-"Alice dove stai andando?" Gridò mia mamma da dietro mentre io camminavo a passo svelto verso la mia meta.
-"Al McDonald's, no?" Risposi ovvia guardando con la bava alla bocca quell'insegna gialla che tanto amavo.
-"Alice, tesoro, siamo appena usciti dall'ospedale e i dottori hanno detto che devi riposare per un po'" disse cercando di farmi ragionare mia mamma.
-"Beh, vorrà dire che mi sdraierò sul bancone con il mio Mc chicken tra le mani." Ribattei ovvia.
Tu sei malata.
No tu lo sei.
-"Alice, ci andremo un'altra volta, davvero" cercò di convincermi.
-"ma io ho fame" mi lamentai fermandomi e massaggiandomi la pancia.
-"Ma sono le 3 del pomeriggio e hai appena mangiato un piatto di pasta, doppia porzione, le patate al forno e l'arrosto. E per dolce hai implorato i dottori di portarti due budini invece che uno" scosse la testa ridendo per la mia scenata di poco prima.
-"Il cibo dell'ospedale non sa di nulla" alzai le spalle continuando a camminare verso il mio adorato pasto.
-"Diventerai una balena se continuerai a mangiare così tanto" mi minacciò sorridendo.
-"se non riesco a sentire il sapore è come se stessi mangiando niente, perciò non ingrasso" esposi il mio ragionamento.
Mia mamma alzò gli occhi al cielo e io sorrisi sapendo che anche quella volta avevo vinto io.
Sei una fogna.
Il cibo è arte.
No, hai mai visto qualcuno mangiare un quadro?
No, ma solo perché la gente è troppo stupida per capirlo.
Chissà che sapore curioso dovrebbero avere i colori diversi, chissà se il rosso ha un sapore diverso di quello verde.
E se magari il colore rosso ha il sapore di un cibo verde e viceversa?Voglio assolutamente scoprire questo mistero.
-"Mamma, secondo te che sapore ha il rosso?" Le vidi agrottare le sopracciglia senza rispondere.
-"Rispondi!" Le ordinai seria.
-"Non lo so, Alice, dovresti dirmelo tu dato che quando avevi sei anni hai mangiato sia il pennarello che il pastello rosso per sapere se avevano un sapore diverso." Rise esponendomi questo ricordo.
Non avrei mai voluto saperlo.
Iniziai a ridere a mia volta provando ad immaginare una me stessa più piccola e con la lingua tutta sporca di rosso per via dei miei esperimenti.
-"Alice" mi sentii chiamare da una voce maschile alle mie spalle. Mi voltai e vidi Christian avvicinarsi a me con passo svelto e il suo inconfondibile sorriso.
-"Hey Christian, ehm, scusa per.." iniziai a scusarmi per avergli dato buca.
-"Non importa, so già tutto" disse con un sorriso.
-"Oh, va bene. No aspetta, chi te lo ha detto?" Mi rabbuiai, nessuno sapeva della nostra uscita e tantomeno nessuno dei miei familiari conosceva Christian.
-"Mio padre è il tuo medico" rispose passandosi una mano tra i capelli castani.
-"oh" dissi sorpresa.
Certo non potevo non immaginare che quell'uomo avesse dei figli, ma non pensavo che tra tutte le persone che avrei potuto incontrare, proprio suo figlio.
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#21-Paulo Dybala
Fanfiction-"Mi chiamo Alice Buffon-Franchi, vivo a Torino. Ho perso la memoria. Mia mamma si chiama Paola ma non ricordo il suo volto, mio papá Marco ma è morto. Ora vivo a casa del compagno di mia mamma, si chiama Gianluigi. Non ricordo chi sono o come sono...