My Dilemma
Sono seduta in questa graziosa pizzeria.
E' abbastanza piena di persone ma riesco comunque a parlare con Lorenzo.
Non dobbiamo urlare per tenere una conversazione e non dobbiamo essere vicini per ascoltare la risposta.
Insomma,qui si sta bene.
La cameriera ci ha portato le pizze,già tagliate e inizio ad assaggiarla.
E' veramente buona,ha scelto bene Lorenzo.
Inizialmente l'idea di scrivere un articolo di questo appuntamento mi sembrava interessante,ma poi mi ha rivelato che è lui che sceglie i candidati e ho paura che possa prenderla male.
Sì,avrei cambiato il nome e lo svolgimento reale dell'appuntamento,ma lui sa che siamo usciti insieme e non vorrei fosse deluso.
-C'è un motivo se mi hai invitata a pranzo?-intanto tengo le dita incrociate sotto il tavolo.
-Volevo conoscerti meglio. Sai non capita tutti i giorni di andare addosso una persona per due volte e rimanerci bloccato in ascensore- e mi sorride.
In quel momento sentivo le guance andarmi a fuoco,sto proprio arrossando. Che situazione imbarazzante.
Distolgo lo sguardo e sorseggio un po' di coca cola dal mio bicchiere.
Cerco mentalmente le parole giuste da dire,ma sembrano bloccate in gola.
-Già,scusami ancora- cerco di non pensare alle mie guance rosse.
-Diciamo che sei arrivata come un fulmine a cielo sereno- ma allora è un vizio.
Credo che uscirò da qui con le guance perennemente rosse.
Non ce la posso fare
-Non esageriamo dai. Sono un po' imbranata- sorrido alla fine.
Tanto peggio di così non può andare.
-Un'adorabile imbranata- si allunga verso di me e mi accarezza una guancia.
Sento il cervello che urla "sos",proprio mi sta dando troppa importanza.
-Grazie- finiamo la pizza e mi alzo.
Devo uscire da qui prima che muoia di caldo.
Ci incamminiamo alla cassa e prendo fuori il portafoglio per pagare.
-Scordatelo- me lo toglie dalle mani.
-Dai,voglio pagare la mia parte- cerco di riprendermelo.
-No. Offro io- estrae 20 € dalla tasca dei jeans e prende il resto.
Usciamo dalla pizzeria e lui tiene ancora il mio portafoglio in mano.
-Posso riaverlo ora?- domando gentilmente.
-No altrimenti mi vuoi dare i soldi. Lo riavrai dopo- sorride soddisfatto.
Provo a riprenderlo ma lui è molto veloce.
Me lo mette pure in alto,come si fa con i gatti per farli giocare.
Inutile dire che nemmeno se salto ci arrivo.
E' troppo alto.
Mentre riprovo a prenderlo,inciampo nei miei piedi ma rapidamente Lorenzo mi sorregge.
-Attenta. Non vorrei ti facessi male- siamo proprio faccia a faccia.
Come qualche ora fa in ascensore.
-Grazie- riesco a riprendermi il portafoglio mentre è distratto.
Provo a correre ma lui mi prende per i fianchi e mi ferma.
Mette le sue braccia intorno la mia pancia e posa la sua testa sopra la mia.
Ma che cosa sta succedendo?
Ammetto che la cosa non mi dispiaccia ma non voglio illudermi di nulla.
-Ti accompagno a casa- dice ad un certo punto.
-Non serve-rispondo prontamente.
-La mia non era una domanda-ok manteniamo la calma.
Camminiamo per le strade di Milano,passando tra la folla di persone che entra da un negozio all'altro.
Si sono fatte le 15 e questa mattinata è stata molto lunga.
Ma almeno ho conosciuto Lorenzo.
Quindi non è andata affatto male.
Come tutte le cose,anche questa ha una fine.
Siamo fuori dall'appartamento che condivido con Laura.
L'edificio è grigio,c'è un piccolo giardinetto,un cancello bianco e poi il portone principale.
Non mi dispiace vivere qui,ora.
Poi in futuro,magari,possiamo trasferirci.
-Eccoci. Siamo arrivati-prendo le chiavi di casa dalla borsa.
-Oh okay. Allora ci sentiamo- mi dice
-Ma certo-apro il cancellino e mi segue fino il portone principale.
-Se hai bisogno per articolo puoi chiamarmi- mi ricorda.
-Certo. Grazie per aver pagato il pranzo. La prossima volta offro io- sorrido.
-Mi stai dicendo che usciresti di nuovo con me?- domanda.
-Può darsi. Ciao Lorenzo- infilo le chiavi nella serratura.
-A domani. Ciao- si abbassa e mi bacia la guancia.
Apro la porta e lo osservo mentre torna fuori dal cancellino.
E anche questa è fatta.
Salgo fino al primo piano,per arrivare in casa.
Stranamente trovo la porta aperta,ero convinta fosse chiusa a chiave.
Sento delle voci nel soggiorno.
Mi chiudo la porta alle spalle e mi avvicino.
Vedo un film proiettato in tv,ma non mi sembra di riconoscerlo.
Cammino fino il divano e vedo Laura e Daniel.
Sono seduti sul divano,che si tengono la mano,ma si sono addormentati.
Prendo il telecomando e spengo la tv.
Vado fino in camera mia e chiudo la porta.
Tolgo le scarpe e mi sdraio sul letto.
Spero che tra Daniel e Laura vada tutto bene.
Prendo fuori il cellulare e mi salvo il numero di Lorenzo in rubrica.
Meglio scrivere un messaggio,così anche lui avrà il mio numero.
Digito un rapido "ciao,sono Erica" e poso il telefono sul comodino.
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Revival||Lorenzo Ostuni.
FanficQuesta è la storia di due ragazze,con lavori differenti ma con un unico obiettivo:la loro rinascita. Ce la faranno? Buona lettura. Con la partecipazione di Lorenzo Ostuni,Daniel Sharman e in arrivo Dylan O'Brien