Cap. 2
-"Ei Brad!! Vieni!" Urlò Chris sopra la musica. Lui si girò e venne nella nostra direzione. Qualcosa scattò in me e guardandolo negli occhi, mentre avanzava, pensai che quella promessa non l'avrei mantenuta facilmente.~~
-"Ei Chris! Come butta?" Si strinsero la mano e si diedero un mezzo abbraccio.
-"Ei testolina buffa, ci si rivede" Alla parola 'testolina buffa' (che poi non aveva senso) detta dalle sue labbra, il mio cuore fece cento giravolte. Però dovevo ricordare a me stessa di cercare, non dico di odiarlo,-anche perché non mi ha fatto niente- però non mi sarei voluta innamorare di lui. Però temevo che resistergli sarebbe stato impossibile.
-"Mh. Ciao" risposi secca.
-"Che avete intenzione di fare stasera? È martedì e non c'è molta gente." Chiese il ragazzo che avrei dovuto evitare.
Chris guardò il telefono e notai che gli si illuminarono gli occhi.
-"Ehm... io devo andare. Dakota, ci vediamo domani a scuola. Ciao." mi salutò con un bacio sulla guancia e sparì dal locale.Rimanemmo io, Brad e un po' di gente qua e là. Imbarazzo totale. Non riuscì a staccare gli occhi dai suoi, ero come ipnotizzata.
-"Ehm.. bene. Avevi qualcosa in programma da fare?" Chiesi cercando di distogliere lo sguardo.
-"Mah, niente di che. Chris mi ha detto che sarebbe venuto, ma non mi ha detto che venivi anche tu." Rispose con un tono dolce.
-"Ti dispiace?" Chiesi imbarazzata.
Spalancó gli occhi e si avvicinò di più a me, indietreggiai e andai a sbattere contro il muro.
Ormai le sue braccia erano ai lati della mia testa, e potei sentire il suo alito sul collo. E indovinate un po'!! Menta e tabacco.-"Ma certo che non mi dispiace, la tua presenza mi cambia la giornata." Mi lasciò un dolce bacio sul collo, la sua poca barba mi pizzicava, il suo profumo inebriava l'aria. L'odore era secco, ma allo stesso tempo aveva una nota di dolce.
Poi la sua voce, il suo respiro caldo sulla mia pelle, erano un qualcosa di meraviglioso.Poggiai le mani sui suoi pettorali scolpiti, e lo spinsi delicatamente all'indietro.
-"Vogliamo andare a fare una passeggiata?" Proposi prima di svenire proprio davanti a lui.-"Si dai ci sto." Mi fece l'occhiolino e si staccò da me.
-"Però io per le 11 a massimo, devo stare a casa che domani ho scuola." Controllò l'orologio e poi annuì.
-"Va bene. Adesso sono ancora le 9 e mezza. Abbiamo tempo." Uscimmo da lì e ci dirigiammo verso la strada, cominciando a parlare della scuola e della mia interrogazione di geografia di venerdì.
Arrivammo ad una panchina e ci sedemmo. Faceva un po' freddo e tirava vento.
-"Sei fidanzata?" Mi chiese abbassando lo sguardo imbarazzato guardandosi le scarpe.
-"Adesso no. L'ho lasciato qualche tempo fa."
-"Oh. Mi dispiace. Per lasciarlo, significa che non ti merita. Che gran coglione. Se fossi stato io, non sarei stato così stupido da perderti."
Che dolce!
Fece una mezza risata isterica, direi quasi che sembrava arrabbiato. Boh.-"No. Tranquillo. Sono stata io, non lo amavo, ma per mia madre, mi sono fidanzata con lui. Non ero felice. Lui voleva solo scopare e levarmi quel poco di dignità che mi è rimasta." Ripensando alla sua arroganza mi venne da piangere, e le lacrime si fecero spazio sul mio viso. Quella mattina, quando mi ero guardata allo specchio, avevo notato che c'erano ancora dei lividi sugli zigomi. Avevo paura che avesse potuto vederli.
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MY EVERYTHING ||Z.M.|| // #Wattys2018
FanfictionLei una ragazza, bellissima, ma allo stesso tempo, odiata da se stessa e non molto notata a scuola. Ha un fidanzato violento e irresponsabile, che pensa solo a divertirsi. Lui il cugino del suo migliore amico, un ragazzo attraente, comune e pieno d...