Erica

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 Erica

-Ma sì. E' una fantastica idea- risponde Laura.

Certo aver visto mia sorella mi fa molto piacere.

Anche aver conosciuto questo Daniel.

Però, non so come mai,mi parte la preoccupazione per mia sorella.

Tende spesso di innamorarsi di persone sbagliate,persone che le fanno del male.

E io non voglio che accada.

Guardo Lorenzo che si porta una mano dietro la testa con fare imbarazzato.

Magari si aspettava di restare soli noi due.

-D'accordo. Andata per l'uscita insieme- mi rassegno alla fine.

-Sì! Sarà fantastico- conclude Laura.

Mentre Daniel e Laura si incamminano fuori dall'edificio,Lorenzo mi ferma.

-Avrei preferito stare da solo con te- mi guarda negli occhi.

-Magari un'altra volta- e mi dirigo giù dalle scale.

Sento i passi di Lorenzo dietro di me,mentre Laura e Daniel sono già fuori ad aspettarci.

-Dove si va?- domando guardando prima Laura e poi Daniel.

-C'è un ristorante qui vicino e si mangia molto bene- interviene Daniel.

Non lo so,l'idea di andare in un ristorante mi sa di troppo serio e impegnativo.

Non mi pare il caso.

-Altrimenti?- chiedo.

-La mia idea era quella di prenderci una pizza insieme- si avvicina Lorenzo.

-La fanno anche lì al ristorante. Ed è la migliore in città- si intromette Daniel.

-Detto da un americano poi. Voi non conoscete la vera pizza italiana,siete abituate a quelle merde. Se permetti,io da vero italiano,conosco le migliori pizzerie di questa città- Lorenzo sembra molto furioso.

Diciamo che sotto un certo punto di vista ne sappiamo meglio noi italiani che un americano sulla qualità della pizza.

Ma dubito che sia stato solo per questo che gli è andato contro.

-Senti tu,cosetto. Io ho girato il mondo mentre tu sei solo un giornalista per una stupida rivista femminile. Quindi vedi bene di tacere- e come logico che sia,Daniel ha risposto a Lorenzo.

E' chiaro che già si detestano i due ragazzi.

-Non mi sono mai pentito delle scelte fatte. Erica,io vado. Ci vediamo domani- Lorenzo si allontana a testa bassa.

-Scusate. Non mi aspettavo tale reazione. Io vado da lui. E' meglio così. Ci vediamo a casa Laura. Daniel è stato un piacere incontrarti.- gli stringo la mano per l'ultima volta.

Mi allontano da loro e riesco ancora a vedere il corpo longilineo di Lorenzo barcollare sul marciapiede.

Inizio a correre e ringrazio Dio di non aver messo dei tacchi,che odio.

Lo raggiungo e istintivamente gli prendo il polso e lui si ferma.

La mia mano fredda incontra il suo polso ancora caldo.

Quando si volta i suoi occhi castani incrociano di nuovo i miei e lo vedo sorridere.

-Credevo fossi rimasta con quel pallone gonfiato- cerca di restare serio.

Ma dopo pochi secondi iniziamo a ridere entrambi.

-Non avrò girato il mondo come lui con i soldi del paparino,ma non mi faccio consigliare una pizza da un americano. Non che odio gli americani,anzi. E' solo che non c'è paragone- spero di averlo convinto.

Il mio stomaco inizia a brontolare creando così un forte imbarazzo.

-Allora pizza?- mi chiede.

-Certo- sorrido e lo seguo fino ad una pizzeria.

L'interno è molto accogliente,si presenta bene.

Ci sono tanti tavoli di legno,sedie rivestite di gomma piuma,una bella luce diretta e una vista su un piccolo parco.

L'odore di pizza appena sfornata ci passa tra le narici ed è molto invitante.

Si presenta una cameriera all'ingresso della pizzeria.

Indossa una t-shirt bianca,dei jeans e allacciato alla vita un grembiule nero.

-Serve un tavolo?-ci domanda cordialmente.

-Sì. Per due grazie- risponde Lorenzo.

-Da questa parte,prego- la cameriera ci accompagna fino ad un tavolo.

Proprio vicino al parco.

Lorenzo mi sposta la sedia e mi fa accomodare.

Quanta galanteria,mi ha sorpreso.

Lui si accomoda davanti a me e inizia a leggere il menù delle pizze.

-Tu sai già che prendere?- mi chiede notando che non ho aperto il menù.

-Sì. Sempre e solo margherita. Ho gusti difficili-sorrido leggermente in imbarazzo.

-Ma non ti preoccupare. Lo capisco- porta di nuovo lo sguardo sul menù.

Sto davvero prendendo in considerazione di ricavare un articolo da questa uscita.

Ovviamente nasconderò il suo nome e cambierò alcune cose della realtà.

Potrebbe essere davvero interessante.

Dopo che Lorenzo posa il menu sul tavolo,la cameriera si avvicina e prende l'ordinazione di entrambi.

-Ti ringrazio per aver cambiato idea- mi dice ad un certo punto.

-L'ho fatto con piacere. Ammetto che mi hai accolto bene anche se non siamo colleghi- preciso infine.

-Non dovrei dirlo,ma a chi viene data l'occasione di fare un articolo ha il 99% di possibilità di essere assunto- dice molto sicuro.

-E con la sfortuna che ho io sarò nel 1% dei casi che non viene assunta-sono molto paranoica.

Ci portano le pizze e iniziamo a mangiare.

-Vedrai che andrà tutto bene- mi tranquillizza.

-Grazie. Ma come fai ad essere sicuro?- chiedo curiosa.

-Diciamo che mi occupo io delle assunzioni- sorseggia la coca cola dal suo bicchiere.

-Cosa?- sono sorpresa.



Fine prologo.I prossimi sono veri e propri capitoli.

Revival||Lorenzo Ostuni.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora