CAPITOLO 3

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Il ragazzo si avvicinò al bordo dell'immensa vasca , io ero accanto alla signorina dai capelli rossi quasi mi nascondevo dietro di lei mi sentivo imbarazzata a vedere un ragazzo praticamente nudo che non conosco

-"cosa ci fa qua ? Lo sa che è vietato la mattina !"-

rimuovendo la cuffia nera, dei capelli brizzolati neri uscirono umidi ,andò giù e riemerse guardando la signora .Il suo volto non mi era nuovo 'occhi ghiaccio ' difficili da dimenticare

-"anche per me ? "-

avevo la sensazione che quei due avessero qualcosa da nascondere

-"non ora signorino abbiamo ospiti e sa benissimo come mi devo comportare non è più speciale di altri "
- " pensavo che lo fossi "-
uno sguardo minaccioso cadde su di lui da parte della signora . Si appoggiò con i gomiti sul bordo

-"Comunque lei è la signorina Blanc è una novellina e parteciperà al corso invernale ha fatto nove anni di agonismo le darà filo da torcere "

-parlava come se avesse un nuovo trofeo da mostrare ; in quel momento sprofondai nel mio rossore il viso mi prese fuoco abbassi lo sguardo e incrociai il viso del ragazzo aveva una strana attrazione in quei occhi ghiaccio delle lentiggini marcavano il suo viso e i capelli neri; continuai a guardarlo riemergere dall'acqua , lui sapeva di essere guardato , si fece forza sulle braccia e i suoi muscoli si contrassero aveva un tatuaggio, il volto di un lupo era delineato sul pettorale destro, accortosi che lo stavo fissando riprese a parlare

-"conosco già la signorina ci siamo incontrati sta mattina "-
dopo un attimo di inquieto silenzio .

-"Mi piace almeno qualcuno che saprà affrontarmi degnamente "-

ero titubante non sapevo a cosa si riferisse , chi era ? E perché lo temevano ? ... ma a parte queste domande senza risposta mi concentrai su un altro punto : era lui davvero ? Quel ragazzo sgorbutico di sta mattina non l'avevo davvero attenzionato ,sinceramente, ma adesso che era lì praticamente nudo con solo uno costume a slip azzurro che copriva ben poco i miei occhi brillavano dal piacere che stavano provando. Mi schiarii la voce

-" già .. "-

non sapevo cosa dire le parole non mi venivano in mente era bloccata una sorta di trans da cui mi sveglio la signora che tentò di salvarmi da quel che sembrava un'ammutinamento.

-"bene , il giro continua da questa parte "-
il ragazzo si alzò e andò verso gli spogliatoi suguito dal mio sguardo che rifiutava di seguire le indicazioni e le spiegazioni della signora dai capelli rossi .

Piuttosto ma come si chiamava avrà pur avuto un nome ? Il ragazzo misterioso, sapevo solo un cognome Il Signorino Peterson . Così mi accontentai di scoprire il nome della complice del sign. Peterson

-"Quindi lei è .. diciamo la responsabile del luogo ? "- chiesi educatamente ormai giunti al termine del giro

-"oh mi scusi davvero io sono la signorina Timothy sono una specie di impiegata/segretaria mi occupo dell'informazioni e dei corsi della piscina ma niente di più sono la custode della piscina più che altro , apro e chiudo io e solo io ho le chiavi "-
aveva un'aria molto autoritaria si vedeva che ci teneva al suo lavoro , anche se dall'ultimo inconveniente qualcuno risultava privilegiato . Ringraziai e uscii .
Uscendo visitai il parco , una distesa verde di Prato dava una sensazione di serenità , un luogo piacevole per studiare con qualche aiuola qua e là con fiori rossi e rosa . Decisi che nelle giornate di sole avrei studiato lì insieme a tutti quei ragazzi sdraiati in modo sparso lontani nel loro silenzio e nei lo pensieri .

Tornai in appartamento tutte le ragazze erano in cucina si sentivano dei brusii mi avvicinai percorrendo tutto il corridoio spingendo la porta c'era un piccolo salotto con una TV e 3 divani di pelle rossa che formavano un quadrato ,un muretto divideva la cucina dal soggiorno. Le ragazze erano 3 sedute di fronte alla grande vetrata e penso che fosse Maddalena che era intenta a cucinare

Lei voleva ancora volare Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora