25. Rottura

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Inarco la schiena e rovescio la testa all'indietro, sollevandomi sulle ginocchia e gemendo a bassa voce, assaporando quella meravigliosa sensazione di completezza, con Jack dentro di me, duro e pulsante, e il suo bellissimo volto nascosto tra i miei seni, mentre continua a procurarmi spasmi e brividi per tutto il corpo, fino a che finalmente non mi sciolgo aggrappandomi alle sue ampie spalle e ficcandogli le unghie nella pelle, ansimando e gemendo all'infinito, attendendo con ansia che anche lui raggiunga l'orgasmo e goda della nostra unione.

«Dio mio», mormora, baciandomi un capezzolo con tenerezza, nel momento in cui arriva all'apice del piacere.

Restiamo abbracciati in quella posizione per svariati minuti, riprendendo pian piano fiato, nell'attesa che i battiti impazziti dei nostri cuori tornino regolari.

«Ti amo, Jack», ribadisco, in estasi, stringendolo contro il mio petto. «Non riesco nemmeno a trovare le parole per spiegarti quanto sia grande l'amore che provo per te».

Sentendo il suo fiato caldo sul petto rabbrividisco da capo a piedi, stringendomi ancora di più contro il suo corpo possente, affondando il capo nei suoi capelli morbidi, chiari, e inebriandomi del suo delizioso profumo. Poi lo avverto muoversi, nel tentativo di alzare lo sguardo per incontrare e rifugiarsi nel mio, mentre io lo lascio libero di respirare, spostando le mani dai capelli ai pettorali e restando imbambolata a fissare i suoi occhi blu mare ancora carichi di passione. «Tu sei troppo per me», sussurra debolmente, scorrendo un dito sul mio volto, fino alle labbra. «E mi fai letteralmente impazzire».

Sono ancora sopra di lui e il suo membro torna a farsi duro dentro di me, facendomi sussultare per la sorpresa. «Jack?. Gli rivolgo un sorriso malizioso, avvicinandomi per stampargli un bacio sensuale sulla bocca.

«Voglio farlo ancora», confessa, in tono quasi di supplica. «Ne ho bisogno».

Gli metto una mano sulla fronte per accertarmi che non abbia più la febbre, tuttavia mi accorgo subito che le sue condizioni non siano delle migliori. «Ma tu scotti».

Sulle sue labbra si delinea un sorriso consapevole, bello da togliere il fiato. «Sto bruciando per te, Rubi. Ti prego, muoviti. Io non posso», mi incita, chinandosi a baciarmi il collo, poi in mezzo ai seni dove prende in bocca un capezzolo e lo succhia con avidità. Gemo ad alta voce, costringendolo a portare una mano sulla mia bocca per zittirmi. «Shh, non si urla».

Rido per quel suo tono autoritario finalmente uscito fuori. «Ti prego, continua ... ».

Lo sento ridacchiare tra i miei seni, mentre assaggia, lecca e morde la mia pelle, stuzzicando il capezzolo sinistro con le dita e avvolgendo quello destro dentro la sua bocca bollente. «Oh, Gesù! », gemo, tornando a muovermi sul suo membro eretto.

Soddisfatto, continua la sua piacevole tortura lasciandosi scappare gemiti rochi da quella sua bocca meravigliosa, che non fanno altro che accrescere il desiderio che ho di lui sempre di più, a dismisura.

D'un tratto un suono familiare, una melodia, proveniente dai miei pantaloni gettati dall'altra parte del letto, distrae entrambi da quelle sensazioni paradisiache.

«Chi cazzo è? », ringhia, prendendo un capezzolo tra i denti. «Non rispondere».

«Ma ... devo», ribatto, ricordando solo adesso di non aver avvertito Alexandra che non sarei tornata a cena per quella sera. «Sarà preoccupata a morte ... », mormoro, smettendo all'istante di muovermi e scivolando via da lui per recuperare i pantaloni e il cellulare.

«Che cazzo fai? », impreca, sconvolto da quell'interruzione. «Torna subito qui».

Purtroppo il cellulare smette di suonare non appena riesco ad averlo tra le mani, mentre vedo lampeggiare sul display il nome "Alexandra". «Oh, accidenti». Sposto lo sguardo su Jack, che mi guarda a sua volta con aria scocciata, mentre penso sul da farsi. «Devo fare una telefonata», lo avviso, facendo per scendere dal letto ma venendo subito bloccata da due braccia che afferrano le mie gambe impedendomi di proseguire oltre.

Purple Conjuction - Shades of LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora