- Mia madre ha qualcosa che non quadra.-
Ron alzò il viso dai suoi appunti sui mostri di taglia grande, fissando la sua migliore amica con un sopracciglio alzato.
- Cioè,- continuò la Grifoncina vedendo la sua aria scettica – lei ha sempre avuto qualche rotella fuori posto ma...-
- Tua madre è una grande, Herm.- replicò Weasley scuotendo il capo – Perché non ti tranquillizzi? Ok, conoscerà i Malfoy ma in fondo un difetto doveva pur avercelo anche Jane no?- rise, facendo ridacchiare anche Harry e Blaise letteralmente appoggiati alla porta della Sala Duelli. Tutte le case del settimo anno stavano lì fuori, ad aspettare che arrivasse qualche anima buona ad aprire visto che Tristan, come minimo, era stato invischiato con gli altri Auror in un'altra estenuante discussione su come salvare tutta Hogwarts.
- Non vi pare strano?- sbottò ancora la streghetta – Lucius Malfoy calpesta i maghi purosangue che parlano coi babbani, tipo la famiglia di Ron, e poi si abbassa a parlare con una come mia madre.-
- Senza offesa ma avrà solo buon gusto no?- frecciò Seamus alle sue spalle – Tua madre è una bella donna.-
- Oh, grazie...adesso si che va molto meglio!-
- Dai Herm!- Harry, sospirando, cercò di calmarla – Anche io sono preoccupato e hai ragione tu. In effetti è molto strano che Malfoy dia confidenza a persone senza poteri magici, per non dire paradossale... e se non si conoscessero da prima della tua nascita potrei pensare che lo sta facendo per metterci i bastoni fra le ruote e procurarti dei guai ma siamo pratici...- la guardò eloquente – Sono amici da tanto e Jane non pareva comunque troppo felice nel rivederlo no? Tua madre sa tutta la storia e non è una stupida. In più siamo circondati da Auror e Cacciatori, se capitasse qualcosa un Mangiamorte non farebbe in tempo a dire "Patatine fritte" che Lucilla lo arrostirebbe con un'occhiata.-
- Ci mancava anche Lucilla oggi!-
- Vogliamo cambiare discorso?- chiese Blaise allegro – Allora? Com'è andato il colloquio con Piton?-
- A mia madre ha detto che sono negato.- sibilò Ron rabbioso – Sempre il solito quello...-
- Con me non è andato giù pesante,- disse Finnigan – e neanche con Lavanda e Calì, stranamente.-
- Ma sono l'unico disgraziato?- sbuffò Neville mogio – Quello mi odia...-
- E a te Harry?- cinguettò Ron bastardamente – Com'è andata?-
Stranamente Potter, che dopo ogni test, colloquio e discorso con Piton usciva sempre messo peggio, questa volta sogghignò strizzando l'occhio agli amici – Diciamo che la presenza di Jane l'ha ammorbidito parecchio. Certo, s'è lamentato che io e Malferret ci tiriamo appresso le pozioni per l'aula, che gli rispondo e lo guardo male...ma per il resto ha detto che, nonostante tutto, ho delle potenzialità.-
- Preparate gli ombrelli che stasera grandina.- fischiò Draco poco più indietro, continuando a leggersi gli appunti.
- Potrebbe anche piovere di peggio...- si lagnò Ron, pensando a tutti i Mangiamorte che giravano loro attorno.
In quel mentre arrivò Gazza ad aprire la stanza e subito gli studenti si riversarono dentro alla grandissima sala. I genitori rimasero molto stupiti di com'era stata sistemata: visto che i ragazzi dovevano passarci tanto tempo, specialmente quelli del settimo anno, avevano avuto il permesso da Tristan, che di certe cose se ne fregava altamente, di organizzare degli angoli privati ai punti cardinali della sala, coi colori delle loro case. Quindi anche lì c'erano divani e poltroncine colorate e piccoli oggetti che arrivavano dai dormitori che potevano rendere quelle quasi tre ore di duelli e allenamenti molto piacevoli.
Peccato che Molly Weasley si sentiva già male, vedendo tutte quelle armi. Stava per richiamarli indietro, Harry ed Hermione compresi, ma loro erano già partiti ad allenarsi sui palchetti e nei cerchi magici.
- Devo rendere omaggio alla caparbietà di Mckay.- soffiò Lucius Malfoy morbidamente, a braccetto con Narcissa che come tante altre madri, in effetti, faceva un po' fatica a non mostrare la propria apprensione.
Un minuto e Tristan entrò con il suo gruppo di Auror e allora furono momenti di silenzio per tutti.
