Capitolo 8

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Cap.7
-"Ei perché stai piangendo? Che ti ha fatto?" Mi chiese con la rabbia negli occhi, Daniell.

-"N-niente... non mi va di parlarne. Possiamo andare?" Annuì ed accese il motore, partendo per andare a casa mia.

~~

Prima di andare a casa mia, lasciammo Sophie alla sua rimanendo così io e Daniell in auto da soli.

Daniell's POV

Finalmente eravamo soli, io e lei. Dio solo sapeva quanto ero attratto da quella ragazza, voglio dire fisicamente. Non mi piaceva lei come persona, non l'avrei mai amata, volevo solo scopare con lei, nient'altro.
Per questo motivo ero stato così 'leccaculo' quei giorni, così almeno avrebbe potuto ottenere la mia fiducia e magari si sarebbe lasciata fottere per bene.

Arrivati a casa sua lei scese e mi invitò a fare lo stesso.
-"Scendi Daniell, tanto mia madre non è in casa, se vuoi ti offro qualcosa."
Scesi dall'auto e la bloccai con il tasto apposito.
Una volta entrati lei andò in cucina ed io la seguì guardando i suoi fianchi muoversi in maniera molto sensuale. Non resistetti più, devo prenderla qui, proprio adesso. La mia erezione cresceva sempre di più soltanto a guardarla.

-"Vuoi un-"
Lei si girò verso di me e fece per dire qualcosa, ma io la bloccai mettendo le mani sul suo sedere sodo e feci scontrare le nostre lingue.
Strinsi di più la presa tirandola a me, però lei mi spingeva con le mani dal petto cercando di staccarsi da me senza riuscirci.

-"Ei bambola, che ne dici di fare un bel gioco?" Quelle parole mi erano uscite più volgari di quanto avessi voluto. Feci per levarle la camicia di jeans e la maglia ma lei, infatti, fece una faccia a dir poco disgustata e mi spinse all'indietro.

-"Ma cosa ti passa per la testa?" Urlò direi infuriata.

-"Voglio solo scopare, non vedo quale sia il problema.." Le risposi io con totale disinvoltura.

-"Ah beh certo. Scopare per te non vuol dire nulla vero? Mi fai schifo. Fuori da casa mia! Immediatamente! " Strillò indicando la porta di casa.

No che non me ne sarei andato...

-"Io non esco da qui, finché non ti avrò aperto in due." Sputai lì su due piedi.

-"Ma puoi anche scordartelo." Incrociò le braccia al petto.
Adesso basta! Era troppo difficile convincerla, e devo dire che la cosa mi piaceva. Quindi decisi di passare alle 'maniere forti'.

Mi avvicinai pericolosamente a lei e le tirai un forte pugno proprio sul viso. Cascò per terra ed io la caricai in spalla per portarla sul divano in salotto.
-"Adesso sta ferma. Vedrai che non ti farà male. Ti farò provare solo piacere." Accennai un tono un po' più calmo per tranquillizzarla, ma non funzionò. Continuava a dimenarsi sotto di me.

Dopo averle sfilato la maglietta, passai ai leggins che proprio non volevano saperne di levarsi.
Portava un completo intimo nero, semplice, e devo dire che le stava davvero bene. Le sfilai, ulteriormente, gli slip e mi levai i jeans quando venni interrotto dal suono del campanello.
-"Vado ad aprire io. Tu stai buona e zitta!" Le ordinai urlando abbastanza forte per impaurirla e lei, probabilmente intimorita, annuì.

Brad's POV

Ero ancora lì, accasciato per terra pentendomi di ciò che avevo fatto, in precedenza, alla ragazza che amavo, alla mia Dakota.

Ero un povero idiota.
Le avevo rivelato i miei veri sentimenti, però era stato troppo tardi. Lei non mi amava, me lo sentivo, e quel galletto di Daniell faceva il deficente con lei solo per un interesse ben preciso. Conoscevo le sue intenzioni ma non glielo avrei lasciato fare.
Lei era ancora vergine... Me lo aveva ammesso, e io non le avevo creduto.

MY EVERYTHING ||Z.M.|| // #Wattys2018Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora