CAPITOLO VENTUNO

221 16 2
                                    

'Meli torna qui!' Grido sfinita.

Melissa sta correndo da ormai mezz'ora per tutto il giardino; all'inizio era divertente, ora però non lo è più (sto per vomitare anche l'anima).
In questo momento vorrei tanto essere Giulia, la gatta che ci sta guardando con sufficienza, sdraiata su una panchina all'ombra di un albero.

'Okay. Io mi fermo' dico inspirando profondamente.

Mi dirigo verso la panchina; una volta seduta, Giulia si accampa sulle mie gambe facendo le fusa e strusciandosi sulla mia maglietta.

Mentre accarezzo la gatta osservo Melissa che si è improvvisamente fermata (per grazia di dio) e sta trotterellando nella mia direzione.

'Vuoi fare merenda Meli?' Chiedo.

Lei annuisce, prende Giulia in braccio e ritorna svelta dentro casa.

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

Sono quasi le sei e Shawn dovrebbe tornare a momenti.

La piccola rossa è accoccolata sul divano insieme alla sua gatta, entrambe stanno schiacciando un pisolino.

Sono così tenere.

Decido di scattar loro una foto da mostrare a Shawn quando tornerà.

Mi appoggio al tavolo e controllo le varie notifiche mentre aspetto.

Il tempo passa e arrivano le sei, osservo frequentemente l'orario.
Passa un altro quarto d'ora, poi un'altro ancora...finché non si fanno le sette.

Melissa sta ancora dormendo e decido di non svegliarla.

Compongo il numero di suo fratello; sono preoccupata.

E se fosse successo qualcosa?

Niente da fare, è scattata la segreteria telefonica.

Mi sento sempre più in ansia, non capisco perché si comporti sempre in modo così strano.

Perché se ne va senza avvisare, compare e scompare all'improvviso, e adesso arriva anche in ritardo.

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

Ormai sono le sette e mezza, ho perso il conto di tutte le chiamate senza risposta e il mio cuore sta esplodendo.

Vorrei andare a cercarlo, ma non posso lasciare sola Melissa, e non saprei da dove partire; vorrei avvisare i genitori, ma non so nemmeno chi siano.

Esasperata, decido di chiamare la polizia, ma proprio mentre sto digitando l'ultima cifra la porta si apre lentamente.

Ne sbuca Shawn con la giacca di pelle stropicciata, i capelli spettinati e il volto imperlato di sudore.

Non riesce a fare un passo in casa che mi catapulto su di lui infuriata.

'Ma che cazzo ti salta in testa?! Perché hai fatto quest'ora?' Grido, scordandomi del fatto che Melissa stia dormendo.

'Sono le sette e mezza. È inutile che ti arrabbi, non è tardi.' Afferma lui con tono saccente, poi fa spallucce.

Io mi blocco per analizzare ciò che ha detto.

È fottutamente serio?!

'Si ma saresti dovuto tornare alle sei!' Affermo offesa.

'Quando ti ho dato il lavoro ti ho avvertita che sarebbe potuto capitare! Quindi non ti puoi lamentare se vuoi tenerti il lavoro' afferma freddo lui.

'Ma che hai dovuto fare per tornare un'ora e mezza più tardi del previsto?'

'Non sono cazzi tuoi Amber.'

Mi fissa con sguardo serio ed io rabbrividisco.

'M-mi dispiace... io, io....t-ti ho chiamato un sacco di volte' balbetto.

Abbasso la testa e sussurro imbarazzata:
'Ero molto preoccupata.'

Lui resta zitto, poi sul suo viso compare un lieve sorriso.

'Eri in pensiero per me? Che dolce.' Ridacchia.

'Non ero in pensiero per te. Avevo solo paura che Meli potesse rimanere senza fratello.' Borbotto difendendo il mio orgoglio.

'Non è vero...eri preoccupata per me perché mi vuoi bene.'

Mi dà un pugnetto sulla spalla continuando a canzonarmi.

'Ehi smettila' dico indispettita e mi allontano così che non mi dia più fastidio.

A questo gesto Shawn si avvicina pericolosamente a me, poi il suo indice sfiora la mia mandibola lentamente.

Non so perché, ma un fremito viaggia per tutto il mio corpo.

'Non allontanarti Amber' sussurra lui.

Non vuole che me ne vada? Perché cambia stato d'animo così facilmente?Forse anche lui tiene a me...

Qualcosa scatta in me.

'Si....hai ragione...io....io tengo a te Shawn, quindi ho paura se non torni! Magari non dovrei, e vado in ansia per motivi futili, ma non posso controllarlo! Ultimamente sei l'unico che mi fa dimenticare il dolore che provo.
Tengo a te e quindi non svanire così all'improvviso, non farmi stare in pensiero, almeno rispondi alle mie chiamate! Non voglio perderti Shawn Mendes, vorrei conoscerti meglio, ma tu non me lo permetti ed è per questo che mi sono arrabbiata!'
Esclamo senza nemmeno pensare a ciò che dico.

"Tranquilla ci ho pensato io a controllare le tue parole"

E te pareva Geltrude, ora cominci anche a prendere il controllo. Meglio che mi faccia curare, stai diventando pericolosa.

"Lo sono sempre stata Amberacchia MUAHAHAHA"
Okay mi stai spaventando....

A distrarmi da Gertrude ci pensa Shawn, che mi fissa intensamente negli occhi.

Accosta il suo volto al mio orecchio:

'Vieni qui più spesso' afferma.

Appena realizzo, divento rossa come un peperone e cerco di scappare dalla situazione.

'Lo farò. Puoi scrivermi, tanto hai il mio numero; ora devo andare perché ho da fare. Ciaooo' dico frettolosamente mentre mi dirigo verso la porta.

Ad un passo dall'uscio mi blocco e voltandomi sussurro:

'Dalle un bacio da parte mia'

Indico Meli e Shawn annuisce un po' stordito dalla velocità con cui mi sono mossa.

'Perfetto' biascico.

Ritorno sui miei passi e chiudo la porta.

Una volta fuori da Villa Mendes mi siedo sulla prima panchina che trovo per strada.

L'aria comincia a farsi fresca e il Sole tramonta lentamente; tiro un lungo sospiro per espellere ogni traccia di frenesia dal mio corpo.

Cavolo, tengo davvero a Shawn Mendes?

SHE IS MY ONLY CUTE BAD GIRL 2 \\ Cameron DallasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora