C.47

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Sascha's pov
Io e Sabri non ci rendemmo neanche conto del tempo passato. In poco tempo arrivò una chiamata dall'ospedale, comunicandoci che il test era pronto. Io era molto agitato, e anche Sabri ero un po'in ansia.
-Chiamo Astrid- gli dissi- gli dico che lo vado a prendere.
-Ok- mi rispose.
Presi il cellulare e cercai in rubrica il numero di Astrid.
-Pronto- mi rispose.
-Ciao Astrid, sono Sascha.- esordii.
-Che cosa c'è?
-Il test è pronto. Vado a prenderlo.
-No, non andare. Vado io. Devo fare un'analisi del sangue.
-Ah ok grazie- gli risposi, felice di essermi tolto il peso di andare fino all'ospedale.
-Te lo do quando vieni a prendere Albi.
-Va bene, ciao.
-Ciao.
-Allora?- mi chiese Sabri- quando andiamo?
-Va Astrid. Deve fare un'analisi del sangue e coglie l'occasione per prendere il mio test.
-Dovevi andare tu. Non sai cosa potrebbe fare per farci credere sia tuo.
-Io mi fido di lei. Conto che sarà sincera. Io vorrò stare con lui anche se non sarà mio figlio.
-È nobile da parte tua amore- mi disse lasciandomi un bacio sulle labbra.
-Aspettiamo allora.
-Aspettiamo.

Due ore dopo

-Sascha ti ha risposto?- continuava a chiedermi Sabri.
-No. Il telefono suona a vuoto.
-E se le fosse successo qualcosa?
-Infatti. Ho paura anche per quello.
-Oppure ha scoperto che non sei il padre e non ha il coraggio di dirtelo.
-Già.
Continuando a cercare di chiamare Astrid, decisi di farmi un panino.
Sabri mi era accanto, mentre mi accarezzava la schiena.
-Grazie Sabri. Mi sei sempre stata vicina in questa storia. Più di chiunque altro.
Lei non rispose, ma mi abbracciò forte.
-Sei la ragazza più speciale che io potessi desiderare.
-E tu sei la persona più importante per me.
Silenzio da entrambi. Il telefono di Sabri cominciò a suonare. Lei si allontanò per rispondere, allontanandosi nella sua stanza, dove era il suo telefono.
Poco dopo, si precipitò da me, preoccupatissima.
-Amore- mi disse agitata, con le lacrime che le rigavano il volto- Emily si è sentita male, ti prego andiamo al pronto soccorso.
Io le corsi accanto, prendendole le mani tra le mie e stringendole forte.
-Andiamo- le sussurrai.
Fuori diluviava, quindi prendemmo la macchina.

Arrivammo al pronto soccorso, dove vedemmo Stefano che si stava torturando le mani davanti a una stanzetta.
Appena ci vide, ci venne in contro, dicendo:- Ora sta meglio. Ci siamo preoccupati molto.
Entrammo nella stanza e Sabri si buttò sul lettino di Emily.
-Piano, piano- disse la ragazza.
-Scusami, ma mi hai fatto preoccupare.
-L'importante è che tu e Beth stiate bene- si intromise Ste.
-Già- gli dissi io avvicinandomi al letto.
-Sabrina, non piangere- disse Emily alla mia ragazza.
-Non...non ce la faccio.
Mi avvicinai a Sabri e la strinsi forte.
-Piango perché loro due avranno un figlio e io devo crescerne uno non mio.
Rimasi in silenzio.
-Andiamo da quella a prendere quel fottuto test.- finì la frase.
Così prendemmo la macchina e andammo a casa di Astrid.

Spazio autrice
Ciao friends! Questo è l'ultimo capitolo. Nell'epilogo racconterò il risultato del test e la situazione di Sascha e Sabri. Lo pubblicherò presto, prometto!

Non c'è due senza te | Sabri & Sascha♥️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora