Capitolo 6

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   Che c'è da capire???- urlò Hermione Granger saltando per aria come un petardo, con tutti i capelli dritti per la rabbia e al limite di una crisi di nervi - Com'è possibile che tu mi sappia fare pozioni a livello di Silente e invece non riesca a fissarti in testa che col verde si passa e col rosso si sta fermi??? Che c'è di così ostico???-
Draco Malfoy rimase prettamente calmo, appoggiato su un gomito al tavolo e con una sigaretta in bocca. Assistette allo sfogo della Grifoncina e poi le soffiò anche in faccia il fumo, beatamente.
- Non strillare con me mezzosangue.- sibilò ciccando per terra, tanto non puliva lui - Te l'ho detto che di Babbanologia a me non me ne frega un emerito cazzo, per essere chiari per l'ennesima volta. E se non la pianti con questa menata vedrai che troverò un modo più divertente per farti gridare...-
Lei però non era divertita per niente, specialmente perché si era presa il primo Troll della sua intera carriera scolastica ad Hogwarts e tutto perché quel deficiente che aveva davanti aveva avuto la bella idea di scrivere nel tema per il prof. Raimond che i babbani erano solo dei parassiti che vivevano rovinando il pianeta. Inoltre, nell'esame di metà semestre aveva sparato con massimo candore che le macchine passavano col rosso, che si poteva mettere le dita nella presa per farsi i capelli, che il phon serviva per far bollire l'acqua in pentola ma la perla vera era stata quella finale.
La cosa più inutile che i babbani hanno mai fatto... mitica risposta di Draco Malfoy: allevare i loro figli.
Voto finale all'esame: Inclassificabile.
Hermione aveva preso E solo perché aveva fatto notare con garbo a Raimond, che era un po' suscettibile verso le sue conoscenze sui babbani, che la gente babbana ricorreva al medico non solo per gli eritemi ma anche per normali problemi di salute. Comunque, tradotto, 9 + 1 a casa sua faceva 10 e diviso due...un fantastico Troll che le aveva ghiacciato il sangue nelle vene e ingrandito il desiderio di ammazzare quell'idiota che se ne sbatteva altamente.
- E adesso che intendi fare?- tuonò fuori di sé.
- Come che intendo fare?- replicò serafico - Un cazzo di niente! Che s'impicchino tutti i babbani e i loro sematori!-
- SEMAFORI!!!!!!!!!!!!!- urlò lei di rimando, spettinandolo con la forza dell'ugola - E SE CREDI CHE IO MI TENGA QUESTO TROLL E ME NE STIA ZITTA TI SBAGLI DI GROSSO! DOVESSI METTERMI A PRENDERE INCLASSIFICABILE DI POZIONI E FREGARTI LA MEDIA!-
- Già e così l'anno prossimo saremo ancora qua io e te...divertente. Forse per allora me la darai...-
Hermione aveva corna e coda, stava per trafiggerlo con un tridente e poi bruciarlo con una fiammata che probabilmente le sarebbe uscita dalla bocca, poi capì che tanto sarebbe stata solo un'ottima mano di botte sprecata. Si lasciò andare contro il tavolo, cominciando a picchiare la testa ripetutamente.
- Oh, che noia...- mugugnò il biondo Serpeverde rollandosi un'altra sigaretta con erbette coccolate con tanto amore dal suo amico Blaise - Avanti mezzosangue, che c'è di male? Cosa pretendono da me? Quell'idiota di Raimond non riesce a capire che tanto a me non servirà mai sapere tutte quelle menate inutili.-
- Inutili? Inutili??- ringhiò fra i denti, fissandolo omicida - Se un giorno ti troverai mai per sbaglio in una città babbana dovrai sapere cosa fare per non farti riconoscere! Hai voglia di farti sbattere in un manicomio in futuro? I babbani su queste cose non scherzano Malferret! Usa quella dannata testa per una volta!-
- Non puoi tirarlo su tu il voto?- chiese sprezzante, esasperato pure lui - Mi stai quasi rompendo!-
- Io posso anche fare i salti mortali ma se tu prendi voti inesistenti e insulti il prof non posso farci niente! È come se io andassi da Piton e gli dicessi che le sue provette servono solo per tirare su deficienti del tuo livello!-
- Sai che ti dico?- bofonchiò Draco alzandosi - Ne ho basta mezzosangue. Vado ad allenarmi a quidditch! Ci si vede.- e la piantò in asso, filandosela con il suo passo arrogante e imperioso, lasciandola col dente avvelenato e un'emicrania pazzesca. Stava ancora picchiando la testa come un tamburello, maledicendo il giorno in cui aveva accettato di stare in coppia con lui, maledicendo se stessa e il suo inimitabile orgoglio...quando stranamente le venne un'idea.
Aveva ragione Draco forse...si, forse...era una testarda di prima categoria ma se non lo fosse stata sarebbe già morta, comunque si alzò in piedi di volata e filò nel dormitorio del Grifondoro, infilando quello dei ragazzi.
Pescò Dean e Neville in mutande ma non ci fece caso. Saltò sul letto di Harry e si mise alla ricerca del suo asso nella manica. Trovò la mappa del Malandrino nel doppiofondo del baule di Potter e l'aprì subito. La sua ricerca sarebbe stata lunga, comunque sapeva il nome di chi cercare almeno. Lucilla...
Non se l'era scordata. No! Silente poteva dire quello che gli pareva ma quella ragazza era strana e lei voleva andare fino in fondo! Si mise comoda: levò mantello e scarpe, smontò tutto il letto del bambino sopravvissuto per stare meglio e fece apparire dei salini. La ricerca però fu un fiasco totale. Nessuna Lucilla del casato dei Lancaster a spasso per il castello. Né nello studio del preside, né nelle aule, né nei buchi dei Serpeverde...insomma, dove diavolo poteva essere quella strega? La mappa mostrava tutti! Tutti tranne...i fantasmi! Ma quella non era un fantasma!
- Che palle...- bofonchiò seccata.
- Ma tu guarda chi si rivede sul mio letto...- cinguettò la voce del proprietario dalla porta - Hai intenzione di accettare la mia offerta di Halloween Hermione?- rise Harry mollando scopa e borsone a terra - Ma si può sapere che hai fatto? Tu guarda che casino...sembra che ci sia passato un tornado!-
- Oh, ne ha viste di peggio questo letto.- celiò lei chiudendo la mappa di scatto - Com'è andata agli allenamenti?-
- Bene...- il moro fissò di striscio la mappa del Malandrino - Chi cercavi?-
- Oh...Malferret!- replicò pronta, disgustando Harry al cubo - Mi ha fatto prendere cinque di babbanologia e devo dargli delle lezioni di supporto. Gli serviranno almeno centocinquanta ore per capire che per Londra i babbani non volano su scope, né su tappeti.-
- L'unica cosa che deve capire è di andare affanculo.- frecciò Harry scuotendo il capo, levandosi la felpa e la maglietta, restando a torso nudo per cercare un cambio nel casino che la Grifoncina aveva ammassato un po' ovunque - Comunque è al campo di quidditch. Sta allenando quello stronzo del suo cacciatore a rompere i coglioni come già fanno gli altri due.- e mentre diceva quello il porcellino di Elettra entrò sparato nella camera, infilandosi sotto il letto di Ron. Due secondi dopo entrò nella stanza tutto un corteo di Grifondoro alla ricerca disperata del maiale, compresa la Baley armata di retino, intanto quei due però continuavano a ciarlare per i fatti loro, con gente che passava nel loro campo visivo in allegria, ululando "PRENDETE QUEL MAIALE!!!!" come se fossero stati in un mattatoio.
- Ti ha fatto prendere un Troll all'esame e si rifiuta di recuperare?- bofonchiò Harry senza notare il porcellino che gli zompettava fra le caviglie - Fossi in te gli ficcherei un altro ceffone. Hai un gancio eccezionale.-
- Facendo a botte con quello non si risolve niente!- sibilò seccata, quando Neville nel tentativo di afferrare il cosetto rosa le franò addosso - L'unica maniera è calargliela...-
- Oh, ma certo! Se vuoi sono disponibile pure io!- sibilò sarcastico - Continuiamo a tenerlo nella bambagia. Andiamo a vendere il culo tutti per far stare comodo il suo! E si può sapere che diavolo fate con quel maiale???- urlò, bloccando il via vai - Non vedete che stiamo parlando?-
- E capirai!- sbottò Ron afferrando Pinky, il porcellino di Elettra, prima che andasse a fissarsi nei loro armadi - Stavate pontificando di prostituzione o sbaglio?-
- Si, sto per mettere su un giro qua a scuola! È sempre stato il mio sogno fare il magnaccia!- continuò Harry ironicamente - Comunque,- e tornò a fissare Hermione - fossi in te gli farei capire chiaro a e tondo che non ti può sputtanare la media per le sue fisime da snob. Alla prima lezione di Difesa lo spingo fra le fauci del Ceracon di Tristan!-
Tutti quei bestemmiamenti fecero fischiare le orecchie a Draco Malfoy per gran parte del pomeriggio. Gli sembrava di avere un'intera orchestra nei timpani ma passò presto, specialmente quando a cena si ritrovò seduto alla tavola dei Serpeverde con Tristan a fianco.
- Ah, che nostalgia...- bofonchiò l'Auror che doveva anche essere un professore - Di nuovo in mezzo ai Serpeverde! Ai miei tempi però dopo cena solitamente tagliavamo la gola a un Grifondoro...-
Draco sogghignò freddo, brandendo le posate come badili.
- Adesso me la devi spiegare sul serio. Come hanno fatto al Ministero a convincerti a tornare qua? Andiamo, ci conosciamo da una vita e so che piuttosto che tornare dietro ai banchi e lasciare i tuoi scuartamenti avresti preferito farti diseredare Mc.-
- Mamma e papà ormai ci hanno fatto il callo. Sai che sono Serpeverde per scelta.- replicò il biondo Auror ridendo tranquillo - Comunque Silente paga bene e avevo bisogno di prendere un po' aria. Io e i Cacciatori, dalla morte del Lord Oscuro, abbiamo lavorato come pazzi e ucciso ogni sorta di essere maligno . Ho pensato che tornare a Hogwarts mi avrebbe fatto bene, che insegnare a voi mocciosi a difendervi mi avrebbe tolto un bel po' di lavoro in futuro e poi...Caramell ha ricevuto dei segni dagli indovini.- aggiunse sarcastico.
- Che segni?- chiese Blaise, che non si era perso una parola.
- Segreto marmocchi!- cincischiò Tristan sagace, facendoli incazzare come delle belve - Ve ne parlerò al momento opportuno se ne capiterà l'occasione. Comunque come sono andati gli esami di babbanologia?-
- Io ed Harry abbiamo preso E!- cinguettò Zabini da perfetto bastardo, scoccando un'occhiata eloquente a Draco che fumava come una teiera e il biondo, per indicare il suo voto alzò un dito con un duplice significato...
- Nemmeno io ho mai preso un Troll di Babbanologia!- rise Tristan scuotendo il capo - Roba da matti Malfoy! E guarda che ci ho messo del tempo per capire quell'ON e quell'OFF su tutte le loro macchinette a scatti. Ma uno è davvero il limite. Per non parlare che hai una compagna che vive a Londra...fossi in te sfrutterei.-
- Saprei io come sfruttare.- sibilò il biondo serafico - Ma quella maledetta mezzosangue non molla!-
Blaise e Draco si aspettavano una risposta ma l'Auror rimase con il calice a mezz'aria, vicino alle labbra.
Lo sguardo fisso nel vuoto, dopo quella frase, indicò ai due Serpeverde che qualcosa non andava ma quasi subito Tristan riprese a mangiare, incurante di ciò che gli stava succedendo dentro. Quella frase...quella parola...quante volte lui l'aveva pronunciata? Quante volte gliel'aveva detta? Quante volte lei l'aveva fissato con rabbia, con i suoi grandi occhi azzurri pieni di sdegno?
Sorrise improvvisamente, sull'onda dei ricordi. E dire che tutto era iniziato per lei...
E ora lei...la sua mezzosangue non c'era più...
- Tristan? Tristan??- Blaise gli passò la mano davanti agli occhi per almeno dieci volte, prima che si riprendesse contatto con la realtà - Allora? Che si fa domani?? Vampiri?-
- No, vampiri solo nelle lezioni notturne.- borbottò l'Auror scandalizzandoli - Non fare quella faccia! Vi sottrarrò un paio d'ore di sonno e ve ne farò guadagnare un altro po' la mattina, così posso poltrire a letto pure io. Ma se fossi in te Draco mi metterei sotto con Babbanologia. Raimond mi sa di uno che se vuole ti sega le palle fino alla tomba e Piton non può continuare a pararti il tuo regale fondoschiena sai?-
- Senti chi parla!- replicò iroso il biondastro - Ti hanno soprannominato "Il Flagello" quando eri qua.-
- Si, per le donne.- sogghignò Mckay.
- Ah, al diavolo tutto!- bofonchiò Draco alla fine della cena - Io me ne vado a letto. Gli allenamenti mi hanno sfinito. Ci si vede domani mattina nella sala duelli.- e mollò Blaise nelle mani infide di Pansy e Lavinia, pronte a spolparsi il bel moretto, mentre Tristan finì la sua cena e decise di andare a farsi due passi...o meglio, di andare un po' a caccia...

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