Quando finì di raccontare avevo le guance bagnate di lacrime e non mi ero accorta che stavo stritolando l'orlo della maglietta.
"Mi...mi dispiace...davvero tanto"
Dissi con voce rotta.
"È stato tanto tempo fa" mormorò triste.
"Ascolta...anche se vi ha accolti in questa casa...questo non giustifica l'omicidio di un bambino. Ok?"
Dirlo a voce alta lo rendeva davvero reale.
La fissi intensamente mentre annuiva.
"Quindi ora se vuoi vendicare tuo fratello e far sì che non sia morto invano allora aiutami"
Lo dissi con voce implorante. Se decideva di non aiutarmi non sarei mai riuscita a uscire viva da quell'inferno.
La osservai mentre si dondolava avanti e indietro.
A un certo punto si fermò di botto. Alzò la testa, mi guardò e...sorrise.
"D'accordo. Ti aiuterò"
"Grazie" l'abbracciai di slancio e lei ridacchiò.
"Elly e Taylor. Le ragazze che salvarono il mondo"
Risi alla sua affermazione e poi ci rialzammo.
Lei si rivestì e uscì, mentre io consumavo il mio pranzo.
Per la cena arrivò un'altra cameriera. Era più bassa e tarchiata rispetto alla figura alta e slanciata di Taylor.
Posò il vassoio sulla scrivania e uscì, girandosi solo per rivolgermi un ghigno beffardo.
Le feci la linguaccia e lei mi guardò male. Era una cosa infantile, ma non avevo resistito.
Mangiai poco e andai subito a dormire.
Verso mezzanotte mi svegliai.
Sbattei gli occhi, che si abituarono quasi subito al buio e mi puntellai sui gomiti. Sentii un toc provenire dalla finestra.
Mi alzai e mi avvicinai. Un altro toc.
Aprii la finestra e la brezza notturna mi investì, facendomi rabbrividire.
Sul davanzale trovai svariati sassolini che molto probabilmente erano la causa di tutti quei toc.
Poi notai un sasso più grande avvolto da carta spiegazzata. Mi sporsi il più possibile dal davanzale, ma c'erano le inferriate e non riuscii a vedere nulla.
Chiusi la finestra e mi rintanai sotto le coperte.
Accesi la lampada sul comodino e srotolai la carta dal sasso.
Era una frase.Tu sei una Double.
Questo credevo di averlo capito già da sola, ma quella frase mi diede la certezza di cui avevo bisogno.
Stracciai il biglietto e lo gettai nel water tirando l'acqua.
Non sapevo perché l'avevo fatto, semplicemente mi sembrava la cosa giusta da fare.
Tornai a dormire e sognai demoni che uccidevano bambini, sassi lanciati e lettere che volavano fuori da finestre con le inferriate. Un casino insomma."Sveglia dormigliona"
"Mmmm"
Aprii gli occhi e mi ritrovai il viso di Taylor a pochi centimetri dal mio. Feci un balzo sul letto e sbattei la testa sulla testiera del letto mentre lei rideva.
"Cavolo. Non farmi mai più uno scherzo simile!" Esclamai imbronciata massaggiandomi la nuca.
Lei tornò seria per un attimo, ma quando cominciai a ridere, riprese a ridere di nuovo.
Mangiammo insieme dividendo il croissant e il caffè.
"Allora Elly. Ho una cosa che se mi beccano faccio la fine di mio fratello"
I suoi occhi si adombrarono un attimo ripensando al fratello, ma poi sorrise mentre sfilava dalla tasca una chiave argentata.
La chiave della mia stanza.
"Come...come hai...fatto?" Boccheggiai stupita.
"Certi trucchi non si rivelano" disse mettendosi l'indice davanti alle labbra.
"Hai un cordoncino?"
"Mm...si..."
Si tastò le tasche e poi si avvicinò alla toeletta.
Aprì il cassetto e tirò fuori un pettine a denti larghi, una spazzola azzurra, alcuni elastici neri, una fascia per capelli bianca e poi esclamò
"Trovato!"
Si girò verso di me sventolandomi davanti al naso un...cordoncino?
"E quello che cos'è?"
"Ehm...è un laccio per capelli"
"Ah"
Lo presi in mano e guardandolo meglio capii come si usava. Tipo un nastro versione cordoncino.
Feci passare il cordoncino per un buchino della chiave e me lo legai intorno al collo. Era molto lungo e mi arrivava quasi all'altezza dello stomaco.
Fu a quel punto che mi resi conto che non avevo più con me la piccola chiave che avevo trovato nello studio di mio papà.
"Oh cavolo..."
"Che c'è?"
"La chiave...non l'ho più"
"Che chiave?" Chiese incuriosita.
Le raccontai come l'avevo trovata e com'era fatta.
"Ommioddio! Hai trovato una delle due chiavi!"
"Sai di cosa sto parlando?"
"Certo. Quelle due chiavi insieme sono capaci di aprire qualsiasi porta"
"Con due chiavi?"
"Ehm...non so come sia possibile, ma la profezia diceva questo: quando un demone e un angelo si alleeranno per trovare le due chiavi allora essi avranno un grande potere, cioè quello di poter accedere alla sala dell'Alleanza."
"Sala dell'Alleanza?"
"È un'antica sala che in teoria non esiste più e avrebbe dovuto essere il luogo in cui le varie specie soprannaturali avrebbero stretto un'alleanza"
Erano tantissime informazioni e avevo bisogno di un po' di tempo per metabolizzare il tutto.
Mi massaggiai le tempie con le dita.
"Allora ti lascio da sola per districarti in questa quantità di informazioni"
"Perfetto. Grazie mille"
Uscii silenziosamente e io mi distesi sul letto stracolmo di cuscini.
Cercai di concentrarmi sulle notizie che mi aveva dato Taylor, non volevo rimanere sola con i miei pensieri, altrimenti sarebbero andati subito a Trevor, ad Amber, ai miei genitori...
Tuttavia non riuscii a farne a meno e mi ritrovai a pensare a tutti loro. Come stavano, che cosa facevano mentre io non c'ero, se gli mancavo...tutte domande senza risposta.
Guardai la chiave che mi aveva dato Taylor. Era piccola e in metallo argentato.
Spensi tutte le luci e ficcai tre cuscini sotto le lenzuola per simulare il mio corpo. Per i capelli presi un cuscino giallo che al buio avrebbe anche potuto essere scambiato per una parrucca...con molto buio.
Mi rimisi le Converse e mi avvicinai alla porta. Posai l'orecchio sull'anta per sentire se fuori c'era qualcuno, ma non sentii nulla.
Aprii piano la porta e sgusciai fuori.
Scesi le scale velocemente e invece di dirigermi verso la porta della sala riunioni come l'altra volta mi incamminai verso una porta massiccia in fondo alla sala.
Si aprì cigolando sotto la mia spinta.
Era buio e non si vedeva nulla. Sentii un fruscio e poi una voce femminile mi mormorò all'orecchio
"Potresti chiudere la porta per favore?"

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Double
ParanormalCome ti sentiresti se dovessi fingere ogni giorno di essere qualcun'altro? Se dovessi nascondere quello che sei perché potresti morire? Fare attenzione a tutto quello che dici o fai per paura di essere scoperta? Come ti sentiresti? Io devo farlo ogn...