La Cerimonia di Benvenuto

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<<Beh, ho incontrato un ragazzo veramente arrogante>>
<<Come mai?>>
<<Ero con tre ragazzi che mi hanno picchiata e lui mi ha difesa>>
<<Ah ora capisco, il tuo orgoglio è stato ferito>>
<<Già, ora capisci il mio stato d'animo? >>
<<Sì me ne sto facendo un'idea>>
<<Non immagini quanto è stato irritante, pensa mi ha chiamato Mrs. Sempre>>
<<No!... come si vede che non ti conosce>>
<<Già...>>.
Le due amiche continuarono a conversare ancora per un po'.
Amy evito di parlare dell'aspetto demoniaco del ragazzo nonostante lei raccontasse sempre tutto a Cathy, perché ripensava a quegli occhi e a quell'aria preoccupata che le dicevano che era meglio tacere.
Inoltre, una parte di lei pensava di esserselo immaginato, ma l'altra credeva in lui. Era perciò molto confusa.
<<Tu invece che mi racconti?>>
<<Beh con i genitori che ho,  non è molto difficile immaginarselo>> rispose Cathy.
Cathy infatti non aveva dei buoni genitori, ma piuttosto dei coinquilini che quando si arrabbiavano diventavano dei tiranni. Si può dire infatti, che si occupavano di lei e di suo fratello, solo per non fare brutta figura davanti agli altri. Gli avevano dimostrato tante volte che non gli volevano bene.
Erano un po' come gli zii di Harry Potter, con l'unica differenza che erano ancora più cattivi.
<<Già, hai ragione>>
In quel momento si udirono un sacco di voci al di fuori della stanza e Amy uscì a guardare. C'erano studenti che si muovevano da tutte le parti, sembrava di essere a Gavaldon come qualche ora prima.

<<Ma che succede?>> chiese Cathy.

<<Non ne ho idea>>

Subito dopo arrivò un ragazzo davanti alla loro camera e Amy sentì una fitta dolorosa allo stomaco.

<<Vedo che non abbiamo ancora messo la divisa da mai, che succede? Per caso sei una sempre che si inorridisce al solo pensiero di mettersi qualcosa che non sia da principesse?>> le chiese lui con fare arrogante.

<<Non è vero, non è questo e comunque non sono affari tuoi>> le rispose Amy.

<<Decisamente non sei una sempre...>>

<<Già e allora?>>

<<Niente non ti scaldare, piuttosto sarà meglio che vi prepariate o farete tardi alla Cerimonia>>

<<Quale Cerimonia?>>

<< La Cerimonia di Benvenuto, quella che dobbiamo fare adesso alla Scuola del Bene, o meglio, al Teatro delle Fiabe, che quest'anno si trova là... sarà meglio che ti prepari se non vuoi cominciare male l'anno>> le disse infine e se ne andò. 

Amy chiuse la porta.

<<Chi era?>> le chiese Cathy.

<<Non ne ho idea... ma è meglio che ci prepariamo>>
Cathy notò che Amy era pensierosa.
<<Che hai?>>
<<Niente, mi chiedo solo perché pensano tutti che io sia una sempre.>>
Cathy sorrise.
<<Vedrai che prima o poi lo noteranno.>> disse infine Cathy.

Dopo un po', gli studenti di entrambe le scuole entrarono nel Teatro delle Fiabe, da due entrate diverse. Una a occidente per i sempre e una a oriente per i mai. Ovviamente la platea era arredata secondo lo stile delle due scuole.

A quel punto, un cane a due teste fece la sua entrata nel palcoscenico.

<<Benvenuti all'accademia del Bene e del Male>> disse una delle due teste.

<<Io sono Polluce, responsabile della Cerimonia di Benvenuto>> continuò la stessa testa.

<<E IO SONO CASTORE, ASSISTENTE DEL RESPONSABILE E DELLE PUNIZIONI INFLITTE A CHIUNQUE INFRANGA IL REGOLAMENTO  O CHE SI COMPORTA DA MENTECATTO>> urlò l'altra testa.

<<Per prima cosa, vi rammenterò il motivo della vostra presenza: tutti noi nasciamo con un'anima che può essere buona o cattiva. Alcuni sono più puri di altri, ma...>>

<<MA ALTRI SONO PURI COME DEMONI!>> lo interruppe Castore.

<<... ma tutti, alla fine siamo o Buoni o Cattivi e non si può cambiare in nessuno dei due casi. Voi siete qui per preservare l'equilibrio tra il bene e il male senza il quale non esisterebbe il nostro mondo perché sarebbe distrutto...>>

Amy ascoltò ancora per poco le parole di Polluce e del suo assistente, per quanto cercasse di evitarlo non faceva che pensare a quel ragazzo che l'aveva tanto aiutata. Non riusciva a smettere di pensare a lui, al suo aspetto demoniaco, ai suoi occhi, a ciò che aveva notato guardandoli e al modo in cui lui l'aveva guardata.

Senza rendersene conto, disegnò il suo viso su un quaderno che si era portata dietro per prendere appunti in caso di bisogno.

L'unica cosa che riuscì a distrarla un attimo, fu ciò che chiese Cathy a Polluce.

<<Sapete niente di cosa è successo a mio fratello?>>

Tutti si voltarono verso di lei.

<<Di chi state parlando?>> chiese Polluce dal palco.

<<Parlo di Jack... Jack Turner>>

Polluce sbiancò in volto, come se sapesse qualcosa di molto importante al riguardo, come se sapesse qualcosa di cui non si aveva il coraggio di parlare perché troppo delicato. Persino Castore, che aveva urlato fino a poco prima, era preoccupato da quella domanda da non riuscire più a emettere un solo suono.

<<Attualmente non abbiamo sue notizie, lo stiamo ancora cercando. Se saprò qualcosa ti farò sapere, signorina Turner>> rispose disinvolto.

Cathy abbassò lo sguardo delusa.

Amy la consolò con un abbraccio.

<<Vedrai che lo troveranno prima o poi>>

<<Già... dicono tutti così>>

Amy non seppe cosa dire, così si limitò a rimanere in silenzio.

"Ma perché non faccio che pensare a quel ragazzo? " si chiese Amy senza capire il perché  o per lo meno un'ipotesi.


Heart Of Stone-La storia di Mr. Mai e Mrs. SempreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora