Hunters University

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(Dimora Lightwood)

Alec odiava rimanere a casa per l'influenza quando c'era il biondo naturale più sexy della scuola ad aspettarlo in classe.
Conosceva Jace dalle medie e in pochissimo tempo avevano stretto una relazione indistruttibile.
Ma adesso che entrambi frequentavano l'università , Alec iniziava a provare qualcosa di diverso nei suoi confronti...

A parte sua sorella Isabelle, nessuno sapeva riguardo la sua omosessualità.
I suoi tenevano molto al titolo della sua famiglia e spettava a lui, essendo il maschio, portare avanti la dinastia Lightwood.

Il giovane sospirò e prese dal comodino la tazza contenente cioccolata calda e fece piccoli sorsi.
Sua sorella gli aveva cucinato apposta dei biscotti ma non aveva il coraggio di mangiarne neanche uno (non era granché come cuoca, confondeva lo zucchero con il sale).
Si stava stiracchiando quando il telefono squillò: era Jace.
-Alec! Com'è stare in panciolle? Qui non stiamo facendo un cazzo!-
-Hei Jace, direi male...aspetta, non male nel senso che sto peggio ma mi sarei divertito di più lì con te- iniziò a sorridere come un'idiota, e succedeva sempre ogni volta che parlava con lui.
Anche l'altro sorrise - Lo so, ti stai perdendo la giornata del secolo amico mio!-
-In che senso? Non doveva esserci la prof di psicologia?-
Jace era solito chiamarla Quell'AnatraPazzaDaiVestitiSgargianti
-Ah non lo sai?! A.P.D.V.S. si è licenziata stamattina, meno male! Non riuscivo più a starci vicino quando indossava quel cappello di piume di germano reale-
(Perché lui ha dei muscoli da paura ma scappa a gambe levate non appena vede una papera...già)
Alec scoppiò in una fragorosa risata
-Mi fai morire Jace! Ma allora siete soli?-
Prima che il biondo naturale potesse replicare una voce sovrastò la sua -Hei tu biondino lì in fondo! Posa quella dannata MacchinaInfernaleAmmazzaCervelli e studia!
-Siamo con un bidello assetato di sangue, ci sentiamo presto, addio!-
Alexander appoggiò il telefono sul comodino e si ranicchiò sotto le coperte.
Chiuse gli occhi azzurri e iniziò a sognare, ancora con il sorriso sulle labbra.

(Da qualche parte, in America)

Era vestito con giacca e cravatta, una combinazione letale durante sue riunioni
-Mister, se le interessa c'è un posto per lei a New York, presso "Hunters University".
La docente di psicologia si è appena dimessa-
-Oh Ragnor, i tuoi consigli sono indispensabili-
Rispose dandogli una pacca sulla spalla, i due si conoscevano da molto tempo.
-Allora dobbiamo salutarci, ma sappi che ci sarò sempre per te-.
Entro una settimana si sarebbe trasferito lì.
Amava le avventure, e perderne l'occasione significava compromettere la vita.

*angolo della scrittrice*
In questa storia i personaggi non hanno rune, spade angeliche o robe simili...Sono comuni mondani.
E non esistono stregoni, vampiri, lupi mannari etc...

Professor Bane: Love is like a spellDove le storie prendono vita. Scoprilo ora