C.12

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Sabri's pov
Appena arrivati a casa con i due micini, decidemmo di dargli un po' di cibo. Prendemmo due piccole ciotole riempiendole con la stessa quantità di cibo. La femmina, finì tutto in pochi secondi, mentre il maschio mangiava lentamente. Durante un suo momento di distrazione la gattina gli rubò il cibo. Lui, terrorizzato, la lasciò finire, senza miagolare ne soffiare. Sia io che Sascha capimmo subito i nomi per i due gatti. La prima, ladra e scaltra, prese il nome di Fujiko, di Lupin. Il secondo, pauroso e timido, si sarebbe chiamato Leone, come il cane fifone, anche se lui è un gatto.
La serata passò rapidamente tra i gatti e Zako che cercavano di socializzare e Artù che continuava a fissare il muro.

La mattina dopo fui svegliata dal forte rumore del campanello. Sascha non l'aveva neanche sentito, così toccò a me andare ad aprire la porta. Svogliatamente, scesi dal letto infilai ai piedi le pantofole, nonostante fossero state mangiucchiare da Fujiko la sera precedente. Andai ad aprire, trovandomi davanti il postino. Aveva in mano un grosso pacco rivestito da una carta rosa a fiori gialli.
-La signorina Cereseto?
Io annuisco, ancora assonnata.
-C'è un pacco per lei.
Firmai il foglio che l'uomo mi teneva davanti, poi presi il pacco e salii le scale chiudendo la porta.
Appena arrivai in salotto, scartai il pacco, curiosa. Chissà cosa c'era dentro, chi me lo aveva inviato e soprattutto, perché?
Buttai la carta per terra, trovando una scatola nera con una scritta in oro sotto alle mie mani. La scritta portava il nome di Louis Vitton. Ero emozionata, non sapevo cosa ci fosse in quel pacchetto. Apri la scatola e vidi una borsa in pelle ecologica rosa shocking. La tirai su osservandola meglio. Notai che in fondo alla scatola c'era un biglietto. Lo aprii, sperando di capire chi me lo avesse inviato. Il pacco arrivava da Louis Vitton. L'azienda chiedeva che io divenissi la modella ufficiale del marchio. Il lavoro sarebbe stato molto intenso, soprattutto perché avrei dovuto viaggiare per promuovere il marchio. Era una proposta meravigliosa. L'avrei accettata. Ne ero convinta. Poi però il mio pensiero volò a Sascha che, sicuramente, non sarebbe stato felice di sapermi lontana da lui di chilometri e chilometri. Sentii la sua voce provenire dalla camera da letto. Si era svegliato, sentii i suoi passi lungo il corridoio. Chiusi la scatola nascondendola dietro al divano. Era una decisione che volevo prendere da sola e con calma. Poi ne avrei parlato con Sascha, con la mia famiglia e con i miei amici.
-Tutto ok amore?- chiese lui.
-Tutto benissimo.

Spazio autrice.
Ciao gente bella! Come va? A me tutto bene. Comunque, vi ringrazio per le (quasi) 900 letture!
P.S. Se vi va ditemi nei commenti se secondo voi Sabri dovrebbe accettare il lavoro.
😘♥️😘

Non c'è due senza te | Sabri & Sascha♥️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora