CAPITOLO 24

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Drin drin ...

La mia sveglia suona , la spengo in malo modo come ogni giorno, mi volto e do le spalle alla sveglia che ha interrotto il mio meraviglioso sogno .

La luce entra dai fori della serranda , il sole ancora non è alto , entra a stento . Saranno le 7.00 del mattino , mi rivolto nel letto e decido di alzarmi . Mi fa male un po' la testa .

-" Oddio "- tutto torna nella mia mente , la pizza , quella chiacchierata ... lui ?

Era successo davvero ? Mi guardo in torno , lui non c'è , lo scatolo della pizza e scomparso insieme alle bottiglie .  Cerco nel cesto della spazzatura per vedere se c'è qualche traccia .

Nulla 

Ha portato via tutto ... come se nulla fosse successo .

Vado in bagno, mi stropiccio  un po' gli occhi e mi guardo allo specchio ..

-" tu hai bisogno di un bel caffè , ma uno di quelli belli forti "-  parlo tra me e me guardandomi allo specchio .

Vado in cucina ,ancora non c'è nessuno sveglio . Anche perché in queste settimane dovevamo rimanere io e chiara ... le altre non ci sarebbero state .

Preparo la Moka e nel frattempo penso a tutto ciò che è successo e al perché è successo .

Istintivamente accendo il fornello , preparo la tazza e aggiungo un po' di latte .

Mi mancano i cornetti caldi di Nicole la mattina .. uscirò prima e magari passo dal bar per prendermene  uno .

Chiara non esce dalla sua stanza , volevo parlargli di ieri ma ... bu non so cosa stia facendo magari non ha lezione  e non voglio disturbarla .

Esco dall'appartamento  assicurandomi  di aver preso le chiavi , il cellulare e il mio zaino .

-"Perfetto , sono in tempo per un buon cornetto al bar "-

Il bar mi aveva sempre affascinato , non lo vedevo tanto come  quel luogo da " pausa caffè " ma più come l'avere un' appuntamento con qualcuno .

Del tipo con una scusa si invita qualcuno a prendere un caffè o una cioccolata ma non tanto per il caffè ma per lo stare insieme ,per una chiacchierata per un semplice scambio di idee .

I bar erano delle famiglie , tu con un semplice cornetto potevi stare lì e goderti l'aria calda e il profumo di caffè .
Entravo nel mondo dei profumi , quelli che ti coccolano  la mattina . Quelli che ti fanno stare un po' meglio , quelli che ti consolano  quando sei giù .

Ecco questo era il bar per me . Un ritrovo di calore , profumi e gusto .

Il bar faceva amici , il bar era famiglia il bar era quel luogo dove quando 

- "fuori piove è meglio stare dentro "-

Il bar dell'università aveva i banconi marroni in legno massiccio e degli sgabelli per sedersi .
Poi tutt'intorno c'erano le poltroncine con i vari tavoli dove accomodarsi più serenamente .
Le pareti erano azzurro cielo ed erano adornate  con varie cornici o oggetti da collezione .
In alcuni quadri venivano custoditi dei  fogli di giornale con delle notizie memorabili come il 13 esimo campionato di nuoto vinto dalla NYS.

Era un luogo molto accogliente, ti senti al calduccio nelle giornate più grigie e rilassavi  i nervi in quelle più tese .

Beh sta mattina ... serve un po' per riflettere .

-" Salve "- Avanzo verso il bancone della tavola calda .

-" Prego mi dica pure "- un tizio con uno strano berretto azzurro alla marinaio interrompe i miei pensieri .

-" si stavo scegliendo , ma penso che prenderò il solito , questo qui "- e lo indico -" cornetto al pistacchio con granella sopra "-

-" Ecco a lei "-

-" la ringrazio "- sorrido con il mio miglior sorriso finto e vado a sedermi nella mia solita poltroncina rossa di pelle di fronte alla finestra .

Avevo scelto quel posto fin dalla prima volta che ero entrata e ogni qual volta che vengo mi metto lì  .. e come se fosse la mia postazione .

Mentre addento  il primo morso , con la bocca ancora piena che gusto la meravigliosa crema verde mi sento chiamare

-" mi scusi signorina "- il tizio marinaio di prima ma mi chiedo che  c'entra  il cappello da marinaio in un bar !
-" si dica. ."- con la bocca piena rispondo .

-" quel ragazzo laggiù  le offre  un ginseng  ecco a lei lo Poggio qui "-

-" chi chi ? Scusi chi ? "-
E mi volto seguendo la mano del marinaio che mi indica  il ragazzo ...

Ma è Jonathan ! Sorrido e gli indico di venire .
Sorrido che stupido c'era bisogno che me l'offriva  ? Poteva semplicemente venire .

-" Ei ciao! Scusa l'interruzione dal tuo cornetto time ,non volevo disturbarti so che per te è un sacrilegio disturbarti mentre mangi "- dice la voce calda di Jona .

Non vi vedevamo da un po ' quasi una settimana e non c'eravamo scritti neanche un messaggio

-" ma che dici scemo ! Dai siediti ! Poi perché sei scomparso ? Dimmi la verità ! Dove sei stato eheheh ..."- dico con tono malizioso

Sorride , è  carino quando sorride lo fa timidamente come se non volesse .

-" e tu .. tu perché non ti sei degnata  neanche di scrivermi un messaggio ! Io iooo  ero sempre qui ! Sei tu quella che sei scomparsa "-

Ero pronta a controbattere ma no .. rinuncio preferisco ridere  e coinvolgerlo  in una risata contagiosa .

-" Dai siediti ,  ne vuoi un morso ? "- gli chiedo .

-" nono ho già fatto colazione ma ti ringrazio per l'offerta "-

-" fiù  meno male non volevo minimamente condividere il mio cornetto con te  "-

-" daaai!"- e ride... gli sorrido anch'io , fingendo di essere terribilmente seria e dò  un bel morso al mio cornetto .

-" allora che mi racconti ? Cosa hai fatto in questi inutili giorni senza di me ? "- gli chiedo uscendo dal bar , tra poco meno di 10 minuti sarebbero iniziate le lezioni , e io non voglio arrivare di certo in ritardo quindi iniziamo ad incamminarci .

-" beh , effettivamente la mia vita senza di te è del tutto monotona quindi devo risponderti amaramente che non ho fatto granchè "-

Gli sorrido timidamente

-" Bene , oggi che lezione hai ? "-  chiedo per sviare il discorso.

-"  oggi ho Patologia Medica e tu ? "-

-" Anatomia "- rispondo

Jona nonostante fosse più grande di me di qualche anno , non aveva mai avuto un atteggiamento di superiorità anzi , se poteva mi consigliava sempre dato che lui ,molte delle mie materie le aveva sostenute .

-" com'è  Santoro? Bellino vero? Sempre con giacca e cravatta "- mi chiede Jonathan .

-" Sisi c'è sempre lui , fino ad ora è l'unico professore degno di essere chiamato tale , diligente , professionale  e garbato. Nulla da ridire "-
Mi piaceva parlare con Jonathan del più e del meno mi sentivo a casa con lui . Potevamo sostenere conversazioni lunghe anche per giorni senza mai fermarci e senza che il tempo ci pesasse  .

Con lui stavo davvero bene , nonostante questo ottimo legame che che ci lega , jona non  ha mai approfittato o  meglio dire non è mai spuntato dentro camera mia con una pizza obbligandomi  a mangiarla.

Ripensandoci è  stato davvero ... come dire strano .
Solo a pensarci mi sento confusa , non so più come comportarmi con lui cioè con Peterson .

Ritorno in me , saluto Jona con un bacio sulla guancia ed entro in aula.

-" ci vediamo dopo eh !"-mi urla da lontano .

-" ci conto ! "- gli rispondo sorridendo .



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⏰ Ultimo aggiornamento: May 14, 2018 ⏰

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