dieci

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sono stata davvero bene con Justin oggi. ma credo di vederlo più come un amico... insomma è divertente e carino, ma queste sono caratteristiche che io attribuisco ad un amico, non ad un fidanzato.

a dire il vero non so nemmeno che caratteristiche attribuirei ad un fidanzato, ma questo non ha importanza.

sento il telefono vibrare e lo afferro subito. sblocco velocemente lo schermo e rimango leggermente delusa nel vedere che il mittente del messaggio non è Justin, ma la mia migliore amica.

zucchero filato:
ehi bellaa, com'è andata? raccontami TUTTO, sono troppo curiosa!

me:
beh, quando sei andata via mi ha chiesto di andare a prendere un gelato e abbiamo parlato di lui, dato che Justin sa già praticamente tutto di me (sì, è abbastanza inquietante)... lui è in quarta e vive con sua madre in uno dei quartieri più prestigiosi di Manhattan, viene dal Canada e si è trasferito qui circa cinque anni fa, i suoi sono separati e suo padre vive ancora in Canada, si è risposato e ha avuto due figli dalla seconda moglie (anche se ora ha divorziato anche con questa e ha una nuova compagna), Jazmyn e Jaxon, con i quali Justin ha dei bellissimi rapporti, poi mi ha riaccompagnata al parco, ho preso l'autobus e sono tornata a casa

zucchero filato:
wow, ora quella inquietante sei tu, ahahaha. comunque la cosa che mi interessa di più è proprio l'unica che non mi hai detto... ti piace? e uscirete di nuovo? :)

sospiro prima di digitare velocemente la risposta sullo schermo e premere il tasto 'invia'.

me:
io... non credo che mi piaccia, lo vedo più come un amico... non mi ha chiesto di uscire di nuovo, o meglio, me l'ha chiesto, ma dopo la mia reazione a questa domanda mi ha detto che ci saremmo visti a scuola

zucchero filato:
cosa significa 'dopo la mia reazione'? ALS! COS'HAI FATTO?

mhh, come glielo spiego? ripercorro la scena nella mia testa e mi copro il viso con le mani. ho fatto la figura della stupida...

«ehm, Alexia, senti, mi... mi chiedevo se, beh, ecco, potessimo... uscire insieme?» mi aveva chiesto lui sorridendo e grattandosi lentamente il retro del collo imbarazzato.

«eh?» avevo risposto come una stupida, ma il mio cervello non era riuscito ad elaborare nulla di meglio.

lui aveva sospirato facendomi sentire in colpa, perché si vedeva che era stato difficile per lui chiedermelo la prima volta e lo sarebbe stato ancora di più ripetere la domanda una seconda volta.

«beh, mi stavo solo chiedendo se ti andava di... di uscire, m-magari domani, sempre se sei libera...» aveva balbettato aspettandosi una risposta, ma dato che il mio cervello aveva deciso di non collaborare e quest'ultima non era arrivata, si era messo a ridacchiare nervosamente e mi aveva detto: «non... non fa nulla... ci vedremo a scuola»

poi aveva cambiato argomento chiedendomi se mi piacesse il gelato che stavamo mangiando ed eravamo tornati a parlare tranquillamente.

scuoto la testa ancora imbarazzata per ciò che è successo e mi butto sul letto.

me:
beh, uhm, diciamo che... ho fatto scena muta

***

ahahaha, diciamo che Alexia non è molto brava con i ragazzi, comunque spero che questo breve capitolo vi piaccia e che siate almeno un po' curiosi di scoprire cosa succederà nel prossimo... detto questo vi auguro un buon anno, dato che questo sta per finire e la prossima volta che aggiornerò sarà nel 2017! quindi buon anno nuovo e a venerdì prossimo con il nuovo capitolo, vi voglio bene.

Anna💗

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