PROLOGO

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Mi presento: mi chiamo Dakota, avevo 16 anni e ero una ragazza di Londra.
Ero alta, più o meno, un metro e settantatre, i capelli erano lunghi e color nocciola, e gli occhi grandi dello stesso colore.

Avevo un fisico che non definirei né tanto male né perfetto, anche se tutti mi dicevano che ero abbastanza attraente, anche con le mie evidenti forme, io mi vedevo ugualmente uno schifo. A scuola indossavo sempre leggins, o jeans, e delle felpe un po' larghe. La mia migliore amica Sophie mi rassicurava sempre dicendomi che ero bella così, che avevo tutte le forme al punto giusto, ma io non le avevo mai dato retta.

Sophie era una ragazza bellissima, e lei si che aveva un bel fisico. Aveva un sacco di capelli ricci e che di solito lasciava sciolti sulle spalle, gli occhi dolci e le labbra carnose. Anche se era più piccola di me, di due anni, ci volevamo bene come due sorelle. Era fidanzata con un tizio di nome Brad, più grande di lei di quattro anni e frequentava il quinto anno della mia stessa scuola. Un bel fusto, occhi color legno, capelli neri raccolti in un ciuffo e un bel caratterino
Sinceramente mi stava anche simpatico e tutto sommato era molto attraente.

Avevo un fratello di nome Daniel che aveva 19 anni.
I capelli erano spinosi e biondi, gli occhi grigio-verdi che davano più sul verde. Aveva un fisico robusto e palestrato, e si allenava quasi sempre a boxe.

Il mio migliore amico si chiamava Chris, era un anno più grande di me, ma faceva la mia stessa classe essendo stato bocciato. Era un ragazzo molto simpatico, che adoravo tantissimo, però, sinceramente, non ero attratta da lui fisicamente ed esteriormente. Era abbastanza alto, vestiva in modo molto casual ed indossava gli occhiali. Lui anche, come Sophie, mi confortava sempre, anche quando litigavo con il mio ragazzo.

Se proprio lo vogliamo chiamare così...
Si chiamava Robert, e faceva parte di una famiglia molto nobile. I nostri genitori ci avevano obbligati a stare insieme, ma io non lo amavo, come sicuramente sarà stato per lui.
Anche lui come Brad aveva 18 anni ed era biondo scuro con gli occhi azzurri.
Non posso negare che era un ragazzo molto bello, ma antipatico. Da quando stavamo insieme, erano un po' di giorni che mi faceva cose davvero brutte; visto che mi rifiutavo di andare a letto con lui: mi picchiava.

Avevo lividi per tutto il corpo e specialmente sulla faccia, che coprivo con un sacco di fondotinta e tanta cipria. Ma a lui non gliene poteva importare di meno. Pensava solo ad entrare nella mia camera, dalla finestra, che ovviamente dovevo aprire per non peggiorare le cose, di notte, ubriaco, e sfogarsi su di me.
Non ne potevo veramente più, ma non potevo lasciarlo, non fino a quando sarebbe arrivata la goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso e finché non avrei avuto le prove; almeno non l'avevo ancora beccato con un'altra, ma ero più che sicura che mi avesse tradita più di una volta. E sinceramente non mi importava niente.

Io e mia madre avevamo un legame speciale, era come una migliore amica per me, oltre Sophie. Le raccontavo tutto quello che mi succedeva, sia cose brutte che belle. L'unica cosa su cui le mentivo, era sull'argomento di Robert; lei pensava che io amassi lui e che lui amasse me, che fossimo la coppia perfetta, ma era tutta una bugia. Non sapeva che mi picchiava quasi tutti i giorni ormai quasi da un anno, e che ero costretta a starmi zitta altrimenti si sarebbe preso anche la mia verginità. Questo non potevo permetterglielo.

La mia prima volta doveva essere con quello giusto, quello che amavo veramente con tutto il cuore; e ancora non lo avevo incontrato.

Mio padre, invece, non poteva essere più menefreghista di quello che già era.
Pensava solo al lavoro, ai soldi, e agli allenamenti di mio fratello, trascurandomi sempre.

Questa qui era la mia vita.. La mia vita prima di lui...; e non era un granché.

L'indomani sarebbe stato il mio primo giorno di scuola dopo una lunga vacanza estiva. Mentalmente ancora non ero pronta e non mi andava proprio di rivedere le solite faccie dell'istituto, soprattutto dei professori. Da due anni, nella mia classe, i professori erano sempre rimasti gli stessi e sinceramente non sarei potuta essere più contenta, però non ne potevo davvero più.

MY EVERYTHING ||Z.M.|| // #Wattys2018Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora