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Sabri's pov
Scendemmo dal treno, con le facce ancora assonnate dalla lunga dormita appena fatta. Salimmo su un piccolo bus turistico poco affollato che ci avrebbe condotte all'hotel che Emily, sotto consiglio di Stefano, aveva prenotato. Una volta arrivate, chiedemmo alla tipa nella hall quali fossero le nostre stanze.
-145 e 146- ci rispose la donna con fare disinteressato. Prendemmo le chiavi, per poi chiamare l'ascensore.

Mi buttai sul letto, stanca per il lungo viaggio in treno. Ci trovavamo in Austria, in un piccolo paesino circondato dalle montagne. 
La stanza era semplice, con un piccolo bagno e una stanza contenente un letto e un armadio. Emily aveva preso la 146, lasciando a me la 145, che era di gran lunga più piccola rispetto alla sua che sembrava una suite.
-Stasera qui in hotel c'è una festa- gridò Emy entrando nella stanza.
-Dobbiamo proprio andarci?- le chiesi insofferente.
-Sì. Dobbiamo.
-Ok, perfetto- le risposi sarcastica. La mia voglia di andare a quella festa era pari a zero.
Sospirai. Emily era un vulcano di energia, sempre pronta a tutto.
-Come ti vesti?- mi chiese lei, interrompendo il filo dei miei pensieri.
-Boh, non so. Pescherò  qualcosa a caso dalla valigia.- le risposi con nonchalanche.
-Ma fammi il piacere!- mi rispose lei- devi essere carina! Non dirmi che non hai portato nulla di carino che mi viene male!
Io scossi la testa. In realtà avevo una cosa, che era rimasta nella mia valigia da quando ero tornata dal mio viaggio in giro per il mondo. Era il vestito che mi aveva preso Sascha poco prima che partissi e che non avevo mai avuto il coraggio di levarlo dalla tasca della valigia.
Appena Emily se ne fu andata, aprii la tasca interna, tirando fuori il vestito rosso fuoco che Sascha aveva scelto con cura (immaginate il vestito che Sabri ha preso per il matrimonio di sua mamma)
In mancanza di cose da mettere, decisi di indossare quello, elegante al punto giusto ma con un pizzico di allegria dato dal colore acceso.

Dopo un po', fu il momento di andare alla famosa festa. Tutta in tiro, bussai alla porta di Emily, che sembrava una principessa, avvolta in un vestito di raso azzurro lungo fin sopra le ginocchia. Le sorrisi, poi lei mi prese a braccetto, dirigendoci insieme verso l'ascensore. Arrivammo nella grande sala da banchetto dell'hotel. Era pieno di gente, tutti ballavano e si divertivano. Forse anche io sarei riuscita a godermi quella festa. 
Tra tutti, però, vidi un ragazzo dal volto conosciuto: capelli scuri, ciuffo, occhi color nocciola. Stava ballando e bevendo un drink al cocco. Mi salutò con un cenno della mano, per poi tornare a parlare con il barista.
-Prendiamo qualcosa.- mi disse Emy.
Un drink tira un'altro e fu così che mi ritrovai un po' brilla, e proprio perché ero brilla, mi ritrovai a ballare con Sascha. Ormai non capivo più nulla, avevo perso di vista Emily e l'unica cosa che riuscivo a mettere a fuoco era il volto di Sascha.
-Vieni- mi disse a un tratto lui.
Io lo seguii, ritrovandomi, non so come, nella sua camera.
-Siediti- mi sussurrò lui- mi sembra che non sia del tutto sobria.
-Io? Sobrissima.- sbiascicai.
Sguardo interrogativo da parte di Sascha.
-E voglio ballare con te- continuai, mangiandomi un po'le parole.
Altro sguardo interrogativo da parte di Sascha.

Sascha's pov
-Voglio ballare solo con te, capito?- continuava a dire Sabri, che non era in pieno possesso delle sue facoltà mentali. Seguì poi un momento di silenzio, interrotto da un flebile sussurro:- Baciami.
Guardai Sabrina, poi mi avvicinai a lei. Gli occhi verde smeraldo erano persi nel vuoto, il sorrisetto da ebete faceva capire che non sapeva ciò che diceva.
Sarebbe stato sbagliato baciarla, quando non sapeva cosa stava facendo.
Però, il mio corpo reagì prima della mia mente, afferrandole saldamente i fianchi e baciandola più che potevo, godendomi quel momento che lei non avrebbe ricordato.
-Ancora, ancora- chiedeva lei, ansimando.
E io continuavo a baciarla, fin quando lei non infilò una mano sotto la mia camicia, sbottonandola con l'altra.
Per tutta risposta, io se sfilai il vestito, lasciandola in intimo. Le sganciai il reggiseno, mentre lei mi tirava giù i pantaloni. Baciandole il collo, la appoggiai sul letto, infilando i nostri corpi sotto le coperte e spegnendo la luce.

Spazio autrice
Ecco il capitolo. Vi piace?
Da me fa caldissimo, da voi?
Ora vi salutò perché sì. Ciao

Non c'è due senza te | Sabri & Sascha♥️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora