3° persona.
-"Non possiamo lasciarla così"
-"così come?"
-"dovremmo portarla come minimo sul divano, le abbiamo già fatto anche troppi lividi."
-"non starai mica diventato un bravo ragazzo?"
-"No, ma non vorrei che dopo qualcuno si accorgesse di qualcosa"
-"vada per il divano e poi non credi che non appena la lasceremo andare racconterà tutto?"
-"Penso che starà in silenzio, non le lasceremo scelta"
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P.O.V Paulo-"Andiamo, Leo smettila"
-"Il principino argentino non accetta la sconfitta?" Ridacchiò Leonardo salendo in piedi sul divano per poi spettinarmi i capelli.
-"Non toccarmi i capelli" protestai sistemandoli.
-"Cos'è? Sono sacri?" Disse lui sarcastico.
-"ovvio, ma tu non puoi saperlo considerando che sei una palla da bowling" ribattei indicando il sottile strato di capelli che ricopriva la nuca del difensore.
-"È una mia scelta" protestò lui offeso.
-"allora oltre ad essere calvo sei anche scemo" dissi ridendo.
-" Parlando di scemi, Mario dov'è?" Continuò poi Leonardo prendendo in mano il joystick che prima aveva scagliato dall'altra parte della stanza.
-"Scema tua sorella" rispose Mario Pjaca facendo ingresso nel salotto mangiando un grosso panino al prosciutto.
-"Vuoi la rivincita nano oppure posso fare una partita con Mario?" Disse ancora quello che, sulla carta, avrebbe dovuto essere il più adulto.
-"gioca pure con Mario, ti ho già lasciato vincere una volta" alzai gli occhi mettendomi con le spalle allo schienale del morbido divano.
-"Hey, Paulo, ho una domanda" disse questa volta Mario con tono serio mentre si sedeva nella poltrona reclinabile davanti alla TV.
-"Mh?" Mormorai invitandolo a continuare.
-"Quanto è alta la tua ragazza?" Aveva ancora un tono serio, ma non riuscivo a capire dove volesse arrivare con quella domanda.
-"Mh, circa cinque centimetri più bassa di me" dissi cercando di leggere le intenzioni di Mario dai suoi occhi.
Mario sofficó una risata, al che lo guardai male aspettandomi una spiegazione alla sua reazione.
-"no, perché sai di solito le ragazze cercano un fidanzato alto per sentirsi protette tra le sue braccia e cose simili, invece la tua secondo me si sente come se fosse tra le braccia di.... che ne so... un puffo" finì scoppiando a ridere seguito da Leo che aveva fino a quel momento ascoltato la conversazione.
-"Ma andate a cagare" dissi con un gesto della mano mentre prendevo il telefono e mi alzavo dal divano.
Camminai verso la mia camera e non appena aprì la porta il telefono iniziò a squillare.Lessi il nome sullo schermo e,con mia grande gioia, vidi che la chiamata proveniva da Maria.
Alzai gli occhi al cielo e poi risposi.
-"Pronto?" Mormorai chiudendomi la porta alle spalle.
-"Pronto tesoro, come stai?" La sua vocetta rimbombó nelle mie orecchie.
-"Sto bene, e tu?"
-"Si, molto bene" la sentii parlare in lontananza, come se fosse in vivavoce, sentivo diversi rumori di colpi che rimbombavano.
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#21-Paulo Dybala
Fanfiction-"Mi chiamo Alice Buffon-Franchi, vivo a Torino. Ho perso la memoria. Mia mamma si chiama Paola ma non ricordo il suo volto, mio papá Marco ma è morto. Ora vivo a casa del compagno di mia mamma, si chiama Gianluigi. Non ricordo chi sono o come sono...