Auror e Mangiamorte di fronte...Harry prevedeva fuochi d'artificio. Comunque con una nonchalance straordinaria, i ragazzi si diressero subito a controllare i gruppi mentre Tristan andava dai genitori, tutto sorridente e con in faccia stampata una specie di maschera facciale che gli frenava anche la lingua e gl'impediva di dire quello che gli passava per la testa sul serio. Strinse la mano a un sacco di persone, quasi avrebbe voluto strangolare Malfoy, fu contento di conoscere finalmente anche la signora Weasley e conobbe Jane a cui fece subito una buona impressione.
Ogni tanto si sentiva qualche strillo provenire dalla folla delle mamme quando i loro figli, esercitandosi con le spade, paravano tutti orgogliosi un colpo dell'avversario, ma nel complesso riuscì a gestire la cosa con relativa calma... prima della tempesta, s'intende.
- Mi scusi professore!- Era la madre di Kristine Mayers, una donnetta corpulenta e saccente quasi come la figlia – Non crede che delle spade in mano a dei ragazzini possano essere troppo pericolose?-
Tristan sbatté le ciglia – Veramente non credo che a 18 anni possano più essere considerati ragazzini, signora...-
- Ma che scopo ha tutto questo?- cinguettò ancora, compita.
- A difendersi Melinda?- fece sarcastico George Dalton, appostato ben lontano da Serpeverde, contro una colonna della Sala – Io approvo in pieno il corso del professor Mckay se devo essere sincero. Trovo che finalmente a Hogwarts si sia fatto un salto in avanti.-
- Bhè, George...mi stupisce che tu dica questo.- frecciò Julian Leptis feroce – Tu eri uno dei primi a dire che un salto in avanti verso una strada ma dieci indietro verso un'altra...- e fissò i babbani con astio – Dico bene?-
- Già e tu nei sai qualcosa di salti indietro ne sanno qualcosa vero, Leptis?- replicò Dalton, strappando delle risatine fra i Grifondoro e i Tassorossi. Quello arrossì di rabbia, così Tristan cercò di riprendere in mano la situazione.
- Signori, calmatevi. Sul serio, non c'è nulla da temere. Io e il preside Silente abbiamo studiato questo piano di studi per i ragazzi del settimo anno al fine di prepararli meglio alla vita fuori dalla scuola e parlo per mia esperienza diretta. Anche se non diventeranno Auror, ho dovuto insegnare ai ragazzi alcuni fondamenti basilari.-
- Del tipo lottare contro i troll?- chiese Molly Weasley un po' seccata.
- Del tipo saper cosa fare contro un vampiro ostile.- replicò Tristan pacato.
- In effetti, mia cara,- fece Arthur Weasley – molte case in Gran Bretagna subiscono questi attacchi di notte.-
- Non che siano tutti malvagi e affamati, s'intende...- continuò il biondo sorridendo.
- Infatti, mi dico che hai un Diurno nelle tue file.- sentenziò Lucius Malfoy, sogghignando e allora Tristan perse la pazienza. Con un ghigno ancora stampata in faccia, sibilò ironico – Signor Malfoy, chiunque gliel'abbia riferito, ha visto Milo molto da vicino...sbaglio?-
Il biondo mago tacque, continuando a ridere pigramente.
- Perfetto. Ci sono altre domande?-
- Io ne avrei una. Anzi...è una richiesta...- cinguettò Frederich Nott con la sua arroganza malcelata – Visto che i ragazzi hanno raggiunto un così alto livello, professore...cosa ne dice di farci vedere una dimostrazione?-
- Una dimostrazione?- allibì la madre della Mayers – Intende un duello in piena regola?-
- Ti pare il momento Frederich?- sibilò Andrew Zabini bellicoso.
- Bhè, non dubito che sarebbe interessante.- fece George Dalton con un'occhiata poco fiduciosa verso i Serpeverde – Se il professor Mckay è d'accordo...-
Tristan nascose un ghigno e una bestemmia a fondo gola. Così abbassò lo sguardo sugli studenti che avevano sentito della richiesta specifica del padre di Theodor. – Allora ragazzi?- chiese, quasi divertito da tanta sfrontataggine – I vostri genitori vorrebbero vedervi all'opera. Servirebbero due coppie. Due ragazzi e due ragazze. Qualcuno di voi vuole fare da volontario?-
Si diffuse un brusio soffuso, sia fra i genitori che fra gli studenti ma alla fine due mani di levarono.
Harry e Hermione. E fra l'altro ben decisi a mettere in chiaro le cose.
- Hermione, cara!- squittì Molly – Merlino! Jane fermala!-
- Tesoro ma sei sicura?- scattò anche Scott Granger.
- Lo faccio tutti i giorni, tranquilli.- replicò la Grifoncina pacata, fissando Harry di striscio. Si erano ritrovati d'accordo in un nano secondo. Un'occhiata e avevano deciso. Era stato un colpo di testa ma ora non lo rimpiangevano per niente.
Rimasero in cravatta e camicia entrambi mentre nessun altro alzava la mano, almeno fino a quando Lucius non ghignò brevemente – Il signor Potter...coraggioso come sempre.- così posò una mano sulla spalla di Draco, mentre tutti gli altri genitori di Serpeverde fissavano il biondino come se per lui dovesse essere naturale.
- Avanti Draco...- gli disse suo padre, tranquillo.
Lui corrucciò la fronte.
No, pensò amaro. No, pensò ancora. Per la prima volta non voleva... non era un giocattolo!
- Avanti caro,- disse beata la madre di Pansy – fagli vedere chi siamo.-
- No.-
Improvvisamente tutta Serpeverde e anche Grifondoro ammutolì.
Draco Malfoy aveva detto no. Si stava rifiutando.
- Cosa scusa?- fece Lucius stranito, come se non ci credesse.
- Ho detto di no.- rispose Draco, senza più guardarli – Ho male al polso.-
- Ma come...- Frederich Nott era rosso di rabbia, quasi come gli altri eppure non riuscì a dire una parola, neanche una minima frecciata perché Narcissa Malfoy apparve alle spalle di suo figlio e afferrandolo per il cappuccio, sbalordendolo, lo tirò indietro, davanti a lei – Non hai sentito Frederich?- gli disse lapidaria – Mio figlio ha male al polso. Se ci tieni tanto mandaci il tuo...anzi, meglio...vacci tu sul palco. Questo si che sarebbe interessante.-
Clarissa Zabini non fece niente per attutire la sua risatina, tantomeno Lucius che in un impeto di umano divertimento fece un sorriso alla faccia sdegnata di Nott, sua e di tutta la sua famiglia.
- Mamma...- Draco cercò di dire qualcosa ma Narcissa scosse il capo, facendogli segno di tacere. Così fece, anche se molto confuso dal comportamento tanto protettivo della madre, poi tornò a guardare gli aspiranti al duello. Perché se di Potter poco gli fregava, che la sua mezzosangue finisse in infermeria certamente non gli avrebbe fatto piacere.
- Allora?- chiese ancora Tristan ad alta voce – Qualcun altro si offre?-
- Vengo io.- Justin si stava levando il mantello e quando si accorsero che nessuna delle ragazze voleva andare a farsi pestare le ossa dalla Grifoncina, salì Edward Dalton con fare molto sportivo che evidentemente aveva ereditato dal padre, rimasto vedovo da cinque anni.
- Ok...bene, i ragazzi che non partecipano al duello possono tornare da Jess e dagli altri.- Mc divise poi gli sfidanti mentre i genitori lo seguivano come un'ombra – Harry, tu e Justin sul palco n°3. Hermione ed Edward sul quarto. Ma prima andiamo un attimo ai cerchi magici. I genitori hanno chiesto di vedere alcune magie avanzate che solitamente s'imparano solo nei corsi per Auror...ma che ora sapete fare anche voi.-
Nelle due ore seguenti Tristan poté dire di non aver mai sentito strillare tante donne tutte per volta.
Anche Scott Granger ogni tanto si metteva le mani in testa per sua figlia mentre Jane se ne stava attenta a ogni minimo avvisaglio di pericolo ma non per questo urlava come un'ossessa ogni volta che Hermione parava un fendente con una spada che quasi era più grande di lei. In compenso poté finalmente vedere la verità negli occhi della sua bambina prodigio. Vide la gioia pura... a ogni singolo incantesimo, a ogni perla di magia.
Batté le mani con tutti gli altri quando i Patronus dei ragazzi si misero a scorrazzare allegri nella sala, quando Harry batté Justin con la spada, quando il povero Neville riuscì a bloccare una pianta gigante con le sue conoscenze di erbologia, rendendo fiera sua nonna. Rise di cuore quando Hermione disarmò il suo avversario e quando Edward, galante, le fece un inchino ironico che strappò le simpatie di tutta la cloaca femminile presente. Anche nei duelli a coppie ci fu da trattenere il fiato.
Hermione e Draco si ritrovarono legati per i polsi, attenti a tenere a bada Miria Meredit e Anthony Goldstein, armati solo della loro telecinesi ancora latente. Parare i colpi con gli scudi che aveva insegnato loro Lucilla era davvero difficilissimo: abbassarsi e sfuggire divenne troppo stancante e le loro onde mentali s'indebolirono con la loro stanchezza, fino a ritrovarsi spiaccicati per terra sul tappetino sotto il palchetto.
- Dio, che disastro...- imprecò Hermione, mettendosi seduta in braccio a Malfoy.
- Ci andranno secoli per imparare decent...- Draco si bloccò quando lo scatto di un flash l'illuminò entrambi.
- CANON!!!!- ringhiarono in coro, gli occhi iniettati di sangue. Non persero tempo a prendere le bacchette. Unirono le mani e gli spiaccicarono il battente sul naso con la telecinesi che "non sapevano gestire", tanto che Colin non tentò più di fare foto dagli spiragli delle porte troppo grosse e pesanti. Ginny, che passava di lì con un suo compagno di classe di Corvonero, lo prese per la gamba e lo portò via sotto ordine della Grifoncina che stava per sclerare, poi tornarono ai loro allenamenti.
- Dannazione!- sbuffò la streghetta incazzatissima, mentre cercava di sciogliere il nodo magico dei lacci di seta con cui Tristan l'aveva legata a Malfoy – Non lo sopporto più quello! Sta diventando ossessionante!-
Draco bevve avidamente dalla bottiglietta, alzando le spalle – Pensa che io c'ho Cohen...-
- Ehi, ragazzi...- Jane arrivò con Scott – Complimenti, bella caduta morbida.-
- Non sono ancora brava con la telecinesi.- bofonchiò la Grifoncina .
- Probabilmente non usavi il mezzo giusto.- Draco la guardò di sottecchi – Tu usi sempre le mani, ma secondo me dovresti provare con la mente. Con quella ti riesce sempre tutto...di solito.-
- Di solito?- sibilò la streghetta – Vogliamo parlare dei tuoi occhi Malferret?-
- Non mi dici sempre che sono belli?- frecciò ironico.
- Si, pensa allora quando te li avrò cavati!-
- E' meglio che vi lasci voi due piccioni...fate con calma, eh?- fece Jane, così tornò da Molly che stava sbraitando perché Ron se la vedeva contro un Molliccio, ma a Hermione non era sfuggito quel "due piccioni" e a quanto vedeva dall'espressione del biondo Serpeverde, lui doveva saperne qualcosa.
- Che storia è?- gli chiese, fremendo pronta a esplodere.
- Bhè, ecco mezzosangue...- Draco si passò una mano fra i capelli, non sapendo bene da che parte iniziare.
- Ecco mezzosangue cosa?- lo incalzò ancora la Grifoncina, avvicinandosi a lui pericolosamente.
- Lo sa.-
Lapidario e secco. Hermione quasi si sentì svenire.
- Sa che io e te...-
- Non che andiamo a letto...- le chiarì subito – Ma che...stiamo insieme...-
Hermione deglutì, semi sconvolta. Cazzo, avrebbe voluto parlargliene per prima. Non credeva che si vedesse così tanto che fra loro c'era più di bestemmie e litigi. Insomma...a parte le foto della gazzetta!
- Porca vacca...- alitò.
Lui la fissò storta – Non fare troppi salti di gioia, sai?-
- Ma non è quello!- replicò con tono un po' sfocato – Solo che...mia madre e la tua sembrano amiche...-
- E?- la incalzò scocciato – Te l'ho già detto. Con chi vado a letto sono affari miei! Non hanno il diritto di farmi prediche di alcun genere sui miei gusti.-
- E se capitasse qualcosa a mia madre?!- sbottò Hermione rabbiosa – A questo non ci pensi?-
- Mia madre non...-
- Tua madre no, forse!- lo interruppe la streghetta – Ma tuo padre?- e a quel punto Draco tacque, serrando la mascella con forza. Serrò anche i pugni e lei capì di aver valicato la linea che si erano prefissi, così sospirò, cercando di ricomporsi. – Scusa...- mormorò, tenendo gli occhi bassi – Non volevo.-
Malfoy non disse nulla. Si limitò a darle le spalle e a raggiungere Blaise sotto il palco n°1 dove la Brown e la Bulstrode stavano combattendo insieme per strappare a Milo la bacchetta, cosa impossibile quanto particolarmente divertente.
Più tardi i genitori ebbero modo di scambiare quattro parole con Tristan sul poter seguire la lezione anche il giorno dopo, per disquisire poi sulle carriere dei loro figli. Mckay si dimostrò d'accordo e per lui fu molto instruttivo. Parlando con alcuni Corvonero e specialmente col signor Dalton, capì i motivi per cui suo figlio Edward dal secondo anno in poi fosse diventato una specie di teppista e seppe dei problemi famigliari di Terry Steeval. Da Tassorosso e Grifondoro uguale. Problemi famigliari, a volte anche di ideologie politiche ed esistenziali, visto che la maggior parte dei genitori giallo oro erano mescolati più che nelle altre case. Ignorò invece i Serpeverde, che per primi se n'erano andati fuori da quel nido di Auror con aria assassina, e infine dovette godersi gl'infuocatissimi Grifondoro.
Per Mckay fu un piacere parlare del trio miracoli.
- Bhè, visto che siamo lontano da orecchie indiscrete e tutti dalla stessa parte...- fece sorridere Arthur Weasley, dicendolo – posso dirvi senza ombra di dubbio che i vostri figli potrebbero svolgere la carriera di Auror meglio di tanti che conosco. È appurato che per gli Auror lavorare in gruppo è la cosa migliore, solitamente al Ministero ci scelgono in base all'affiatamento raggiunto negli allenamenti o alle necessità delle squadre dei veterani ed è incredibile che i vostri figli in sette anni abbiano raggiunto tutto questo senza sforzi. Sono arrivati a livelli di abilità impressionanti, Harry e Ron l'hanno dimostrato allenandosi da soli per l'esame di Smaterializzazione. Ron, signori Weasley, ha una dote eccezionale: negli spostamenti ha una velocità d'azione conosciuta a pochi e se fossi in voi lo farei studiare ancora, per sviluppare al meglio questa capacità che può portare a diversi sbocchi. Non solo Smaterializzarsi in luoghi diversi ma potrebbe anche imparare a passare attraverso barriere solide. Di qualsiasi tipo. Anche barriere magiche molto potenti. Questo genere di branca della Smaterializzazione si chiama Smolecolarizzazione.-
- Il mestiere dell'Auror però...è così...pericoloso...- alitò Molly.
- Non più di quanto vivere qui dentro.- sorrise il professore, indulgente. Poi passò a Harry, sogghignando benevolo.
- Harry Potter ...tu sei Auror per nascita, forse. Hai dimostrato di sapertela cavare in ogni situazione. La tua naturale predisposizione per Difesa contro le Arti Oscure ti sarà di aiuto anche in futuro, se deciderai di diventare Auror. Per quanto riguarda i tuoi colpi di testa...bhè, ci sarà da lavorare di più...ma questa è una tua scelta.- sorrise ancora, vedendo gli occhi verdi di Potter illuminarsi – Sono sicuro che saprai decidere, quando sarà ora.-
Passando alla Grifoncina, sospirò con aria teatrale.
- Signori Granger...posso solo dirvi che vostra figlia saprebbe rendere minuscolo anche il migliore dei maghi. La sua abilità nella magia e la sua lucidità nelle situazioni di pericolo l'hanno resa la migliore del corso insieme a Harry e ad alcuni Serpeverde. Hermione conosce ogni genere d'incantesimo e con relativa poca pratica può diventare la migliore in ogni campo. So che può sembrare un mestiere difficile, quello dell'Auror...- aggiunse, vedendo gli occhi preoccupati di Scott Granger – Specialmente per una ragazza, ma come avete visto vostra figlia si sa difendere in ogni situazione. Potrei levarle la bacchetta, lasciarle uno stuzzicadenti in mano e metterla davanti a un troll e lei saprebbe uscirne vittoriosa comunque. Esattamente come Harry e Ron. Non ho mai visto un trio più affiatato di questo.-
- Quindi...lei crede che la cosa migliore sia non buttare al vento queste loro doti, giusto?- ricapitolò Jane.
- Esatto.- disse sorridente – Ma le scelte vanno fatte in famiglia. Comunque...se passata l'estate sarete dell'idea di andare al Ministero per preparare la domanda per i corsi...chiederei espressamente di farli subito lavorare in squadra.-
- Grazie Mc...- sussurrò Harry, mentre se ne andavano – Grazie davvero.-
- Ma di cosa?- rise il biondo, andandosene da Jess – Ho detto la verità. Ci si vede stasera.-
E con la gioia nel cuore il Grifondoro tornò dagli altri, conscio che per una volta il suo destino non sembrava poi così scuro e incerto. Tristan gli aveva acceso una piccola ma luminosissima luce alla fine del tunnel...
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La Scomessa-Dramione
Fiksi PenggemarAll'ultimo anno, Draco Malfoy dichiara guerra alla mezzosangue che ha sempre disprezzato, entrambi in una scommessa che li metterà di fronte alla verità... Avvertimenti: Contenuti forti Diritti non riservati a me è su efp con autorizzazione dell'a...