B.E.A.T- Capitolo 26

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B.E.A.T

Come apro gli occhi,per questa nuova giornata,mi trovo faccia a faccia con Lorenzo.

E' bellissimo anche mentre dorme.

I capelli sono scompigliati,ha un piccolo sorriso stampato sul viso e mi tiene ancora tra le sue braccia.

Dopo pochi minuti anche lui si sveglia.

I suoi occhi castani catturano la luce del sole e sono più caldi,con sfumature dorate.

-Buongiorno- dice a pochi centimetri dalle mie labbra.

-Giorno- gli sorrido.

Metto una mano sulla sua guancia e mi avvicino per baciarlo.

Ormai è diventata una cosa naturale.

-Stasera torniamo a Roma,ricordi?- mi domanda.

-Certo. E fra qualche ora Laura e Dylan partono- mi rattristo.

-Non sarai sola. Ci sono sempre io con te e Annalaura- mi ricorda.

-Sì. Anche se non è lo stesso- mi alzo dal letto.

Mi stiracchio e sbadiglio.

Cerco di sistemarmi i lunghi capelli castani per dargli un senso.

Sento le braccia di Lorenzo avvolgermi per i fianchi e posare la sua testa sulla mia spalla destra.

-Sei bellissima appena sveglia- mi sussurra all'orecchio.

Un brivido percorre la mia schiena e involontariamente sorrido.

-Grazie- riesco a rispondere.

Porta le sue labbra sul mio collo scoperto e lascia tanti piccoli baci.

In quel momento passa Laura e ci guarda sorridendo.

-Ma che bel risveglio- ci stuzzica un po'.

-Laura!- la rimprovero per aver fatto allontanare Lorenzo.

-Scusate. Siete stupendi insieme- continua lei.

-Oh lo so- interviene Lorenzo.

-Ero passata per dirvi che la colazione è pronta. Ma voi eravate già al dessert- tipico di Laura.

Arrossisco imbarazzata e guardo Lorenzo che ride.

-Sì arriviamo- liquido Laura.

Lei invece di uscire chiama Dylan che corre in camera mia.

Ma un po' di privacy no?

-Giorno- saluta Dylan.

-Ciao Dylan- ricambio il saluto.

-Amore lo sai che stavano per fare cose qui?- e Laura ci infastidisce ancora un po'.

Mi mancherà davvero tanto.

-Lasciali fare- Dylan la mette a tacere baciandola.

-Grazie Dylan- dice Lorenzo.

Prendo un cuscino e colpisco Laura.

-Vendetta- esulto.

-Oh no-Laura prende un altro cuscino.

E parte così una battaglia di cuscini tra me e la mia gemella.

Sono tutti ricordi che non dimenticherò mai.

A battaglia conclusa facciamo colazione e ci prepariamo per accompagnarli in aeroporto.

Sembra che il tempo sia volato così in fretta,non sono ancora pronta a salutarla.

Siamo tutti e quattro seduti al terminal in attesa che l'aereo atterri.

Nessuno ha voglia di ridere,di fare battute o di sdrammatizzare la situazione.

Dopo 21 anni io e mia sorella ci saremo allontanate di milioni di chilometri.

Non saremo più nella stessa nazione,non saremo più nella stessa città,non saremo più sotto lo stesso tetto.

Ora ci dividerà un oceano,un continente,il fuso orario e tantissime altre cose.

Non so come farò senza di lei,ma non voglio che rinunci a Dylan per me.

L'aereo è atterrato e la solita voce richiama i passeggeri di quel volo.

E' giunto il momento.

Abbraccio forte Laura,cercando di far durare per sempre quell'abbraccio.

Poi abbraccio anche Dylan.

Ormai mi sono abituato a lui e sta trattando molto bene Laura.

-Ora dobbiamo andare- dice Laura.

-Certo- abbasso la testa.

-Ci sentiremo tutti i giorni,promesso- Laura mi abbraccia per l'ultima volta.

Dylan la prende per mano e vanno verso l'imbarco.

Resto lì in piedi ad aspettare che salgano sull'aereo e tutto l'aeroporto sembra in silenzio.

Delle calde lacrime scorrono silenziosamente sulle mie guancie,ma non mi importa.

Ho il bisogno di sfogarmi e di lasciare spazio a tutte queste emozioni.

Asciugo il pianto e mi ripeto che solo è solo una parola.

In quel momento non sono sola,ho sempre Lorenzo con me.

Lui mi abbraccia ed usciamo dall'aeroporto.

Ora ci toccherà viaggiare fino a Roma dove dovremo restare ancora un po' per lavoro.

Non pronunciamo nemmeno una parola,il silenzio vaga tra di noi.

Mi sento vuota. Una parte importante della mia vita se ne è andata ma ho Lorenzo e con lui sto davvero bene.

Appena ci sediamo al nostro posto appoggio la testa al suo petto e mi lascio cullare dal battito del suo cuore.

Lui mi tiene la mano e mi sento un po' meglio.

-Grazie per esserci- gli dico a bassa voce.

-Sono qui per te e non me ne andrò mai- mi consola.

-E' una promessa?- domando guardandolo negli occhi.

-Sì- prende una collana dai suoi jeans e me la mette al collo.

Guardo la collana e prendo in mano il ciondolo con la sua iniziale.

-Grazie di tutto- mi avvicino e lo bacio.

Revival||Lorenzo Ostuni.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora