Erica
-Scusami- dico mentre mi alzo dal mal capitato.
-Nessun problema. Saremo destinati a incontrarci così- Lorenzo si alza da terra e mi sorride.
-Speriamo di no-ricambio il sorriso.
-Allora com'è andata?- mi domanda.
-Bene. Sono in prova per una settimana- dico mentre mi incammino nel lungo corridoio.
-Fantastico! Ti accompagno alla tua scrivania- mi prende la mano e mi conduce fino ad una piccola scrivania.
-Avrò una scrivania?- domando sorpresa.
-Ma certo. Tutti quelli che sono stati in prova hanno avuto questa scrivania- sembra molto convincente.
-Ah non me lo aspettavo. Grazie- esaminai la scrivania.
Era bianca,molto lucida. C'era un portatile nero,ovviamente spento,delle penne,un porta biro,una stampante,la sedia girevole e dei fogli.
-Prova la sedia girevole. E' uno spasso- mi sposta indietro la sedia.
Mi siedo e faccio una rotazione su me stessa.
-E' divertente. Hai ragione- lascio cadere la schiena contro lo schienale e sono veramente comoda.
-Hai già in mente qualcosa da scrivere?- mi domanda.
-Oh non lo so. Dovrei pensarci su- confesso.
-Giusto. Bhe se hai bisogno non esitare a chiamarmi- è così disponibile.
-D'accordo. Grazie ancora- mi alzo dalla sedia e prendo la mia borsa.
-Già vai?- mi segue verso l'ascensore.
-Sì. Devo tornare a casa e iniziare a buttare giù delle idee- premo il bottone per chiamare l'ascensore.
-Oh pensavo che potevamo andare a pranzo insieme- dice mentre entra in ascensore dopo di me.
-A pranzo insieme?- è molto strano ora.
-Sì. Oddio forse per te è strano? Scusami. Non volevo essere invadente- si sente in colpa.
-No tranquillo. Va tutto bene- sorrido e premo il pulsate T del piano terra.
-E' che volevo farti sentire a tuo agio in un posto nuovo- continua il discorso.
-Grazie mille. Magari un'altra volta- cerco di risultare il meno stronza possibile.
-Ci conto- scrive qualcosa su un foglietto e me lo passa.
Lo guardo e noto che mi ha lasciato il numero di telefono.
Ma già ci sta provando?
-Il tuo numero?- chiedo sorpresa.
-Nel caso in cui ti servono idee brillanti per il tuo articolo- mi sorride.
-Giusto. Allora dopo me lo salvo- metto il foglietto nel portafogli.
L'ascensore si blocca di colpo.
-Si è rotto l'ascensore- dice Lorenzo.
-Come? No,no. Devi ripartire- provo a premere ripetutamente il bottone ma non riparte.
-Calmati. Ora suono l'allarme e ci tirano fuori- si avvicina e preme la campanella gialla.
La mia schiena è contro la parete dell'ascensore e lui è così vicino a me.
-Dici che fanno in fretta?- domando per evitare il silenzio imbarazzante.
-Speriamo di sì- si allontana da me.
-Ok- mi siedo a terra e prendo fuori un blocco per gli appunti e una penna dalla borsa.
-Che vuoi fare?- mi chiede sedendosi di fronte a me.
-Bhe intanto che aspettiamo penso all'articolo che devo consegnare lunedì prossimo- apro una pagina vuota.
-Va bene- conclude così il discorso.
Forse mi sono comportata male con lui.
Infondo è da quando sono entrata che si è sempre comportato bene con me.
Mi ha fatto sentire a mio agio qui e ben accolta.
E poi non ho nulla da fare a casa.
Laura sarà ancora alla ASL e pranzare da sola non mi va.
Così decido si alzarmi e mi siedo accanto a lui.
-Mi aiuteresti?-domando gentilmente.
-Ma certo. Allora potresti parlare dei nuovi trends del momento. Oppure dei regali da fare a Natale. O meglio ancora come ci si sente ad un nuovo colloquio di lavoro- è un vulcano di idee.
-Oppure andare a pranzo con il collega appena conosciuto- alzo lo sguardo.
Incrocio i suoi occhi castani e mi sorride.
-Che vorresti dire?- resta un po' sul vago.
-Mi farebbe piacere pranzare con te. Se l'offerta è ancora valida- mi sento fortemente in imbarazzo.
-Ma certo. Appena ci liberano più che volentieri- mi accarezza il dorso della mano.
Sto cercando di capire i segnali che mi manda ma è tutto così strano.
Però non mi dispiace la sua compagnia.
E' un ragazzo molto educato e disponibile.
-Quanti anni hai?- gli domando.
-Oh giusto. Non ci siamo presentati bene. Lorenzo Ostuni, 21 anni. Vivo a Milano,mi piacciono i videogames,le serie tv e oziare. Tu?- mi domanda a sua volta.
-Erica Cesari. Anche io ho 21 anni. Sono di Bologna ma mi sono trasferita qui a Milano con la mia gemella Laura. Lei fa l'infermiera alla ASL. Anche io adoro i videogames,le serie tv e oziare. Soprattutto adoro la Nutella- sorrido.
-Non me ne parlare. Ne sono ossessionato pure io- mi guarda negli occhi.
-Abbiamo così tanto in comune- cerco di distogliere lo sguardo.
-Magari qualche volta ci vediamo e facciamo una partita con i videogiochi- continua a parlare senza smettere di guardarmi le labbra.
-Volentieri. Tanto perderai- non so dove trovo il coraggio nel parlarci,ma va bene.
-Sono molto felice che tu sarai una mia collega di lavoro- si avvicina a me.
-Forse- guardo fisso le porte dell'ascensore.
Lui posa le sue labbra sulla mia guancia e le porte si aprono.
STAI LEGGENDO
Revival||Lorenzo Ostuni.
FanfictionQuesta è la storia di due ragazze,con lavori differenti ma con un unico obiettivo:la loro rinascita. Ce la faranno? Buona lettura. Con la partecipazione di Lorenzo Ostuni,Daniel Sharman e in arrivo Dylan O'Brien