Me&The Rhythm-Capitolo 22

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Me & The Rhythm (Laura)

Finalmente mia sorella è partita per Roma con Lorenzo e staranno soli per un mese.

Sono contenta per lei,si capiva tanto quando lui le andasse dietro.

Ho praticamente obbligato Dylan a restare qui con me così da non trovarmi da sola di notte.

E' bastato davvero poco per convincerlo.

Appena finito il mio solito turno alla ASL decido di camminare diretta fino a casa.

Ma come esco dalla porta trovo Dylan con un mazzo di rose arancioni in mano.

Corro subito ad abbracciarlo e posa le sue braccia sui miei fianchi.

-Ciao principessa- Dylan mi da un tenero bacio.

-Ciao bellissimo- gli sorrido.

Ormai da quando è entrato nella mia vita,mi sento sempre bene.

Ammetto di essere un po' spaventata all'idea di perderlo ma so che non succederà.

Le cose tra noi vanno alla grande ed è tutto perfetto,meglio di quanto potessi sognare.

-Queste sono per te- mi porge il mazzo di rose.

Lo stringo tra le mie mani e odoro a pieni polmoni il loro profumo così delicato.

-Sono stupende. Grazie- gli prendo la mano e la intreccio alla mia.

-Ma tu di più- mi tira a se e torna a baciarmi.

Le sue labbra sono qualcosa di stupendo,spettacolare e insaziabile.

Più ci baciamo,più vorrei continuare a farlo.

Sono così morbide e soffici.

-Andiamo a casa?- gli domando.

-Veramente avevo un piano in mente- mi risponde.

Lo guardo con aria interrogativa e lui cambia espressione facendo il perverso.

Gli do un leggero schiaffo sul braccio ed entrambi ridiamo.

-Che hai in mente?- lo guardo negli occhi.

Così vedo se dice la verità o se mente.

-Voglio passare del tempo con la mia ragazza fuori dalle quattro mura di casa- dice dolcemente.

Dio quanto lo amo!

Semplicemente annuisco e lo seguo per le vie della città.

Come prima tappa ci fermiamo in una pizzeria per pranzare insieme.

Io ordino una margherita e Dylan una prosciutto cotto.

Ci sediamo ad un tavolino molto appartato e subito ci portano la Coca Cola ordinata precedentemente.

Dopo pranzo Dylan ha insistito per pagare e gliel'ho concesso.

Non so dove trovi tanta energia,mi trascina per quasi tutto il centro di Milano.

Entriamo in moltissimi negozi e devo cercare di fermarlo o compra tutto.

Mi chiedo che cosa ha in mente, non è da lui.

Però non voglio rovinare questo momento con le mie paranoie,quindi voglio vedere fino a dove arriva.

Mi ha comprato moltissimi abiti,dai più colorati a quelli total black.

Come se non bastasse ha deciso di comprare delle scarpe,sempre per me,delle borse,portafogli e occhiali da sole.

Non mi sta facendo un cambio di look,anche perché molte cose le avrei prese pure io.

Questa cosa mi incuriosisce troppo ma non voglio che spenda tutti quei soldi per me.

-Dylan- lo fermo prendendogli la mano.

-Hey,dimmi- mi guarda negli occhi.

-Che hai in mente?- alla fine cedo.

-Solo di riempirti di regali- confessa.

-Ma non devi- gli dico accarezzandogli il viso.

-Voglio farlo piccola. Fra poco abbiamo finito- mi prende la mano e mi bacia il dorso.

-D'accordo- lo abbraccio forte.

Passiamo davanti una gioielleria e mi fermo in vetrina a fissare una bellissima collana con un ciondolo a forma di infinito.

-Ti piace?- si avvicina a me.

-E' molto bella. Ma non la prendo- mi allontano dalla vetrina.

Vengo distratta dalla telefonata di mia sorella.

Trovo una panchina libera e mi siedo,tenendo vicino a me tutti quei sacchetti.

Mia sorella mi ha raccontato del viaggio e della camera d'albergo,invidiandola.

A chiamata terminata vedo Dylan uscire dalla gioielleria con una scatolina in mano.

No,non può averlo fatto per davvero.

-Ciao bellissima- Dylan mi bacia a stampo e si siede accanto a me.

-Che hai combinato?- cerco di rimproverarlo senza successo.

-Ti ho preso un regalo- mi passa la scatolina.

E' nero di velluto e rettangolare.

La apro e vedo la stessa collana che è esposta in vetrina.

-Tu sei pazzo- gli dico ridendo,presa dall'imbarazzo.

-Pazzo di te. Girala- mi suggerisce.

Rovescio la parte frontale e vedo una piccola incisione.

-Ricordati che ti amo- leggo ad alta voce.

-Già. Ti amo e non sapevo come dirtelo- mi accarezza una mano.

E' veramente tanto dolce.

-Non è stato così difficile- gli faccio notare.

-No affatto. Ma c'è dell'altro- mi guarda seriamente.

-Che succede?- inizio a preoccuparmi.

-Fra una settimana devo ritornare in America e vorrei che tu venissi con me- dice velocemente.

Non so che fare. Devo lasciare tutto e stare con lui o restare e perderlo per sempre?


Revival||Lorenzo Ostuni.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora