Capitolo 24

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Cap.23
Mi lasciò bruscamente il braccio per poi rigirarsi e salire in macchina. Dovevo avvertire Zayn di tutto questo, Brad non poteva continuare ad assillarmi per sempre.

Corsi a casa e decisi di mettermi a studiare qualcosa.

~~

Quel pomeriggio mi avvantaggiai un sacco di compiti e mi portai avanti con lo studio di quasi tutte le materie.
Prima di avvertire Zayn, decisi di chiamare Chris. Mi dispiaceva per come lo stavo trattando, lo stavo trascurando troppo.

-Ei Chris!
-Oh... Ciao Dakota. Come mai questa telefonata?
-Beh... Ecco... Volevo sapere come stai. È un po' che non passiamo del tempo insieme.
-Forse perché eri troppo impegnata con Brad e Zayn.
-Ma cosa stai dicendo?
-Lo sai di cosa parlo. Da quando hai da fare con loro ti sei dimenticata di me. Mi mancano i tempi in cui stavamo sempre insieme.
-Lo so anche a me mancano tanto. Infatti ti ho chiamato per cercare di rimediare e passare del tempo da sola con te. Che ne dici?
-Mh... Va bene. Scusami.
-No scusami tu. Hai completamente ragione. Passo io da te. Ciao.
-A dopo.

Poggio il cellulare sul comodino e mi alzai dal letto per vestirmi. Presi un paio di leggins neri e una felpa rossa. Infilai le prime scarpe che trovai per la stanza è scesi al piano di sotto. Stranamente trovai mia madre, mio padre e mio fratello in cucina. Forse erano rientrati senza che me ne accorgessi. D'istinto andai ad abbracciare tutti e tre, volevo che fossero stati più presenti nella mia vita, ma purtroppo non era così. Ognuno pensava a sé. Non si erano neanche accorti che fossi finita in ospedale.

-"Io esco con Chris. Ci vediamo." Mio fratello continuò a guardare la TV così come papà. Mamma invece si girò verso di me e mi sorrise dolcemente, come solo una mamma sa fare.

-"Fai attenzione, e divertiti amore." Annuì ed uscì di casa dirigendomi verso quella del mio migliore amico. Poi mi passò una cosa per la mente. Mi aveva detto di essere omosessuale... Chissà se aveva una relazione con qualcuno... Certo che non me lo sarei mai immaginata, il ragazzo che qualche settimana prima aveva detto di provare qualcosa per me, è gay...

Suonai il campanello e lui si presentò sulla porta facendomi entrare. Mi gettai al suo collo stringendolo in un abbraccio. Lui all'inizio non ricambiava ma poi si lasciò andare.

-"Mi sei mancato tanto. Ti voglio bene."

-"Anche tu mi sei mancata."

Passammo un pomeriggio indimenticabile tra le risate. Era bello trascorrere del tempo insieme a Chris. Mi raccontò che si stava frequentando con un ragazzo della stessa scuola nostra solo che era un tantino più grande. Faceva il quinto.

La sera tornai a casa e con mia sorpresa i miei genitori erano lì. Papà intento a maneggiare il suo cellulare e mamma guardava attentamente la TV.

-"Ciao!" Esclamai dato che non mi avevano notato per niente. Solo mia madre si girò rivolgendomi un sorriso. Alzai le spalle e mi incamminai verso la mia camera. Entrai, chiusi a chiave la porta alle mie spalle e girandomi verso il letto vi era steso sopra Zayn... Zayn?

-"Ei piccola. Sei tornata finalmente!" Disse alzandosi per venire in contro a me.

-"Ehm... Si... Sono tornata adesso. C-Come mai sei qui?" Balbettai perché mi stavo agitando. Ma ascoltando bene il suo tono di voce, che mi sembrava rilassato, mi tranquillizzai.

-"Sono entrato dalla finestra." Sorrisi e mi sbattei una mano in fronte con fare teatrale facendo ridere anche lui.

-"Tu sei pazzo da morire..."

-"Oh menomale che lo hai capito." Si alzò dal letto, venne da me e mi abbracciò stringendo le sue braccia attorno alla mia vita. In risposta lo baciai. "Come ti senti? Ti fa male qualche cosa?" Mi chiese mordicchiandomi il collo e leccando.

-"No. Sto bene." Volevo approfittare del suo buon umore per dirgli di Brad. "Senti devo dirti una cosa." Mi staccai per guardarlo negli occhi.

-"Mi devo preoccupare?"

-"So per certo che ti arrabbierai." Sospirò alzando gli occhi al cielo e tornò a sedersi sul bordo del mio letto.

-"Spara, dai." Mi sedetti vicino a lui.

-"Brad." A sentire il suo nome potei vederlo irrigidirsi. "Oggi l'ho incontrato." Gli raccontai ciò che era successo e successe quello che temevo.

-"Zayn calmati!" Cercai di calmarlo prima che distruggesse tutta la mia camera.

-"Non dire di calmarmi Dakota!" Urlò più forte.

-"Non urlare ci sono i miei genitori di sotto." Anche se era come se non ci fossero. Zayn prese la lampada che era poggiata sul comodino vicino al letto e la tirò violentemente contro il muro, facendola frantumare in mille pezzi. Lo presi per un braccio ma mi scaraventò per terra.

-"Non me ne frega un cazzo. Togliti porca puttana!" Non sembrava in se, ed ansia e paura si fecero sentire. Fino ad allora era stato l'unico che non mi aveva mai toccata e temevo che anche lui quella sera avrebbe alzato le mani. Decisi di rimanere per terra e guardarlo mentre distruggeva mezza camera. "Alzati!" Urlò. Scossi la testa e strinsi le gambe al petto circondandole con le braccia che mi tremavano. "Ho detto alzati merda!" Mi alzai pensando che sarebbe stato meglio per me. Mi soffermai a guardare i suoi occhi che erano talmente scuri che sembravano neri. Non mi piaceva questo lato di Zayn.

-"Ti prego non farlo Zayn..." Lo supplicai con le lacrime agli occhi dato che aveva preso brutalmente il mio braccio.

-"Zitta! Zitta! Zitta dannazione!" Mi buttò sul letto ed in un attimo lui era sopra di me. Mi spogliò lanciando i vestiti per terra. Cercai di dimenarmi ma, per quanta forza potessi mettere, lui era sempre più forte di me. Mi rigirò facendomi mettere a pancia in giù. Oh merda... Pensai. "Piegati. Forza!" Feci come mi disse e con fatica mi misi a 'quattro zampe'. Si abbassò i pantaloni e con una forte spinta entrò nella mia seconda entrata. Dal forte dolore infinite lacrime cominciarono a scendere e con esse svariati singhiozzi.

-"Zay... T-Ti prego... Fermati." Strinsi gli occhi e mi morsi la lingua per non strillare. Le braccia non mi reggevano più, così mi lasciai andare e cascai a peso morto sul letto. Lui di conseguenza uscì da me ed io rimasi sdraiata a pancia in giù.

-"Oh cazzo... Cazzo, cazzo, cazzo. Dannazione cos'ho fatto?!" Si avvicinò a me poggiandomi una mano sulla schiena nuda. Tremavo e io suo tocco mi faceva venire altri brividi. "Piccola? Ti fa male?" Chiese accarezzandomi una natica. Non riuscivo a parlare mi limitai ad annuire con il viso affondato nel cuscino. "Scusami cazzo. Non volevo." Cercai di alzarmi facendo un po' fatica ma lui mi prese in braccio stringendomi al petto. "Ti amo." Disse cercando di trattare le lacrime. Zayn Malik lacrime?!...

-"Non piangere Zayn." Mi sentì di dirgli accarezzandogli una guancia mentre ero ancora tre le sue braccia.

-"Sono un mostro." Mormorò. Mi stese a pancia in su e lo stesso fece lui al mio fianco.

-"Si sei un mostro! Ma che ti prende cazzo!"

-"Scusa piccola non ci ho visto più dalla rabbia. Se lo prendo stavolta lo uccido.Dormi con me." Mi accoccolai al suo petto e in quella posizione cercai di addormentarmi.

-"Perdonami Dako. A Brad ci penso io." Mi baciò dolcemente le labbra pettinandomi i capelli. "Buonanotte piccolina."

-"Buonanotte Zayn." Lui mi strinse di più a sé e finalmente, ancora un po' dolorante, mi addormentai. Capivo che era stata la rabbia a spingerlo a fare ciò che aveva fatto, ma doveva imparare a contenersi. Non sarebbe mai stato capace di picchiarmi, questo lo so per certo. Ma lo perdonai. Lo amavo lo stesso.

Prima di addormentarsi mi baciò il collo e sussurrò un leggero 'Ti amo'.

MY EVERYTHING ||Z.M.|| // #Wattys2018Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora