C.2

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Sascha's pov
Appena entrai in casa di Salvatore mi resi conto che alla porta c'era una ragazza molto bella, che mi fece gelare il sangue nelle vene. Capii che doveva essere Sabrina, la ragazza di Sal. Per un attimo sentii una forte invidia. Nicole era bella, certo, ma sua sorella...... Wow. Era veramente una delle ragazze più belle che io avessi mai visto. Mi accomodai su una poltrona e lei si mise tra le braccia di Sal, cominciando a toccargli i capelli.
-Allora- disse lei con un sorriso-come va con Nicole?
Io le risposi :- Tutto ok, grazie. Anche se ammetto che le fai molta concorrenza!
Scoppiammo entrambi a ridere. Salvatore invece sembrava quasi arrabbiato.
-Tranquillo non ci sto provando!- Gli dissi per allentare la tensione appena creatasi.
Mentre parlavamo mi resi conto che Sabrina si era alzata e ora non era più accanto a Sal, ma si trovava alla sua sinistra. A me non sembravano una coppia che si amasse davvero. Certo, c'era passione, ma l'amore vero era una cosa diversa. Almeno secondo me.  Sentimmo poi suonare il campanello.  Era Nicole. Appena entrò si sedette vicino a me e mi diede un bacio a stampo. Parlammo per tutto il pomeriggio, ma io non riuscivo a smettere di guardare Sabri.

Nicole's pov
Uscimmo da casa di Salvatore e Sabrina. Sascha mi mise un braccio attorno alle spalle. Io mi ritrassi violentemente.  Lui mi guardò, confuso. Io sbottai:- Ti piace mia sorella. L'ho visto come la guardavi! E non dire che non è vero che tanto lo so!
-Calmati, tesoro- mi disse lui -io amo te ok? E mi offende sapere che tu pensi che a me piaccia tua sorella.
Decisi di lasciar perdere e lo baciai. Amavo fare la finta gelosa. In realtà di lui non mi importava niente, ma mi serviva. Lui aveva i soldi di YouTube, e grazie alle sue milioni di visualizzazioni, anche io potevo acquistare scarpe e borse.

La sera dopo Sascha andò a cena con il suo manager e con Stefano.
-Allora io vado- disse dolcemente lui.
Appena fu uscito da casa corsi in bagno e mi misi eye-liner, mascara e rossetto rosso, un vestitino nero di pizzo e degli stivali alti di pelle. Poco dopo sentii suonare il campanello. Era lui, era arrivato.  Corsi ad aprire ed eccolo lì, bellissimo, con la giacca grigio scuro che gli avevo regalato.
- Sal- dissi- mi sei mancato.

Non c'è due senza te | Sabri & Sascha♥️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora