CAPITOLO 10

29 12 4
                                    

Flash back.

Era novembre , erano ben tre anni che stavamo insieme io e lui , da quando avevo 13 anni, praticamente eravamo cresciuti insieme .

Andavamo nella stessa scuola ma in classi diverse , io ero nella C mentre lui era nella F . Avevamo deciso che era meglio così , condividere la stessa classe sarebbe stato troppo .

Lui era un ballerino professionista mentre io una nuotatrice , erano due distinti sport con i corrispettivi pregi e difetti .
Io andavo ad allenarmi alle 6 del pomeriggio mentre lui insieme alla sua ballerina provavano presto alle 3 . Così ci vedevamo tra le 5 e le 6 . O dopo che io uscivo dagli allenamenti .
Eravamo molto legati , condividevamo tutto e inseparabili , non c'era un solo giorno in cui non ci sentivamo .
Ci vedevamo tutti i giorni e a volte mangiavano insieme quando usciamo prima da scuola . Lui veniva spesso a casa , era diventato come un fratello per me , era il mio migliore amico più che fidanzato e mi fidavo di lui più di chiunque altro al mondo . Sapeva tutto di me ,ogni singola verità o bugia era condivisa . Eravamo inseparabili nonostante alcune volte litigavamo.

Avevamo imparato da soli che cos'era l'amore . Ma adesso , beh adesso capisco che quello non era amore ma dipendenza . L'amore non ti uccide , l'amore non ti lascia , l'amore ama è basta . Lui era stato il mio primo fidanzato e forse sarebbe stato anche l'ultimo . Lui mi amava tantissimo e me lo dimostrava ogni singolo giorno , mi aspettava sotto casa ogni qual volta che uscivamo ,non avevamo amici ci bastavamo noi .

Avevamo imparato insieme a baciarci a sfiorarci . Ricordo ancora la prima volta che provammo a farlo , eravamo così piccoli e ingenui , volevamo scoprire cosa provavano i grandi in quello che veniva chiamato da tutti " amore " o nel solito gergo "sesso ".
Con il passare dei mesi eravamo migliorati , lui era davvero felice e lo vedevo dal suo sorriso o dai suoi occhi che si chiudevano quando veniva ..
Io .. beh a me bastava la sua felicità , non riuscivo mai a capire se era davvero quello l'amore di cui parlavano i grandi , quell'amore che ti soddisfa e che ti fa entrare in un altro mondo . Io non l'avevo mai provato anzi mi illudevo di colui che si prese gioco di me .

Passati i tre anni le cose tra noi andavano sempre peggio , lui era sempre indaffarato tra il ballo e gli spettacoli ,quell'anno doveva mettere in scena con una compagnia un musical . Non ci sentivamo più , lui veniva a casa solo per .. baciarmi un po e usarmi .

Si in quegli ultimi tempi mi sentivo solo usata , io non provavo più nulla nel farlo ma lui continuava mi baciava mi toccava , e io .. io fingevo . Sapevo che era solo un periodo e che era impegnato .. sarebbe passato .
Ritardava sempre agli appuntamenti e io ero sempre arrabbiata con lui perché non rivedevo in lui la persona di cui mi ero innamorato non rivedevo più in lui il mio migliore amico . Era cambiato e io l'avevo notato , nonostante lui non trovasse alcuna differenza .

Era arrivato dicembre , la situazione non cambiava , il mio unico svago era il nuoto che alleviava la mia tensione , e rilassava i miei nervi

Cos'ha il nuoto più degli altri sport? Mi chiedevano .
Le sensazioni.rispondevo
Nessun atleta di qualsiasi altro sport saprà dirti che sensazione meravigliosa si prova ad ascoltare per ore il suono delle proprie bolle e del proprio respiro nel profondo silenzio dell' acqua di una piscina. Mi sentivo speciale per l'acqua , che mi accoglieva sempre , in qualsiasi stato ero lei trasformava la mia infelicità in serenità .

Quella mattina a scuola avevamo sciopero , così decisi di invitarlo a casa , visto che mamma lavorava .
Mi ero fatta trovare pronta con delle mutandine viola in pizzo . Volevo riaccendere il suo amore verso di me , sapevo che mi amava , me lo diceva sempre e tante e tante volte mi diceva di non lasciarlo mai perché non c'è l'avrebbe fatta senza me. E io ci credevo , perché lo vedevo nei suoi occhi .
Le sue mani sfioravano i miei fianchi e salivano sempre di più , toccava i miei seni e si avvicinava sempre di più . Mi prese in braccio e io avvolsi le miei gambe sui suoi fianchi . Era eccitato sentivo il suo membro accrescersi. Mi portò in camera mia e mi spoglie , prima la maglia e poi le mutandine che annusò prima di buttarle a terra .

Lei voleva ancora volare Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora