Capitolo 1 My Dilemma

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My Dilemma

Sono seduta in questa graziosa pizzeria.

E' abbastanza piena di persone ma riesco comunque a parlare con Lorenzo.

Non dobbiamo urlare per tenere una conversazione e non dobbiamo essere vicini per ascoltare la risposta.

Insomma,qui si sta bene.

La cameriera ci ha portato le pizze,già tagliate e inizio ad assaggiarla.

E' veramente buona,ha scelto bene Lorenzo.

Inizialmente l'idea di scrivere un articolo di questo appuntamento mi sembrava interessante,ma poi mi ha rivelato che è lui che sceglie i candidati e ho paura che possa prenderla male.

Sì,avrei cambiato il nome e lo svolgimento reale dell'appuntamento,ma lui sa che siamo usciti insieme e non vorrei fosse deluso.

-C'è un motivo se mi hai invitata a pranzo?-intanto tengo le dita incrociate sotto il tavolo.

-Volevo conoscerti meglio. Sai non capita tutti i giorni di andare addosso una persona per due volte e rimanerci bloccato in ascensore- e mi sorride.

In quel momento sentivo le guance andarmi a fuoco,sto proprio arrossando. Che situazione imbarazzante.

Distolgo lo sguardo e sorseggio un po' di coca cola dal mio bicchiere.

Cerco mentalmente le parole giuste da dire,ma sembrano bloccate in gola.

-Già,scusami ancora- cerco di non pensare alle mie guance rosse.

-Diciamo che sei arrivata come un fulmine a cielo sereno- ma allora è un vizio.

Credo che uscirò da qui con le guance perennemente rosse.

Non ce la posso fare

-Non esageriamo dai. Sono un po' imbranata- sorrido alla fine.

Tanto peggio di così non può andare.

-Un'adorabile imbranata- si allunga verso di me e mi accarezza una guancia.

Sento il cervello che urla "sos",proprio mi sta dando troppa importanza.

-Grazie- finiamo la pizza e mi alzo.

Devo uscire da qui prima che muoia di caldo.

Ci incamminiamo alla cassa e prendo fuori il portafoglio per pagare.

-Scordatelo- me lo toglie dalle mani.

-Dai,voglio pagare la mia parte- cerco di riprendermelo.

-No. Offro io- estrae 20 € dalla tasca dei jeans e prende il resto.

Usciamo dalla pizzeria e lui tiene ancora il mio portafoglio in mano.

-Posso riaverlo ora?- domando gentilmente.

-No altrimenti mi vuoi dare i soldi. Lo riavrai dopo- sorride soddisfatto.

Provo a riprenderlo ma lui è molto veloce.

Me lo mette pure in alto,come si fa con i gatti per farli giocare.

Inutile dire che nemmeno se salto ci arrivo.

E' troppo alto.

Mentre riprovo a prenderlo,inciampo nei miei piedi ma rapidamente Lorenzo mi sorregge.

-Attenta. Non vorrei ti facessi male- siamo proprio faccia a faccia.

Come qualche ora fa in ascensore.

-Grazie- riesco a riprendermi il portafoglio mentre è distratto.

Provo a correre ma lui mi prende per i fianchi e mi ferma.

Mette le sue braccia intorno la mia pancia e posa la sua testa sopra la mia.

Ma che cosa sta succedendo?

Ammetto che la cosa non mi dispiaccia ma non voglio illudermi di nulla.

-Ti accompagno a casa- dice ad un certo punto.

-Non serve-rispondo prontamente.

-La mia non era una domanda-ok manteniamo la calma.

Camminiamo per le strade di Milano,passando tra la folla di persone che entra da un negozio all'altro.

Si sono fatte le 15 e questa mattinata è stata molto lunga.

Ma almeno ho conosciuto Lorenzo.

Quindi non è andata affatto male.

Come tutte le cose,anche questa ha una fine.

Siamo fuori dall'appartamento che condivido con Laura.

L'edificio è grigio,c'è un piccolo giardinetto,un cancello bianco e poi il portone principale.

Non mi dispiace vivere qui,ora.

Poi in futuro,magari,possiamo trasferirci.

-Eccoci. Siamo arrivati-prendo le chiavi di casa dalla borsa.

-Oh okay. Allora ci sentiamo- mi dice

-Ma certo-apro il cancellino e mi segue fino il portone principale.

-Se hai bisogno per articolo puoi chiamarmi- mi ricorda.

-Certo. Grazie per aver pagato il pranzo. La prossima volta offro io- sorrido.

-Mi stai dicendo che usciresti di nuovo con me?- domanda.

-Può darsi. Ciao Lorenzo- infilo le chiavi nella serratura.

-A domani. Ciao- si abbassa e mi bacia la guancia.

Apro la porta e lo osservo mentre torna fuori dal cancellino.

E anche questa è fatta.

Salgo fino al primo piano,per arrivare in casa.

Stranamente trovo la porta aperta,ero convinta fosse chiusa a chiave.

Sento delle voci nel soggiorno.

Mi chiudo la porta alle spalle e mi avvicino.

Vedo un film proiettato in tv,ma non mi sembra di riconoscerlo.

Cammino fino il divano e vedo Laura e Daniel.

Sono seduti sul divano,che si tengono la mano,ma si sono addormentati.

Prendo il telecomando e spengo la tv.

Vado fino in camera mia e chiudo la porta.

Tolgo le scarpe e mi sdraio sul letto.

Spero che tra Daniel e Laura vada tutto bene.

Prendo fuori il cellulare e mi salvo il numero di Lorenzo in rubrica.

Meglio scrivere un messaggio,così anche lui avrà il mio numero.

Digito un rapido "ciao,sono Erica" e poso il telefono sul comodino.


Revival||Lorenzo Ostuni.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora