Camouflage
"Potremmo ritornare",la mia suoneria,rimbomba nella stanza.
Apro leggermente gli occhi e cerco il telefono sul comodino.
Rispondo senza leggere il mittente.
-Pronto?- dico provando a sembrare sveglia.
-Hey sorellona- risponde Laura.
-Ciao Laura. Che succede?- domando sfregandomi gli occhi con una mano.
-Devo dirti una cosa molto importante- continua lei.
-La casa va a fuoco?- le chiedo.
-Ascolta meno Tiziano Ferro! No la casa non brucia. E' un'altra cosa- la sento trascinare la sedia sul pavimento.
-Alza la sedia Laura!- la rimprovero a distanza.
-Sì poco importa. Sei abbastanza sveglia per capire ciò che ti dico?- mi chiede.
-Sì sono sveglia- incrocio le gambe sul letto e mi appoggio allo schienale.
-Ok. Dylan mi ha chiesto di andare in America con lui e io ho intenzione di andarci- parla molto velocemente.
-Un viaggio insieme? Che cosa carina- le rispondo.
-No. Andata senza ritorno- conclude.
-Ti trasferisci in America?- domando presa dal panico.
-Sì. So che è difficile,siamo sempre state insieme. Ma amo tanto Dylan e lui ama me. Sto seriamente pensando ad un futuro con lui. Ti prego capiscimi- sento la voce debole di Laura.
Non voglio sentirla piangere per telefono,ma vorrei essere lì almeno per abbracciarla.
-Quando partirete?- mi arrendo all'idea di farla restare.
-Fra 3 giorni- annuncia.
-Ok. Ciao- chiudo la chiamata.
Non riesco a dirle altro,non riesco a pensare o a parlare.
Lei è tutto per me,ci siamo sempre state l'uno per l'altra.
L'idea di vivere così distanti,per chissà quanto,mi sta distruggendo.
Non voglio perderla ma non voglio nemmeno che rinunci a Dylan.
Da quando si sono incontrati,Laura è rinata.
Vederla felice è la cosa più importante per me,anche se questo significherà allontanarci.
Ma non siamo costrette a perdere questo rapporto,insomma,con tutte queste tecnologie e i vari mezzi di comunicazione,potremo sentirci comunque.
Non sarà lo stesso,lo so.
Non voglio essere egoista e impedirle di partire,anzi,voglio esserci quando se ne andrà.
Se dovrà essere l'ultimo abbraccio che darò a mia sorella,farò in modo che duri per sempre.
Sentendo la mano di Lorenzo sulla mia gamba mi accorgo che si è svegliato.
-Scusami,non volevo svegliarti- gli stringo la mano.
Ormai mi rimane solo lui al mio fianco e non voglio perderlo.
-Non ti preoccupare. E' successo qualcosa?- mi guarda negli occhi.
Di sicuro ha sentito parte della conversazione,ma vuole che parli con lui.
Per farmi sentire meglio,a mio agio.
Lui è sempre pronto a consolarmi.
-Laura andrà a vivere in America con Dylan- sospiro accettando la realtà.
Senza aggiungere parola lui mi abbraccia e in quel momento ne ho tanto bisogno.
Le sue braccia ci sono sempre state per me,per tranquillizzarmi e farmi sentire al sicuro.
-Quando partono?- chiede dopo poco.
-Fra tre giorni e il guaio è che sono bloccata a Roma. Non posso esserci per salutarla- mi sento veramente male.
-No aspetta. Possiamo andarci- annuncia Lorenzo.
-Cosa?- spalanco la bocca sorpresa.
-Sì. Oggi è venerdì il che significa che lei partirà lunedì. Basta prendere il treno che ci porti a Milano,da lì raggiungere casa tua e poi andare in aeroporto con lei. Dopo la partenza ritorniamo qui- espone il suo piano.
Devo dire che potrebbe funzionare ma sarà una corsa contro il tempo e un eccessivo costo.
-Non spenderemo troppo?- gli chiedo.
-Erica non ti preoccupare. Potrebbero passare anni prima che tu la possa abbracciare di nuovo- fortuna che mi fa aprire gli occhi.
-Giusto. Cerchiamo i biglietti del treno- prendo il portatile dalla scrivania.
-Brava. Io vado in bagno- mi bacia la fronte e si alza.
Mentre aspetto che il computer si carica ordino la colazione in camera.
Non mi servono distrazioni.
Devo vedere per l'ultima volta mia sorella,al costo anche di morire investita da un treno.
Devo farcela.
Inizio a digitare alla ricerca di un treno per Milano.
Bussano alla porta e probabilmente è ora di colazione.
-Vado io piccola- Lorenzo esce dal bagno.
Si incammina verso la porta della stanza e la apre.
Lascia la mancia al cameriere e mi raggiunge con il carrello pieno di varie pietanze.
-Ok faccio una pausa- mi allontano dal pc e raggiungo il tavolo in soggiorno.
-Trovato qualcosa?- domanda Lorenzo addentando una pasta con nutella.
-Sì ho trovato i biglietti del treno- annuncio entusiasta.
-Oh brava. Hai visto? Tutto è possibile- conclude Lorenzo.
-Grazie. Fortuna ci sei tu a darmi una mano- sorseggio il tè caldo.
-Ci siamo incontrarti e ci diamo una mano a vicenda- Lorenzo mi sorride.
Mi viene in mente una canzone di Tiziano Ferro.
-Per pesare il cuore con entrambe le mani ci vuole coraggio- canticchio la canzone.
-Compra quei biglietti e pensa meno a Tiziano- Lorenzo si alza e mi lascia un bacio sulla guancia.
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Revival||Lorenzo Ostuni.
FanfictionQuesta è la storia di due ragazze,con lavori differenti ma con un unico obiettivo:la loro rinascita. Ce la faranno? Buona lettura. Con la partecipazione di Lorenzo Ostuni,Daniel Sharman e in arrivo Dylan O'Brien