"Poteva diventare qualsiasi cosa e ha scelto di diventare la mia vita, la ragione del mio sorriso."
Penso non ci sia frase più vera di questa.
Ormai sono giorni, anzi mesi, lunghi, lunghissimi mesi che la mia vita è diventata un vero e proprio inferno.
Casa - Ospedale, Ospedale - Casa, Casa - Università - Ospedale, Ospedale - Casa - Università.
La mia vita gira intorno a questi tre luoghi ormai, non ho altra scelta. Non capisco... perché la vita è così ingiusta? Ci sono dei momenti in cui ti va tutto bene e inizi ad amare follemente la tua vita, inizi a pensare che alla fine non fa così schifo come pensavi, e poi boom, inizia ad andare tutto uno schifo, fa ancora più schifo quando pensi ai momenti felici e vedere che in questo momento quella felicità che avevi una volta non tornerà forse mai più, fa male. È tutto così fottutamente incerto, e io odio le incertezze.
Nella mia vita avevo solo una certezza, ma siccome fa tutto schifo e io sono destinato ad avere il cosiddetto "mai una gioia" nell'anima, pure quell'unica certezza mi è stata portata via.
Sono passati ben sei mesi da quel fottuto incidente, sei mesi da quando Pietro non si sveglia più. Esatto, avete capito bene, sei mesi in coma, purtroppo non coma farmacologico, non da alcun segno di vita, ha subito un trauma cranico non indifferente.
"È tutta colpa tua Giorgio." Disse la vocina nella mia testa, non reagisco nemmeno più, sono sei mesi che continuo a sentire questa frase nella testa e credetemi, fa male.
Non è stata colpa mia, non è stata colpa mia.
Cerco di auto convincermi che un giorno Pietro aprirà gli occhi, ma le mie speranze si abbassano ogni giorno che passa. I dottori mi hanno detto chiaramente che le probabilità di risvegliarsi sono molto basse.
"Ci vorrà un miracolo!", esclamò il dottore.
Ma io aspetterò. Ti aspetto Pietro, sono qui per te e ci sarò sempre.
Una delle cose che mi fa più male è che, il giorno dell'incidente, stavamo litigando e lui era fermamente convinto che io non lo amassi, cazzo non è vero. Se deve lasciarmi, ho bisogno che sappia che lo amo, l'ho amato e lo amerò per il resto della mia vita di merda.《Signor Muratore?》
Sentì quella voce che, ormai, era diventata molto familiare.
《Dottore, mi dica.》
《Può entrare adesso se vuole, le lascio dieci minuti.》
Annuì, lasciandomi scappare un sorriso.
《Grazie...》 sussurrai.
《Giorgio, non devi ringraziarmi, sono mesi che vieni qui a trovarlo, non stai vivendo capisci? Purtroppo ci ho provato a farti cambiare idea ma invano, dovresti dedicare più tempo a te stesso, pian piano stai morendo anche tu.》
Abbassai lo sguardo, riflettendo sulle parole del Dottore. Non sto più vivendo perché una parte del mio cuore sta morendo insieme a Pietro.
Mi avvicinai al lettino dove Pietro era disteso.
Non si muoveva di un millimetro, i suoi occhi erano completamente chiusi, sbarrati.
Mi manca vedere i suoi occhi...《Hey Pietro, come va là su? Spero bene. Ieri sono andato a fare quell'esame di cui ti avevo parlato all'Università. È andato bene sai? Ultimamente sto studiando poco, ma fortunatamente sto attento durante le lezioni e riesco a prendere buoni voti, quindi tutto okay. Domani salto, non ne ho molta voglia, preferisco stare qua con te. Sì, lo so che dovrei impegnarmi di più, ma beh, sai perfettamente perché non ci riesco.》
Una lacrima iniziò a rigarmi il viso, così alzai lo sguardo.
《Sai, mi manchi molto. Che ne dici se adesso ti svegli e andiamo a mangiare del sushi? No okay, però in qualche modo devo sdrammatizzare perché potrei incominciare a piangere. Mi mancano i tuoi occhi, il tuo sorriso, le tue mani su di me, la colazione che mi preparavi al mattino, i video che montavamo sempre insieme, le nottate d'amore che per noi erano fottutamente speciali e lo saranno per sempre. Mi manca fare qualsiasi cosa con te, anche la minima cazzata. Sai, mi sono trasferito nella casa nuova, è stupenda. Ho già sistemato tutto, pure le tue cose, così quando ti svegli trovi già tutto pronto, sei felice? Io penso proprio di sì. Il tuo studio l'ho arredato proprio come volevi tu, anche i minimi dettagli, ho fatto mettere anche tutte quelle mini cagate tamarre che a te piacciono tantissimo.》
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Perfect disaster, me and you. ||Murrytek.
FanfictionDicono che si è innamorati quando sogni solo il suo viso, quando desideri solo il suo sorriso, quando brami solo le sue labbra, quando qualcuno ha il potere di renderti felice, ma soprattutto quando riesce a farti piangere, quando ti senti vivissimo...