undici

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«Alexia!» urla la mia migliore amica appena oltrepasso il cancello della scuola.

«ehm... ehi» sorrido facendo finta di nulla.

ieri pomeriggio non ha fatto altro che tempestarmi di messaggi e telefonate, ma dopo averle scritto che avevo fatto scena muta con Justin ho semplicemente ignorato i suoi messaggi pieni di rimproveri e insulti e le sue migliaia di chiamate.

«come sarebbe a dire 'ehi'? Als, ti rendi conto?» mi strilla in faccia.

«di cosa dovrei rendermi conto, Els? ho semplicemente fatto a meno di rispondere ad una domanda...»

«appunto! questo è un rifiuto, ti odierà per tutta la vita»

«non essere drammatica Els, non l'ho insultato, né l'ho preso a schiaffi, né gli ho chiaramente detto di no, sono semplicemente stata zitta» dico esasperata.

«e si sa, chi tace acconsente» mi sussurra qualcuno all'orecchio.

«Justin!» esclamo girandomi e abbracciandolo.

«hey piccola, come mai tutto questo affetto?» sorride.

arrossisco violentemente e mi stacco velocemente da lui, tentando di balbettare qualche scusa che mi fa semplicemente sembrare ancora più ridicola.

«e-ehm... uh, beh... i-io non... n-non volevo è-è solo che... mi è v-venuto spontaneo, io... scusa» abbasso lo sguardo mordendomi un labbro nervosa.

«piccola, tranquilla, non mi è dispiaciuto, anzi...» mi rivolge uno sguardo pervertito e io gli tiro un leggero pugno sul braccio. lui ride e non posso fare a meno di ridacchiare anche io.

«beh allora io andrei in classe, eh?» sussurra Elisabeth cercando di lasciarci soli, ma la afferro per un polso.

«vado anche io, a dopo Justin» sorrido entrando a scuola e trascinandomi Els dietro che tenta di protestare.

«ma... Als, dovevi rimanere con Justin, povero...» s'imbroncia facendomi scoppiare a ridere.

«vedrai che Justin se la cava anche da solo» sorrido entrando in classe e sedendomi al mio solito posto in fondo all'aula.

la mia migliore amica mi imita sedendosi di fianco a me e continuando a dirmi che avrei dovuto rimanere con Justin e che avevo sprecato la mia opportunità.

smetto di ascoltarla e mi concentro sulla lezione che sta iniziando.

«sei proprio una stupida, te lo sei fatto scappare così e... oh mio Dio» la sento dire.

mi scuote la spalla e quando mi giro verso di lei ha gli occhi spalancati e si sta coprendo la bocca con una mano mentre con l'altra indica la finestra.

mi volto verso la finestra e arrossisco, ma non posso fare a meno di sorridere.

***

buongiorno, come ogni venerdì ecco il nuovo aggiornamento, è un po' noioso, lo so, ma accontentatevi, non sono riuscita a scrivere nulla di meglio. buona epifania a tutti!

Anna💗

you don't know me;; jdbDove le storie prendono vita. Scoprilo ora