si calmassero un poco mentre si pentiva un poco di aver mangiato due fettine di dolce «Ma era così buono» sussurrò piano, accarezzandosi la pancia.
Note 📝
Capitolo corto, scusate 🙈 mi rifarò con i prossimi 💜
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Our FOREVER [COMPLETA da revisionare]
FanfictionWhat!if. [MPREG!] Il karma ha un suo perché. Stiles. Derek. Scott. Isaac. Lidya... I colpi di scena, in questa storia a tematica rosa, sono dietro all'angolo :) #3 in Stiles 6/07/22 #6 in Stiles 20/07/22 #10 in Stiles 05/08/22 #1 in mpreg 30/08/22