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“Non mi dimenticherò mai di te e probabilmente il tuo ricordo mi farà sempre un po’ piangere, ma va bene così.”
— Susanna Casciani

Cameron "Ehy"dice facendomi riprendere dai miei pensieri.
Probabilmente lui neanche si ricorda di me, perché dovrebbe?
Non significavo niente per lui ero uno stupido gioco da usare e buttare quando non serviva.
È questo il problema, lui neanche si ricorda di me mentre io non riesco neanche a parlare in questo momento guardandolo.
Cameron "Ci sei?"
"Si scusami"
Devo solo fare finta di niente e tutto andrà bene...deve andare bene ne vale del mio lavoro quindi non mi farò condizionare da lui in alcun modo.
Cameron "io sono Cameron comunque"dice porgendomi la mano.

Lo so chi sei vafangul.

"Io sono Sofia"dico sforzando un sorriso e strigendogli la mano.
"Okay iniziamo subito con le foto"dico impassibile.
Cameron "Dove mi devo mettere"
"Dovrei fare delle foto più al naturale possibile quindi non so, fai quello che ti senti di fare"
Cameron "okay"dice e sale sul letto e inizia a saltarci sopra.

Ah fantastico ora si rompe anche la testa.

Prendo la fotocamera e inizio a fargli delle foto.
//
"Abbiamo finito"dico mettendo a posto le luci e la macchina fotografica.
Cameron "È stato divertente"dice sorridendomi.

Almeno per uno dei due lo è stato.

"Okay ora vado"dico mettendomi la borsa sulla spalla.
Cameron "Dove vivi? Posso accompagnarti se vuoi"
"No, non è il caso e poi abito qui accanto"
Cameron "Allora sei tu la mia vicina. Sei la ragazza che sta con Christian giusto?"
Si sono solo la ragazza che sta con Christian e non quella che sei venuto a prendere fuori scuola con una Ferrari..no per carità.
"Si"dico semplicemente.
Cameron "Ieri eravate alla festa giusto?"
"Si ora però vado"dico cercando di aprire la porta della camera.
Muovo la maniglia su e giù e dopo poco me la ritrovo in mano.

Ma porca puttana che ho fatto di male.

Mi volto verso Cameron e lui nota la maniglia che non è più attaccata alla porta ma è fra le mie mani e strizza gli occhi.
Fantastico, l'amico di Cameron é uscito e siamo da soli in casa.
"Come facciamo"chiedo nervosa.
Cameron "Chiamiamo qualcuno"
Cerco nella borsa e nelle tasche ma non trovo il telefono.
"Non lo trovo"
Cameron "Credo di averlo lasciato in bagno"
Merda.

Inizio a sbattere le mani contro la porta con la speranza che si apra ma niente.
Non c'è neanche una finestra in questa camera, com'è possibile.

Cameron "Dovremmo aspettare Josh. Dovrebbe tornare fra qualche ora"
Non posso stare chiusa per qualche ora qui con lui.
"Devo uscire da qui dentro"
Cameron "Dai andrà tutto bene"dice e si avvicina come per rassicurarmi ma io indietreggio.
//
Sono seduta vicino a questa porta da 10 minuti mentre Cameron è dall'altra parte della camera e non ci rivolgiamo neanche una parola.

Cameron "Ti sto antipatico?"
Non poteva continuare a stare zitto?
"No"mento.
Cameron "A me sembra di si...eppure non ti ho fatto niente no?"
"No"mento di nuovo.
Mi ha fatto terribilmente male e non se lo ricorda...
Cameron "Allora perché non mi parli?"
Non ti parlo perché non ci riuscirei, perché solo parlandoti adesso mi viene da piangere, perché avevi detto che ci saresti stato ma te ne sei andato come tutti gli altri e perché avevo bisogno di te...dio se ne avevo.
"Sono solo nervosa"
Cameron "Okay"dice normalmente.
Cameron "da quanto stai con Christian?"dice dopo poco.
"Da quando mi sono trasferita qui, quindi da un anno"
Cameron "Lo ami?"
Perché dovrebbe interessargli.
Cameron "Lo chiedo solo per passare il tempo"dice come se mi avesse letto nel pensiero.
Si, facendosi i fatti altrui.
"Si"dico sicura.
Cameron "Hai mai provato questo sentimento per qualcun'altro?"
"Credevo."
Cameron "In che senso?"
"Non era amore era un altro sentimento ma ora è passato"
Cameron "Capito"
Cameron "Da piccolo mi piaceva una ragazza..."
Ma chi te l'ha chiesto?
Cameron "stavo male per lei, lei sapeva ciò che provavo e mi sfruttava facendomi star male, era solo una cosa fra bambini probabilmente, ma io ancora lo ricordo. Mi aveva ferito e stavo male"dice facendo un sorriso triste.
Proprio quello che hai fatto tu a me Dallas.
"Perché me lo racconti?"
Cameron "Per passare il tempo e perché forse anche tu mi racconterai qualcosa ora"
"Non ci conosciamo nemmeno, perché dovrebbe importanti"
Cameron "Forse pensi che tutti i modelli siamo menefreghisti o montati ma a me interessa delle persone"
Da quando?

"Avevo appena compiuto 17 anni e non sapevo cos'era l'amore e probabilmente non so cos'è ancora oggi, a quell'età diamo per scontato molte cose e molte persone.
Ero terribilmente innamorata di un ragazzo che neanche mi considerava e non riuscivo ad andare oltre, ma non volevo soffrire, non volevo versare lacrime.
Arrivai al punto di isolarmi,  di chiudermi in me stessa, non volevo soffrire e allontanavo le persone.
Avevo paura del fallimento, di deludere le persone, di soffrire, pensavo che se stavo in guardia non avrei sofferto..non avrei permesso a nessuno di abbatere quel muro che mi ero creata intorno. Solo una persona riusciva a farmi stare bene in quei momenti, ma anche quella persona se ne è andata."
Quella persona eri tu Cameron.
Cameron "Mi dispiace"
"Forse doveva anda..."dico ma vengo interrotta dalla porta che si apre alle mie spalle.
Mi alzo velocemente e vedo Josh.
"Ti adoro"dico lasciandolo confuso e uscendo da quella casa senza salutare nessuno.
Cameron "Non volevo farti soffrire"sento dirgli e alzo il passo per allontanarmi.
Sono ancora più confusa di prima.
Si ricorda di me o non ho capito cosa intendeva con 'farti soffrire'?

Spazio autrice
si lo so o aggiorno una volta all'anno o 2 volte al giorno.
Comunque amatemi lo stesso e ditemi se vi sta piacendo la storia e se vi piace questo capitolo.
Baci Fra❤

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