Capitolo 11

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Cap.10
Feci una rapidissima doccia e mi vestì. Non mi truccai nenache, non mi andava più di tanto. Misi solo uno strato di fondotinta e cipria, e notai che i lividi ormai non c'erano più. Uscì e trovai Brad allungato sul letto a giocare con la play. Era bello anche quando era concentrato su uno stupidissimo gioco.

~~

-"Hai fatto?" Mi chiese spegnendo la televisione e alzandosi dal letto.

-"Si, possiamo andare." Scendemmo al piano di sotto, spensi tutte le luci e chiusi il portoncino a chiave.
Brad mi passò il casco e salimmo sulla sua moto. Si fermò davanti un lago, dove c'erano due panchine e un tavolo in legno. Devo dire che il posto era veramente bello e sembrava rilassante. Mi piaceva.

-"Ti piace?" Annuì, mentre ci sedemmo su una panchina. "Ci vengo spesso quando ho bisogno di riflettere o semplicemente quando voglio isolarmi dal resto delle persone."

-"Brad, davvero, è molto bello qui." Si alzò di scatto e si levò i vestiti che indossava, rimanendo solo con i boxer. "C-che stai facendo?" Chiesi ridendo.

-"Vado a farmi un bagno, e tu verrai con me."

-"No! Non se ne parla assolutamente." Incrociai le braccia al petto e mi girai all'altro lato. Feci per girarmi verso di lui, quando mi prese per i fianchi e mi sollevò caricandomi sulla spalla. "Mettimi giù!!" Corse verso il lago e... "NO! NO! Fermati sono ancora vestita!!" Urlai, ma era troppo tardi.

-"Dai che sarà mai un po' d'acqua?!" Domandò divertito.

-"Ma che ti ridi deficente..." Gli schizzai dell'acqua in faccia e lui fece lo stesso.
Si avvicinò a me e mi circondò i fianchi con le braccia scolpite.

-"Che ne dici se la leviamo questa maglietta?" Disse tirandomela su fino a sfilarla del tutto. "E questi pantaloni?" Continuò levando anche quelli. Stavo sentendo un po' freddo, e tra i brividi di freddo e quelli di piacere che mi stava provocando, avevo la pelle d'oca.
Mi strinsi a lui facendo combaciare alla perfezione i nostri corpi, e mi riscaldai.

Tutto sommato mi divertì quel giorno, mi piaceva passare del tempo da sola con lui. Se la gente avesse imparato a conoscerlo meglio, e non a fermarsi alle apparenze, avrebbero capito che è un ragazzo buono. Io cerco sempre del buono nelle persone, perché qualsiasi umano ne ha almeno un po'.

Si era fatto tardi, e intanto i vestiti si erano asciugati, così decidemmo di andare a mangiare in un posto che conosceva lui.
Finita la cena, che andò alla grande, tornammo a casa sua perché dovevo dormire da lui. Mia madre non mi aveva cercato per niente, chissà se aveva visto il biglietto...

Salì su in camera sua per mettere i vestiti, che avevo preso, nell'armadio. Feci per aprire lo zaino quando lui mi interruppe entrando nella stanza.
-"Che stai facendo?"

-"Sto mettendo i vestiti apposto." Mi guardò sorpreso e sorrise.

-"I-io. .. pensavo che volessi dormire... Da sola... cioè, nell'altra stanza." Sembrava un po' agitato.

-"Ma no tranquillo. Perché non dovrei dormire con te... mi sento sicura quando sono tra le tue braccia. Mi sento bene." Mi avvicinai e lo abbracciai.

-"Mi prometti che non mi lascerai?" Mi chiese con la testa sulla mia spalla.

-"Ma certo che non ti lascerò.."
Spero.

Brad's POV

-"Mi prometti che non mi lascerai?" Le chiesi mentre ero ancora abbracciato a lei. Non volevo che anche lei mi abbandonasse, non volevo fare la fine che avevo già fatto quando la ragazza che amavo mi lasciò. Parlo di due o tre anni fa. Da quel giorno finì nelle mani dell'alcool, della droga e del sesso. Ormai non né potevo più fare a meno. Adesso che avevo conosciuto Dakota mi pentivo sempre di più del male che ho causato a un sacco di ragazze. Non volevo soffrire di nuovo, perché già sapevo come sarebbe andata a finire: sarei ricascato di nuovo nella depressione.

MY EVERYTHING ||Z.M.|| // #Wattys2018Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora