CAPITOLO TRE

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'Dove sei stata in queste settimane? Mi devi raccontare un sacco di cose!'
Alyssa è felicissima di rivedermi.

E io non sono da meno.

Queste due mi sono mancate un sacco, giuro.

D'ora in poi non sprecherò più il mio tempo e farò di tutto per passare questo quarto anno di liceo al meglio.

Quarto anno di liceo che sta per finire, più o meno, Marzo è quasi al termine.

' Ti sei tinta i capelli?'
Domanda entusiasta Alyssa mentre afferra qualche ciocca.

'Non si nota?'
Scherzo.

'Sono bellissimi Amber!'
Esclama e mi abbraccia di nuovo.

'Grazie!'
Sorrido contenta ricambiando l'abbraccio.

'Ehi ci sono anch'io!'
Si lamenta Amanda buttandosi addosso a noi.

'Siamo noi tre...'
Sussurro.

'Noi quattro'
Arriva improvvisamente anche Sarah (non so da dove sia spuntata) e si unisce all'abbraccio.

'Noi quattro...'
Mi correggo ridacchiando.

'E lo saremo per sempre'

'Oh ci puoi giurare!'
Esclama Amanda.

'Okay! Io vado a lezione altrimenti il prof mi crucia!'
Ci saluta allontanandosi Sarah.

'Devo andare anche io'
Mi rivolgo alle altre due.

'Ohh nooo! Ma mi dovevi raccontare un sacco di cose!'
Piagnucola Alyssa.

' Te le spiego tutte io a matematica...andiamo, su su!'
Le batte la mano sulla schiena Amanda mentre si allontanano.

'Ciao!'
Urlo in mezzo al corridoio.

Un bidello mi sente ma prima che possa dirmi qualsiasi cosa io scappo verso la mia aula.

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'Scusi il ritardo prof'
Mi rivolgo all'insegnante sull'uscio della porta.

'Non fa niente signorina White,contento di rivederla'
Sorride il professore.

Ha origini italiane e io gli sono sempre stata simpatica.

Mi dirigo verso un banco vicino alle finestre e appoggio lo zaino.

Di fianco a me c'è un ragazzo moro con la testa girata dall'altra parte.

Appena si gira lo riconosco.

'Amber!'
Esclama.

'Nash!'
Quasi piango.

No, davvero, non sto scherzando, non lo vedo dai tempi del paleolitico.

'Mi sei mancata tantissimo piccola idiota'
Piagnucola lui stringendomi a se.

Mi spezza le costole da quanto stringe.

Ma non importa, più mi stritola più mi sento a casa.

La mia vera casa è qui, a Los Angeles, penso immersa fra le braccia del mio amico.

'Scusa se non ti ho detto niente'
Dico mentre tiro fuori i quaderni dallo zaino.

'Non ti preoccupare, Sarah mi ha spiegato tutto'
Sorride.

'Ah, perciò Sarah mi ha preceduto eh!'
Metto un finto broncio e incrocio le braccia.

'È la mia ragazza!'
Ridacchia.

'Ma tu sei la mia migliore amica!'
Mi dà un piccolo buffetto sul mento.

A quel gesto mi sciolgo e scoppio a ridere.

'Mh, se la mettiamo così allora va bene'
Sorrido.

Passiamo l'ora a parlare del più e del meno, di cosa è successo qui mentre io ero assente, e io gli racconto della nostra missione da FBI per entrare nell'Hotel in Canada.

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'Finalmente la ricreazione!'
Esclama Nash stiracchiandosi al suono della campanella.

'Già'
Rispondo afferrando la mia merenda.

È un piccolo scacco di pizza.

Ma per me è la merenda migliore del mondo, perché me l'ha preparata mio papà.

'Dai raggiungiamo gli altri!'
Mi urla Nash che è già fuori dalla classe.

'Arrivo!'

Ci sediamo a un tavolo di legno fuori in giardino.

Alyssa, Amanda, Matt e Sarah sono già qui.

'Ciao Amber! Che bello che sei tornata!'
Mi saluta Matt.

'Grazie Matt. Sono felice anch'io di rivederti'
Sorrido.

Nash si siede accanto a Sarah e le sussurra parole dolci all'orecchio.

Mi faranno venire il diabete prima o poi.

Qualcuno mi afferra da dietro e mi stampa un bacio sul collo.

Mi volto sorridente.

'Ma ciao rompiscatole'

'Salve Nervosetta'
Sorride mostrando la dentatura smagliante.

'Come è andata la giornata?'

'Benone'
Sorrido.

'Rompiscatole ti va se sta sera andiamo al cinema insieme?'

Il sorriso gli si spezza all'istante e mi osserva titubante.

'Scusa ma sta sera proprio non posso, devo...'

Si volta guardando dietro di se.

Mi sporgo anch'io per vedere cosa ha catturato la sua attenzione ma in quel momento lui ricomincia a parlare.

'Devo accompagnare mia sorella da mio padre, sai com'è, la sua auto è dal meccanico.'

Finito il discorso cerca di sorridere per smorzare l'atmosfera.

"Ti sta mentendo. Allora, sta notte entri dalla finestra di camera sua, gli inietti un sonnifero e lo porti a casa tua, lo rinchiudi nel sottoscala e prima delle 9:00 lo costringi a confessare tutto, lo minaccerai con una frusta..."

Oh oh,caaalma Geltrude. Sono sicura che Cam non sta mentendo.

Io mi fido di lui.

Bisogna avere fiducia in un rapporto, se no va tutto a rotoli. No?

"Fa come ti pare, io ti ho avvertito"

'Ok, allora ci vedremo un altra volta'
Lo rassicuro mettendogli una mano sulla spalla.

La campanella suona e torniamo nelle rispettive aule.

SHE IS MY ONLY CUTE BAD GIRL 2 \\ Cameron DallasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora