C.25

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Ste's pov
Ero rimasto stupito dal comportamento di Emily. Prima ci stava, ma poi aveva cambiato idea in pochi secondi. Ripensavo a quei baci, a come in quel momento non desideravo altro che lei. Era quasi un anno che non mi sentivo così. Così vivo, così gasato. Emily mi aveva conquistato con pochi gesti e parole. Evidentemente, però, per lei non era stato uguale. Dopo che se ne era andata, mi ero buttato a peso morto sul cuscino. Più che triste, ero un po' attonito. Se all'inizio sembrava starci, alla fine era riluttante a tal punto di scappare. Decisi di chiamare Sascha. Era il mio migliore amico. Ero dunque convinto al 100% che mi avrebbe detto cosa fare senza troppi giri di parole.
-Ohi Ste!
-Ciao Sascha hai un minuto?
-Si sì, stavo aspettando Sabri fuori dal camerino. Tra venti minuti arriviamo.
-È successo che....-mi interruppi per qualche istante.
-Dai Ste muoviti. - mi spronò lui.
-Io e Emily......
-Siete andati a letto?- mi chiese Sascha, con una punta di eccitazione nella voce.
-Magari amico mio, magari.
-E allora? Cosa avete fatto?
-Facciamo che te lo spiego quando torni.
-Ok. Oh, ecco Sabri.
-Non dirle nulla per favore.
-Sì, stai tranquillo. Ciao. 
-Ciao.

Emy's pov
Presa dai rimorsi per aver lasciato lì Stefano, senza una spiegazione, decisi di andare a scusarmi.
Arrivai alla stanza. Ero un po' agitata. Gli avrei detto tutta la verità? Oppure mi sarei inventata una scusa?
Pronta per bussare, sentii delle voci provenienti dalla stanza.
-E ti ha lasciato così? Mezzo nudo mentre stavate per farlo?
La voce di Sascha.
-Si.
Questo era Stefano. Dal tono della sua voce, si capiva che ci era rimasto male.
Decisi di allontanarmi, per aspettare che Sascha raggiungesse Sabrina. Voleva portarlo in giro per la città.
Aspettai un po' e dopo circa 10 minuti, Sascha uscì. Appena si fu allontanato giù per le scale, mi avvicinai alla porta di Stefano. Esitai, leggendo il numero della stanza. Poi, alla fine, presi coraggio e bussai.
-Chi è?
-E-Emily.
Non ricevetti alcuna risposta. Decisi di aprire la porta ed entrare ugualmente. Stefano era disteso sul letto. Guardava il soffitto con aria persa.
-Posso?-gli chiesi mentre mi sedevo sul letto.
Lui si tirò su. Mi fissò per pochi istanti e alla fine urlò:- Fanculo. Prima te ne vai a caso e ora torni.
-Posso spiegarti? Per favore.
Vidi lo sguardo addolcirsi un po'.
Chiusi gli occhi. Poi raccontai:- Ti ricordi quando ti ho detto che sono stata in Italia? Bé, tutto è iniziato da lì. Mi vedevo con un ragazzo italiano. Lui era perfetto. Era stato il primo ragazzo che mi avesse fatto battere il cuore. Una sera eravamo andati a un bar notturno. Lui era ubriaco. Mi ha trascinata nel bagno e.....
Le lacrime mi scorrevano piano sul viso. Stefano aveva un'espressione curiosa ma comprensiva al tempo stesso.
-E..e ha iniziato a svestirmi e poi...
Lui mi guardò con uno sguardo tenero.
Mi ripresi un attimo, solo per finire di raccontare.
-Ho scoperto di essere rimasta incinta. Quando ne ho parlato col padre ha fatto di tutto per farmi abortire. Ma io non volevo. Però alla fine ha vinto lui. Ma ha barato. Con la scusa di accompagnarmi a casa, dopo una delle solite serate passate a discuterne, mi fece salire sul suo motorino. Appositamente, lo fece sbandare. Il motorino si inclinò e io battei la pancia sull'asfalto. Quando mi dissero che lo avevo perso ero molto triste. Da allora non sono mai più stata con un ragazzo.
Ho paura che risucceda, che io soffra ancora.
Stefano mi accennò un sorriso.
Era lica prima persona a cui lo raccontavo. Gli sorrisi a mia volta. Mi mise un braccio attorno alle spalle e mi strinse. Mi sentii avvolta come da una coperta calda e morbida.
-Sai Emily, mi sa che mi piaci.
-Mi sa che mi piaci anche tu.

Spazio autrice

Ciao ragazzi. Sto guardando la live dei Mates. Voi che fate? Vi è piaciuto il capitolo? Ciaoooo


Non c'è due senza te | Sabri & Sascha♥️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora