Hit the lights
Mi lascio convincere da Lorenzo,tanto non ho niente di peggio da perdere.
Questa giornata andrebbe dimenticata.
-Dove andiamo?- gli chiedo.
-Lascia fare a me- guida sicuro di sé.
-Okay- mi metto comoda sul sedile.
Non sono superstiziosa,ma se fosse il vestito?
No,impossibile...credo.
Forse è meglio se me lo tolgo,ma non qui in macchina con lui accanto.
Guardo fuori dal finestrino e ammiro la grande città di Milano.
Mi piacerebbe tanto girare il mondo,vedere altri paesi,scoprire altre culture.
La macchina di Lorenzo rallenta fino a fermasi completamente.
Siamo vicini un centro commerciale e mi guarda.
-Andiamo- annuncia.
-Va bene- non voglio fare domande.
Sta volta no,lascio che tutto vada come deve andare.
Sono stanca di rovinare ogni cosa con le mie paranoie.
Scendiamo dall'auto e lo seguo verso qualche negozio di abbigliamento.
-Che hai in mente?- accidenti alla mia curiosità.
-E' meglio cambiare quel vestito- dice aprendomi la porta di un negozio.
-Fortuna che ti piaceva- gli ricordo.
-E' così ma porta sfortuna- ridacchia.
Entro nel negozio e lui mi prende la mano.
-Io non credo a queste cose- gli dico.
-Dettagli. Andiamo- mi trascina tra le varie corsie.
-Veramente questo è il reparto maschile- noto solo abiti da uomo.
-Ops,scusami. Abitudine- torniamo indietro.
Non so perché il suo piano sia quello di farmi cambiare abito,ma magari è proprio come dice lui.
Sarà tipo maledetto,qualche malocchio.
Arrivati nel reparto femminile inizia a prendere capi dalle grucce e a porgermeli.
-Devo solo cambiare un vestito,non l'intero armadio- non voglio sembrare una stronza ma non mi va di prendere troppe cose.
-E' per vedere con quale stai meglio. Fidati di me- quelle parole me le ripete spesso.
-Mi fido,sì- con tutti i capi in mano mi incammino ad un camerino vuoto.
Provo diversi vestiti e devo dire che Lorenzo ha un buon gusto nel vestire.
Trovo un paio di shorts rossi e una maglietta a righe verticali nere e marrone tendente all'oro con le maniche che cadono sulle braccia.
Devo dire che questo abbinamento mi piace molto.
Apro la tenda del camerino e Lorenzo mi guarda.
-Girati- mi dice.
Mi giro su me stessa velocemente e torno a fissarlo.
-Stai benissimo! Lo compro- gli scappa l'ultima parola.
Porta le mani sulla bocca e se la tappa.
-No. Lorenzo non farlo- gli supplico.
-Cambiati e prendo delle scarpe- ma prima che possa allontanarsi lo fermo.
-Quelle le ho nello zaino- entro nel camerino e mi cambio.
Vado alla cassa seguita da Lorenzo.
Appena è il mio turno Lorenzo mi allontana dicendo di aver scordato il cellulare dai camerini.
-Trovato?- mi chiede posando un braccio sulle mie spalle.
-Veramente no- poi noto la borsa del negozio.
-Ah che sbadato. Lo avevo in tasca- estrae il telefono.
-Lorenzo non dovevi pagarli- mi lamento.
-Vedilo come un regalo- mi bacia la fronte ed usciamo dal negozio.
Ci incamminiamo verso un bagno pubblico e vado a cambiarmi.
Tolto il vestito nero inizio a strapparlo per poi buttarlo nel cestino.
-Quelle scarpe stanno male con quell'outfit- mi rimprovera.
-Ho le altre in auto- mi incammino verso la macchina.
Una volta saliti prendo un paio di calzetti e metto delle scarpe da ginnastica bianche.
-Molto meglio- Lorenzo mi guarda.
-Grazie e ora?- cerco di cambiare argomento.
-Giusto. Ora vedrai. Metti questa- mi passa una benda nera.
Lo guardo con fare interrogativo ma poi la metto lo stesso sugli occhi.
Mi sto fidando di lui e sta andando tutto così bene.
Voglio dimenticare i momenti brutti di oggi e ricordare solo della presenza di Lorenzo.
Sento la macchina muoversi e io cerco di rilassarmi.
Non so dove stiamo andando,non so quanto dista da qui,non so quale sia la sorpresa ma sono curiosa.
Intanto sta calando la sera e ho un po' di fame,giusto per non farsi mancare nulla.
Dopo diversi minuti,che sembrano ore,arriviamo.
-Posso togliere la benda?- domando.
-Non ancora- sento la portiera chiudersi.
Cerco con la mano la leva per aprire la mia portiera e provo a scendere nonostante la benda sugli occhi.
-Aspetta- mi prende le mani e mi aiuta.
-Grazie- gli rispondo.
Non ne sono certa ma credo abbia sorriso,il suo sorriso è qualcosa di fantastico.
Quando mi toglie la benda mi trovo in un parco molto grande con un bel laghetto al centro.
In cielo appaiono i fuochi d'artificio così colorati e così maestosi.
-Come sapevi dei fuochi?- gli domando.
-Oggi finiva una festa in città e concludono con i fuochi- mi tiene stretta tra le sue braccia.
Auguro a tutti un buon anno e spero di ritrovarvi l'anno prossimo a leggere questa storia.
Grazie!
STAI LEGGENDO
Revival||Lorenzo Ostuni.
FanfictionQuesta è la storia di due ragazze,con lavori differenti ma con un unico obiettivo:la loro rinascita. Ce la faranno? Buona lettura. Con la partecipazione di Lorenzo Ostuni,Daniel Sharman e in arrivo Dylan O'Brien