Ghost of you-Capitolo 16

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Ghost of you (Lorenzo)

Mentre Annalaura mi tiene la mano io mi volto verso Erica.

E' così strano,ma mi sembra di esserci divisi.

Come se una specie di filo che ci tenesse vicini si fosse rotto.

Entro in ascensore e non riesco a toglierle gli occhi di dosso.

Però è anche vero che bisogna un po' allontanarsi per capire quanto si tiene a quella persona.

-Sono così emozionata- Annalaura interrompe il silenzio.

-Per cosa?- sono sovrappensiero e nemmeno l'ascoltavo.

-Per l'intervista sciocchino- Annalaura mi sorride.

E' una bellissima ragazza,davvero.

Mi piace la sua compagnia,non mi sento a disagio e so che di lei mi posso fidare.

Ma non è Erica.

Non so cosa mi ha fatto,ma da quando è entrata in questo grattacielo due mesi fa, mi ha come stregato.

Non ho intenzione di correre o di fare l'esagerato.

Voglio andarci con calma e non vorrei rovinare questa amicizia.

Sono anni che non ho un amico così importante come lei.

Vederla tutti i giorni mi fa stare bene e mi fa pure apprezzare il lunedì mattina.

Quando ho portato per la prima volta Erica al parco,volevo diventasse il nostro luogo.

E' strano lo so,ma mi piaceva pensare che lì ci andavamo noi due insieme,senza altre persone.

E invece devo portarci Annalaura.

Non ho nulla contro di lei,ma dopo quel posto non risulta così speciale,come pensavo.

Camminiamo per le strade di Milano fino a raggiungere il parco con il lago.

-Wow è un posto bellissimo- dice Annalaura.

Già,lo so molto bene.

-E' solo un parco- cerco di non trasmettere emozioni.

-Ma che dici! E' così romantico- inizia a guardarsi intorno.

Gli alberi sono in fiore,l'erba è coperta da tante margherite e il sole sta scaldando tutto.

-Esagerata- anche se infondo è ciò che penso pure io.

-Mai. Allora ci sediamo sulla panchina?- domanda indicandone una.

Annuisco e mi siedo accanto a lei.

Prendo il mio blocchetto degli appunti e inizio a farle varie domande.

Lei è molto disponibile e mi ripete le stesse cose.

Io,sono distratto.

In questo posto non riesco a non pensare a quanto sarebbe bello portarci di nuovo Erica.

Correre in mezzo all'erba più alta, stare seduti sotto un albero di ciliegio in fiore,raccogliere una margherita e metterla tra i suoi lunghi capelli castani.

-A che pensi?- Annalaura mi sventola una mano davanti agli occhi.

-Pensavo a come sistemare l'articolo al meglio- e sembra credermi.

La verità è che non riesco a non pensare ad Erica.

E' come un fantasma sempre presente nella mia mente.

Non penso ad altro.

Solo a lei,al suo sorriso dolcissimo,ai suoi occhi castani,ai suoi bellissimi capelli.

Penso a quando le sue labbra baciano la mia guancia,penso a quando la vedo impegnata davanti al pc e quando esulta per aver raggiunto un piccolo traguardo.

Mi piace così troppo,ma di sicuro lei no.

Quindi preferisco restarle amico e non rovinare nulla.

-Che vogliamo fare?- chiedo ad Annalaura appena ho finito di intervistarla.

-Possiamo restare un po' qui. Si sta bene e non ho impegni- mi risponde.

-Va bene- prendo fuori il telefono e controllo l'orario.

Sono già le 11 e non ho idea di dove andare per pranzo.

-Che ne dici se pranziamo insieme? Non mi va di mettermi ai fornelli- domanda Annalaura.

-Okay. Un panino veloce al bar?- non voglio nulla di troppo formale.

-No. Mc Donalds- ancora meglio.

-Andata- le sorrido.

Forse è ora di dimenticare una possibile relazione con lei.

Siamo rimasti al parco fino l'ora di pranzo e ora ci incamminiamo verso il primo Mc Donalds che troviamo.

Le apro la porta e la seguo dentro il fast food.

Mi sento bene con Annalaura,le voglio bene,ma non riesco a togliermi Erica dalla testa.

Ci mettiamo in fila ad aspettare il nostro turno.

Purtroppo a quest'ora è pieno di persone affamate e maleducate.

-Scusami. C'è da fare la fila- Annalaura si volta verso di me.

I suoi occhi azzurri sembrano quasi ghiaccio.

-Non ti preoccupare. E' normale nell'ora di punta- le sorrido.

Non posso trattarla male solo perché non è Erica.

-Ok grazie- mi abbraccia.

-Figurati- metto le braccia dietro la sua schiena e la stringo a me.

Quasi d'istinto mi volto verso la porta principale.

Vedo Erica in piedi con in mano dei fogli.

I nostri occhi si incrociano per qualche secondo ma sembrano attimi senza fine.

Lei si volta ed esce fuori dal fast food.

-Va da lei- mi dice Annalaura.

-Cosa?- non le prestavo attenzione.

-Si capisci quanto tieni a lei. Va e diglielo- mi convince.

-Grazie- esco dalla fila e provo a rincorrerla prima che sia troppo tardi.

Revival||Lorenzo Ostuni.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora