Capitolo 27

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Tristan tamburellava ripetutamente le dita sul tavolo di mogano scuro ormai dal molto tempo.
Guardava il pendolo in continuazione, contava minuti e secondi...e nulla accadeva.
Jess stava alla finestra e se era nervoso non lo dava a notare; Milo era seduto accanto al fuoco e Sphin leggeva accanto al Diurno, tutti riuniti nello studio di Silente. Col vecchio preside c'erano anche la Mcgranitt, Piton e Caramell.
Lucilla era seduta accanto a lui e attendeva nel più totale silenzio visto che era anche l'unica a non respirare...cosa che non si poteva dire di Harry Potter, l'unico a fare su e giù per la stanza come un forsennato.
Non riusciva a darsi pace perché sapeva che ormai la maledizione era stata iniziata... ma insieme a lui anche qualcun altro non riusciva a credere di essere rimasta lì con le mani in mano.
- Dovevo andare...- sibilò, fissando il vuoto – Non sarei dovuta fermarmi.-
- Era quello che volevano loro.- sibilò Jess arcigno – Se fossi andata avrebbero fatto in modo di catturarti.-
- E come di grazia?- rise lei amara – Se fossi andata laggiù ora tutti quei poveretti non sarebbero morti!-
- Se li hanno fatti fuori qualcuno di loro doveva essere molto potente...- mugugnò Sphin.
- O qualcuno che non si difendesse solo a parole.- ringhiò Jess a quel punto – Dio, come non sopporto quella gente!-
Silente versò del the a tutti, con la sua pacata e serena pazienza anche se questa volta l'ombra di tutte quelle morti aveva gettato sul suo viso un velo di cupa tristezza.
- Andiamo miei cari.- sussurrò debolmente – Non fasciamoci la testa di prima di essercela rotta. Una maledizione può essere fatta e quindi anche annullata. Specialmente se tanto grande e fatta da Mangiamorte inesperti. Si possono contare sulle dita di una mano gli esperti fra di loro in castazione di magie tanto oscure e impenetrabili.-
- Vogliamo parlare della Lestrange allora?- sibilò Jess furibondo – Per una volta sono d'accordo con la Lancaster! Quella andava lasciata nella mani dei Dissennatori e sottoposta al bacio! E me ne frego se i maghi non si devono arrogare diritti di vita o di morte...-
- ...Visto come ragionano i Mangiamorte.- concluse Harry.
- Appunto.- ringhiò Tristan – Preside, io aspetto solo l'arrivo dei messaggeri di Caramell, poi con o senza il suo consenso io vado a bussare a casa Malfoy e me ne frego! Ok? Se vogliono togliermi la licenza hanno solo da provarci.-
- Così mettiamo in pericolo la vita di Draco.- disse Lucilla a bassa voce.
Gli Auror si bloccarono di colpo, fissandola...poi dovettero darle ragione.
- Dannazione!- imprecarono i due Mckay contemporaneamente.
- Sentite...- Milo si mise in piedi – E se qualcuno di noi andasse almeno a dare un'occhiata in giro? A quanto a detto Lucilla, Dark Hell Manor si sta svuotando, quindi saremo presto invasi da ogni sorta di mostro e demone impuro presente e respirante da qui fino al Mar del Nord. E per forza quei maledetti devono essersi rintanati a Malfoy House.-
- E che vuoi fare?- Sphin lo fissò storto – Vuoi andarci tu? E se ti prendono? Non per offenderti, lo sappiamo tutti che prendere te è come afferrare il fumo, ma se nel caso disgraziato e assurdo ti catturassero avrebbero un Diurno fra le loro file e non è affatto uno scherzo divertente.-
- Con la tua mole d'orso vuoi andare ad aggirarti tu per il giardino di Lucius?- frecciò Morrigan un po' scocciato.
- Non c'è bisogno di andare a spiare.- disse Lucilla mettendosi in piedi – Io adesso vado lì e pongo fine a tutto.- ma Tristan le si era piantato davanti, per impedirle di muoversi, la spinse indietro e la guardò duro – Come? Uccidendolo? No, non te lo lascio fare!-
- Hai idea di quanta gente è morta stanotte? Di quanti Auror sono stati massacrati?- sibilò lei fredda, vedendolo fremere – Fatti da parte, non ho intenzione di lasciarlo vivere ancora a lungo!-
- Lucilla, Tristan ha ragione...- Silente si era messo in piedi a sua volta e la guardava accorato – Mia cara, non ho intenzione di tenerti rinchiusa qui al castello per tutta la tua vita né voglio dare a Caramell un appiglio per poter avere e fare ancora accuse contro di te. Voglio che il tuo nome venga ristabilito e...-
- IL MIO NOME NON SARÀ MAI RISTABILITO!- urlò esasperata – Silente sono una mezzo demone! Ho sposato Voldemort! Che diavolo c'è da ristabilire?! Al diavolo, alla gente non importa le ragioni di una persona, alla gente interessa solo la facciata!-
- Bhè, quella facciata stai per rinsaldarla se vai a massacrare tutti.- le disse Jess – Sta buona e seduta!-
- Si e intanto quelli banchettano sulle teste di tutti quei morti!- La mora li guardò quasi disgustata – E voi state qua ad aspettare che il Ministero dica un solo dannato si... bhè, sapete che vi dico?- afferrò il mantello e se lo mise addosso – Voi maghi mi avete stufato. Harry Potter è sano e salvo, Tom è morto. Quello che volevo l'ho ottenuto. Tanti saluti!- e sparì in mille luci pallide prima che Tristan riuscisse ad afferrarla.
Quando i ragazzi vennero a sapere che Lucilla se n'era andata rimasero senza parole.
Terrore e paura era ciò che si leggeva sui loro volti.
Ron sgranò gli occhi un paio di volte prima di riprendersi.
- Ma perché?- chiese solo.
- Era...stanca.- mugugnò Harry
- Come sarebbe era stanca?- allibì Blaise mollando la chitarra di botto.
- E adesso come facciamo...senza di lei?-
- Ma dov'è andata?-
- E quando tornerà?-
Furono quelle le domande a cui dovette rispondere anche Tristan. E più le sentiva più sul suo viso si dipingeva qualcosa, un'espressione e un sentimento che i ragazzi non gli avevano mai visto. Non era delusione.
Era...un senso di perdita e di vuoto che si allargò a tutti gli studenti, quando seppero della morte di tanti maghi.
Il giorno dopo la Gazzetta del Profeta era colma di scritte impazzite.
Più di quaranta morti fra i Mistici, tutti marchiati, il simbolo di Voldemort sul cimitero avvolto in una nube verde, dieci Auror uccisi. E nessuno che era riuscito a contrastare quella follia.
Caramell nell'ufficio di Silente sembrava impazzito e nessuno dei professori era riuscito a calmarlo.
Se ne stava lì, marciava come un soldato e faceva il solco...quando Milo ne ebbe abbastanza fu vicino al morderlo, per liberare tutti da quella tortura ma finalmente le notizie che tanto aspettavano giunsero. Tristan si sollevò a sedere e andò ad aprire la porta mentre un corvo nero si posava sulla finestra, lasciata aperta da Silente.
Entrarono due uomini, Auror dagli stemmi che portavano, accompagnati da Sofia Mckay e da Arthur Weasley.
- Signori, loro sono Philip Leblanc e Clayton Harcourt.- disse Jess presentando i due giovani. Il primo era certamente di origini francesi. Poteva avere una trentina d'anni, castano, occhi scuri e una cicatrice verticale sulla guancia sinistra. Sorrise cortesemente a tutti. L'altro era più fresco in età. Clay poteva avere l'età di Jess: aveva i capelli neri e gli occhi violetti e si poteva dire anche che fosse per Tristan Mckay ciò che Draco Malfoy era per Harry Potter.
I due si scambiarono un'occhiataccia, poi si sedettero.
- Arrivo subito al dunque.- disse Leblanc con un marcato accento francese, dopo che anche il padre di Ron si fu accomodato sul divano – La scorsa notte è stata un massacro.-
I presenti tacquero anche se Caramell gelò, cominciando a stropicciarsi il vestito nervosamente.
- Quanti erano?- chiese Silente.
Leblanc si massaggiò la ferita fresca ma appena guarita sulla guancia – Fuori dal cimitero erano raccolti circa una sessantina di Mangiamorte e prima che possa chiederlo, Ministro... abbiamo riconosciuto la Lestrange. Stava a capo fila con Mcnair e un altro che non abbiamo riconosciuto ma che tutti sappiamo chi sia.-
- Insomma, non ricominciate!- abbaiò Caramell – Malfoy è un rispettabile...-
- ... maledetto bastardo.- finì Clay aggiudicandosi subito i favori di tutti i professori e di Silente. Si mise comodo e guardò quello che in fondo era il Capo di tutti gli Auror con aria severa – Ci avete detto una balla, tutti quanti.-
- Di che parli Harcourt?-
L'Auror fissò anche i quattro Cacciatori – Non ci avete detto che avevano quella...quella donna.-
- Ma quale donna? Bellatrix?- Sphin fece una smorfia – Non mi dirai che in dieci sono morti per causa sua!-
- Non farmi ridere Eastpur!- ringhiò Leblanc con acredine – Quella non vale il nostro dito mignolo! Io sto parlando di quella maledetta ragazzina dagli occhi azzurri! Quella con un dito ha sgozzato tutti i Mistici!-
A quel punto tutti quanti rimase in silenzio, completamente agghiacciati.
Tristan dovette sedersi e dopo un attimo alzò gli occhi su Silente...e tremava.
- Di chi parlate?- chiese il preside molto lentamente – Quale fanciulla ha fatto tutto questo?-
- Aveva lunghi capelli...- Clay era furibondo per la morte di tanti compagni – Occhi tanto azzurri che non li avevo mai visti. Era certamente una mezzosangue. La pelle troppo bianca per essere umana. Ma non era una Diurna. Ogni incantesimo su di lei non ha avuto effetto.-
Adesso Tristan non era più il solo a tremare. Jess si fece avanti piano...poi raccolse tutto il fiato che aveva: - Questa ragazza...avete notato se sul petto aveva un tatuaggio? Un ciglio bianco?-
- E tu come diavolo lo sai?- ringhiò Leblanc alzando la voce.
Cadde un altro pesante silenzio...e poi Caramell si mise le mani sulla faccia – Oddio...siamo morti, tutti quanti...-
- Cornelius calmati...- lo blandì Silente ma quello scoppiò come un petardo – CALMARMI? TU HAI PORTATO QUI QUELLA MALEDETTA MEZZO DEMONE! TU L'HAI PORTATA QUA FRA GLI ALLIEVI! ECCO! ECCO PERCHÉ E' RIMASTA QUI! PER UCCIDERCI TUTTI!-
- Adesso basta, la signorina Lancaster è stata qui tutta la notte!- si mise in mezzo la Mcgranitt – Se si fosse sdoppiata ce ne saremmo accorti, senza contare che quando è stato compiuto il massacro lei era in infermeria!-
- Ehi no...- Clay si mise in piedi e guardava sia Jess che Tristan con occhi allargati – Lancaster? Ha detto Lancaster? La figlia di Maximilian? È stata lei? Ma io...credevo fossero tutti morti!-
- Lumia è morta... Lucilla è sempre stata viva.- spiegò Silente sempre più calmo – Ha sposato Voldemort in segreto per vendicare la morte di suo padre e sua madre. Ha vegliato su Harry Potter e poi tornata da noi. Ecco svelato il mistero. Comunque quella di ieri notte non poteva essere Lucilla. Se si fosse sdoppiata vi posso assicurare che me ne sarei accorto. Io non mi sono allevato nessuno serpe in seno, caro Cornelius, senza contare che i tuoi Auror sono qua da un mese, Mckay dall'inizio dell'anno e non hanno mai avuto nulla contro la signorina.-
- E allora chi era quella di ieri sera?- ululò il Ministro.
- Ecco...- mugugnò Jess – Credo che Lucilla stavolta ci dovrà delle spiegazioni.-
- Già, se c'è qualcuno che può risolvere il mistero...è lei.- disse Milo e tutto quanti si diressero alla porta, pronti per andare a cercarla. Ovunque si fosse cacciata.
Intanto il corvo nero volò via...per tornare al sicuro sul braccio di Harry Potter.

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