C.10

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Sabri's pov
Ricordo poco di quando stavo tra virgolette dormendo. Ricordo solo che mi trovavo in un luogo tutto bianco, dove non c'era nulla, soltanto la luce immensa che proveniva dal fondo di quella stanza enorme. Ricordo solo di quando cominciai a sentire la voce di Sascha che mi sussurrava cose dolci, e poi lo sentii prendere delicatamente il mio polso legandoci attorno qualcosa. Guardai il mio polso, notando subito un nastro rosa cipria legato con un fiocco piccolo e delicato. Capii che Sascha aveva voluto fare questo gesto per lasciarmi un po' di lui, mentre ero in quel mondo parallelo e sconosciuto.
Sentivo le sue mani sfiorare leggermente il mio viso, e in me saliva la tentazione di baciarlo, di sussurrargli che lo amavo, che volevo stare con lui, che mi mancava.

Sascha's pov
Le stavo accarezzando i capelli morbidi, quando notai un rapido movimento della mano a cui avevo legato il nastro. Subito avvertii i medici, arrivarono subito e mi chiesero cosa avevo fatto. Io non risposi, indicai soltanto il nastro.
-Le ha parlato?- mi chiesero poi.
Io annuii. Mi dissero così di parlarle ancora, di stargli vicino.
<Sé vabbè come Biancaneve> pensai. Ma in quel momento l'unica cosa che volevo era riabbracciare la mia Sabri, quindi feci tutto quello che mi fu ordinato di fare. Mi avvicinai al suo viso. Mi faceva star male vederla con quell'enorme livido violaceo sul suo bel volto. Mi faceva star male vederla con gli occhi chiusi. Mi faceva stare male il fatto che potessi perderla. Mi faceva male. Tutto in quella stanza, in quell'ospedale, mi faceva stare male.
Non riuscivo più a stare in quella stanza dove tutto parlava di lei, ma non come la persona che amavo, ma come un essere umano come gli altri, che forse si sarebbe perso per sempre.
Non ne potevo più, così uscii, con alcuni medici che mi guardavano perplessi. Corsi per tutto il corridoio, arrivando alla porta che dava sul terrazzo. Mi aggrappai alla ringhiera, guardando il parcheggio che si stendeva, immenso, sotto a me. Tutto girava. Non vedevo più nulla. Ad un tratto, sentii un abbraccio occupare il vuoto che c'era attorno a me. Riconobbi appena Nicole, che piangendo, mi stava abbracciando. In quel momento, non mi serviva altro. Rimanemmo lì per qualche minuto, poi mi disse:- Vai da lei.
Mi asciugai le lacrime che avevamo condiviso, poi tornai nella stanza, sedendomi vicino a Sabri. Piansi ancora, troppo forte la paura di dover lasciare per sempre l'unica ragazza che io avessi mai amato.
Bip....bip....bip....bip....-Sascha.
-Sabri. 
La abbracciai. Era lì con me, e sarebbe stata lì per sempre.

Spazio autrice                                        We! Come state? Io insomma. Comunque, da qui fino verso al 4 giugno non so se riuscirò ad aggiornare perché ho diversi compiti in classe. Cercherò di pubblicare almeno un altro capitolo in questa settimana.          P.S. Grazie per le 480 letture. Siete troppo forti. 😘😜

Non c'è due senza te | Sabri & Sascha♥️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora