Capitolo 8

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Per la prima volta vidi la sorpresa aleggiare sul viso di Alex.
Purtroppo sparì velocemente così come era apparsa.
"Bene bene...due angeli contro un demone. Vi sentite forti eh? Voi non sapete quanto forte sono..."
"Vai all'Inferno. Letteralmente." Aggiunsi.
Rise. Una risata da pazzo.
"Voi credete di mandare me nell'aldilà? Vi sbagliate"
Detto questo si scagliò contro Trevor.
"Noo!!"
Mi aggrappai alla sua schiena cercando di staccarlo da Trevor.
Ad un certo punto mi sentii scagliare da una forza invisibile e atterrai a qualche metro da loro.
Mi rialzai subito e vidi che Trevor aveva aperto le ali. Erano bellissime. Aprii anch'io le mie e mi lanciai addosso a Alex. Gli posai la mano sopra il cuore per cercare di allontanarlo.
Vidi la mia mano illuminarsi e di conseguenza anche il suo petto.
Cercò di divincolarsi, ma lo tenni fermo serrandogli un braccio intorno al collo.
Fu scosso dalle convulsioni e si accasciò al suolo come una bambola di pezza. Lo lasciai andare e lui mi rivolse un sorriso straffottente prima di rivolgere gli occhi al cielo e...morire.
Mi inginocchiai di fianco al suo corpo senza vita e guardai il suo petto.
Al posto del cuore c'era soltanto un grande buco nero.
"Cosa...cosa gli ho fatto?"
Trevor si sedette ansimante di fianco a me. Richiudemmo le ali simultaneamente.
"Gli hai letteralmente...disintegrato il cuore. E senza cuore non può vivere sulla Terra"
"L'ho...l'ho ucciso?"
"Sì Elly. Hai ucciso un demone"
"Come...ho fatto a...ucciderlo?"
"È questo il punto. Non ne ho idea" disse serio.
"E ora che facciamo?"
"Ora bisogna aspettare che scompaia, sai che non siamo come gli umani. Il nostro corpo scompare nel giro di un paio di giorni. Ah e dovremmo chiamare i nostri genitori"
"No!!"
"No cosa?"
"I miei genitori...sono...ehm..."
"Sono...?"
"Sono demoni" dissi in un soffio.
Mi guardò stupito.
"Davvero?"
Annuii piano.
"Ma...tu sei demone o angelo?"
"Faccio credere a tutti di essere demone, ma credo che...cioè credo di essere un angelo. Non riesco proprio a capire e ad approvare i loro princìpi e le loro azioni. Quindi per esclusione..."
"Che strana situazione. Ma i tuoi davvero non sospettano nulla?"
Scossi la testa.
"Be meglio così"
"Già"
Spostammo il corpo del demone sotto un cespuglio, in modo da nasconderlo.
"E se lo trova un mortale?"
"Non lo vede. Solo noi esseri soprannaturali lo vediamo"
"Come fai a sapere tutte queste cose?"
"Diciamo che mi sono informato"
Rimasi un attimo in silenzio e poi capii.
"Tu...hai ucciso altri demoni. Vero?" Dissi girandomi a guardarlo negli occhi.
"Sì" disse sottovoce, evitando il mio sguardo.
Rimanemmo un attimo fermi lì, ognuno perso nei propri pensieri, ad ascoltare il venticello leggero che soffiava tra i rami degli alberi.
"Meglio che torniamo alla festa"
"Forse..."
Quando tornai dentro la villa Amber mi saltò letteralmente addosso.
"Dove seii stataa fino adessoo?" Capii che era ubriaca dal modo in cui strascicava le parole.
"Amber sei ubriaca!! Dai vieni fuori!"
"Che è successoo al mioo vestitoo?"
Mi guardai il vestito e vidi che era strappato in più punti e come se non bastasse avevo le punte delle dita leggermente dorate.
"Ma che cos...?" Spalancai la bocca guardandomi i polpastrelli.
"Credo sia per quello che hai fatto al demone..."
Sobbalzai al suono della voce di Trevor.
"Dici?"
Annuì.
Quando sua mamma tornò a prenderci, Amber si era un po' ripresa e non strascicava più le parole.
Rideva ogni due per tre, ma non strascicava più le parole.
Mi lasciarono davanti a casa mia e le salutai, abbracciando Amber.
Entrai senza far rumore ed ero quasi arrivata in cima alle scale che la luce della cucina si accese improvvisamente.
No. Adesso qualcuno mi deve spiegare perché beccano sempre me e mai mio fratello.
"Sei tornata un'ora dopo il coprifuoco"
"Lo so mamma. Scusa"
Sospirò e mi fece cenno con la mano di andare a dormire.
Me l'ero cavata.

"Tesoro hai sentito che è stato ucciso un demone?" Esclamò mia madre il mattino dopo, lo sguardo fisso davanti al televisore.
"Davvero? E come?"
"Non lo sanno. Aveva un buco nero al posto del cuore. Che inquietante..."
"Sì. Ma sanno chi è stato almeno?"
"No. Non sanno nulla"
Finsi noncuranza continuando a mangiucchiare il mio muffin.
Se si veniva a sapere che ero stata io, succedeva il finimondo.
C'era un canale della televisione che potevano vedere solo angeli e demoni. Veniva installato nel televisore da un essere soprannaturale e poteva essere paragonato a un telegiornale degli umani, solo che le notizie riguardavano il nostro mondo.
"Io vado allora..." dissi prendendo lo zaino.
"Certo. Buona giornata"
"Aspetta Elly! Vengo con te"
"Muoviti però!"
"Sisi un attimo" Henry prese un muffin, se lo infilò intero in bocca e mi raggiunse.
Restammo in silenzio finché lui non deglutì il muffin.
"Allora sorellina...com'è andata la festa ieri sera?"
"Bene. C'era un casino di gente e Amber era ubriaca fradicia, ma tutto sommato bene"
"Pensa che i resti del demone sono stati ritrovati lì vicino..."
Finsi sorpresa.
"Davvero? Ma...io non mi sono accorta di nulla..."
"Non è colpa tua. Non sappiamo nemmeno come hanno fatto a ucciderlo" disse addolcendo il tono di voce.
Annuii e mi allontanai da lui per andare incontro ad Amber.
"Stai bene?"
"No. Decisamente no. Ho un mal di testa terribile dopo tre aspirine. Non so se rendo l'idea..."
"Mi spiace..."
"Tranquilla. Domani sarò come nuova"
"Certo che una festa di domenica è il colmo"
"Appunto!! Perché non farla di sabato come tutta la gente normale!! No devono farla di domenica!"
"Sshh abbassa il volume che si stanno girando tutti a guardarci"
"Chissene. Sono arrabbiata"
"E in piena fase dopo sbronza"
"Dettagli..."
Scoppiammo a ridere ed entrammo in classe.
Rivolsi un sorriso a Trevor, che ricambiò, e mi sedetti al mio solito banco pieno di scritte lasciate da migliaia di studenti che si erano seduti lì prima di me.
Le lezioni passarono lentissime e al suono della campanella mi avvicinai a Trevor.
"Noi dobbiamo parlare"
"Anche secondo me"
Amber mi rivolse un'occhiata strana e le feci segno che l'avrei raggiunta dopo.
Io e Trevor ci sedemmo su due banchi a gambe incrociate.
"Allora...nessuno deve sapere che sono un angelo innanzitutto"
"Perché? È la tua natura"
"È difficile da spiegare. Ad esempio io sarei bionda..."
"Wow. Mi piacciono gli angeli biondi" mi interruppe
Risi.
"Poi...nessuno deve sapere di quello che è successo ieri sera. Ok?"
"Perfetto. Ai miei non ho detto nulla"
"Bene. Ultima cosa..."
"Dimmi"
"Perché ti sei trasferito qui?"
"Sapevo che me l'avresti chiesto...io sono qui perché..."

Spazio autrice
Buon Natale a tuttiiiii😘😘💙💙🎉🎉🎄🎄

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