CAPITOLO 9

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Sono ancora qui ,ferma immersa nell'acqua clorata che mi riposo , attaccata alle fredde mattonelle della mia corsia . Sono sfinita,devo per forza riposarmi , è passata mezz'ora e gli studenti incominciano a venire le corsie sono tutte piene , per ogni corsia ci sono 2 o 3 studenti . Aveva ragione Ottavia nel dire che non ci sono molte ragazze , effettivamente sono l'unica ragazza ; forse proprio per questo mi hanno lasciato la corsia tutta per me .-" che gentiluomini "- Infatti nella mia corsia non c'è nessuno sono sola . -"meglio così "- dico fra me e me .
Dovrei riprendere a nuotare e inutile che sto ferma , mi sto solo raffreddando .
In lontananza si vedono alcuni ragazzi che parlano tra loro , scherzano spingendosi l'un l'altro i soliti bagordi .Tutti, in modo caotico, si avvicinano alle scale per entrare in vasca ma uno di loro, il solito controcorrente, già munito di cuffia e occhialini si posiziona davanti il blocco di lancio della corsia 5 , ovvero la mia . Che cosa vuole fare ? Non penso buttarsi ? Il solito ragazzo che vuol mettersi in mostra già dal primo giorno .
Ma poi non vede che sono sola nella corsia ci sarà un motivo . I maschi , le provano tutte ,pur di farsi vedere .

Però mi aveva visto , mi guardava schivo con le sopracciglia incurvate .
Io di certo non mi sposto da qui . Pensai decisa .

Sale sul blocco , siamo in parti opposte della vasca io ferma immobile appoggiata alle gelide mattonelle e lui sopra il blocco di lancio di fronte a me . Mi fissa , guarda lontano , guarda l'acqua . Imprime forza sulle braccia , slancio perfetto e si tuffa . Un tuffo perfetto con un minimo di sbuffo d' acqua , scende giù e non lo vedo per alcuni secondi , riemerge , punta dritto a me , un delfino infuriato mi sta venendo a dosso . Ma cosa vuole fare è impazzito ? Si sta sempre di più avvicinando , che faccio ? Il sangue mi si gela devo spostarmi la corsia è grande . Mi sposto nell'angolo nella speranza che non mi tocchi . È bravo , ed è pure veloce .
Chissà chi è .
Si avvicina , sta per arrivare mi sento fredda , non so cosa fare o come muovermi . Ha superato la striscia nera , virata e via riparte . Non si è fermato , non mi ha guardata , non mi ha degnato di un minimo di attenzione .
Stupido .
Ha ripreso la sua corsa . Di certo non posso rimanere qui ferma o andarmene , non posso dargliela vinta .
Decido di aspettare che tocchi l'altro muro e ripartire ,non posso stare ferma con uno così in vasca . Mi sistemo gli occhialini e cerco di dare il meglio di me . Dovevo far vedere a questo piccolo squalo che si era messo contro la ragazza sbagliata !
Il mio mister prima di ogni gara mi diceva sempre :"Tu sei più forte di quanto pensi, più veloce di quanto credi, e sarai migliore di quanto potresti mai immaginare."
Mi dava forza ricordarlo . Lo so non era di certo una gara adesso ma , era stato lui a provocare . Io non ero le altre ragazze e lui lo doveva capire .
Stava per toccare le piastrelle , qualche secondo ancora ,avrei iniziato con lo stile libero tanto per riscaldarmi un po ,dovevo mantenere il suo stesso ritmo ne più veloce ne più lento in modo tale da non poterci scontrare mai e rimanere omogenei fino alla fine . Gli avrei dato una bella lezione .
Tre ... due ... uno ... parto spedita , non sento nulla , solo il battito del mio cuore , seguo la linea nera in fondo per proseguire dritto mi sposto più a destra possibile per consentire il passaggio di entrambi e proseguo , mi adeguo al ritmo , ero quasi a metà vasca , ci stavamo per scontrare la tensione aumentava , avevo paura ?no non era da me .
Guardavo avanti lo vedevo i suoi occhialini erano fissi contro i miei . Lo conoscevo aveva un volto famigliare, lui a sinistra io a destra .
Passiamo senza neanche sfiorarci , eravamo a metà vasca , la perfezione , era tosto ma non mollava . Continuammo così per un bel po di vasche senza sfiorarci ne guardarci e sopratutto senza fermarci .
Ero alla 13esima vasca ero sfinita non c'è la facevo più erano le 5 e 45 . Troppo tempo in acqua , le mani si erano stropicciate tutte e i miei muscoli chiedevano pietà. Ansimai non riuscivo più a respirare . Mi fermai, mi appoggiai alle miei amate piastrelle; lui era lontano ma proseguiva . Dovevo essere veloce e uscire prima che arrivasse . Ma dovevo riprendere fiato sennò non sarei riuscita neanche a galleggiare . Era a poco meno della metà di vasca , decisi di togliermi gli occhialini e la cuffia , e respirare meglio . Li appoggiai sul blocco sopra di me , li avrei presi uscendo . Ero nella quinta corsia per poter uscire dalle scale dovevo attraversare ben 5 vasche , oppure prendere la via più breve e salire dal bordo della vasca in cui ero .
Era un po alto ma c'è l'avrei fatta , dovevo essere veloce.
Lo squalo anche se sfocato si stava avvicinando. Andai giù , immergendomi del tutto , i miei capelli erano liberi , lunghi e selvaggi . Risaliì con tutta la forza che avevo e mi appoggiai di sedere al bordo con le gambe ancora a penzoloni nell'acqua . Ero salva , bastava alzarsi e andarsene . Ne ero uscita vincitrice . Gli avrei fatto notare che eravamo alla pari !
Lo squalo si ferma , il suo respiro è pesante lo guardo , ha una cuffia nera , le sue spalle sono ampie da ciò si intuisce i tanti anni di nuoto . Mi affretto ad andarmene non voglio vedere chi è ,e neanche lui deve sapere chi sono .
Mi sale un groppo alla gola . Ho dato il mio meglio , sono contenta di questo . Alzo una gamba e la sfilo all'acqua . Lui si gira si scatto e mi guarda atrreverso gli occhialini .
Mi blocco , non riesco ad alzarmi e scappare . Lui con un movimento veloce prende in mano la mia caviglia e tira leggermente .
La mia attenzione ricade sul suo petto . Il lupo , era lui Peterson . -"no "- esce insonoro dalla mia bocca . Avvolge le sue grandi mani sui miei fianchi e mi fa ricadere in acqua sostenendomi . Mi blocca tra il suo petto e le mattonelle . Tiene ancora la mano sui miei fianchi , è calda . Mi opprime cerco di liberarmi , ma la morsa si stringe, metto una mano sul suo petto e spingo con tutta la mia forza , si muove giusto un po e ridacchia . -" dove vuoi andare bambola , prima mi sfidi e poi scappi "- le sue labbra rosse e succose si muovono . Non recepisco subito l'offesa . Si avvicina ancora di più ormai sento il suo respiro sul mio . Il suo petto si alza e si abbassa velocemente . È affaticato. Si toglie gli occhialini e la cuffia . I miei occhi godono... Era bellissimo il color ghiaccio dei suoi occhi entrava in totale contrasto con i capelli nero pece e in totale armonia con l'acqua . Stavo diventando rossa , lo sentivo , la situazione si stava surriscaldando. Odio questi momenti non riesco mai a gestirli . Si avvicina preme il suo busto contro il mio lo sento , lo sento troppo vicino . Mi sfiora , non riesco a controllarmi. -" quindi faccio effetto pure su di te "- pronunciò . Dopo questa devo per forza rispondere o sarei caduta nella sua trappola . Riprendo possesso delle mie facoltà . Lo guardo fissa negli occhi , sono più che arrabbiata come si permetteva di prendersi gioco di me . -" TOGLITI SUBITO !"- l'unica cosa che potevo dire anche se .. se niente è meglio così .
-"lo farei volentieri se il tuo corpo la smettesse ... di provarci spudoratamente con il mio "- lo guardai schiva cosa stava farneticando . -" il mio corpo non fa nulla , mi stai solo opprimendo TOGLITI con me non funziona . "- cosa Reneè cosa non dovrebbe funzionare se fino ad ora il tuo corpo ha reagito senza che tu potessi fermarlo. -"mentre con le altre si ... cosa di preciso non funziona ? Magari possiamo sistemare la cosa è aggiustare il tutto "- questo era di coccio , continuava a guardarmi , era strano decifrare cosa stava pensando . Non ci riuscivo . -" smettila "- mi infuriai abbassai lo sguardo e lo spinsi con tutte le mie forze ero libera . Velocemente prima che mi riprendesse tra le sue braccia andai giù liberandomi dal suo sguardo e mi avvicinai il più veloce possibile alle scale , nuotando sott'acqua, ero senza cuffia tutti mi fissavano , i capelli aderivano perfettamente alla mia schiena . Uscii di fretta , a testa alta . C'ero riuscita . E via dritto agli accappatoi.
-" oh no "- avevo dimenticato gli occhialini con la cuffia sopra il muretto . Dovevo abbandonarli , non potevo riandare li .. sarebbe stato da stupidi . Misi l'accappatoi e le ciabatte . Non posso lasciarli lì , caso mai li vengo a prendere più tardi . Non voglio rivederlo quella faccia per almeno un altro trimestre .
Mi sentii strattonare , il mio accappatoio si aprì e una mano del tutto familiare si appoggiò sul mio fianco provocando un brivido su tutto il mio corpo . Lo sapevo già era lui , ero sicura . Cosa voleva ancora , ero stata abbastanza chiara . Si parò davanti a me con la sua imponente figura , era calmo non aveva più il fiatone . Il suo respiro era sereno . Non guardare non lo guardare , mi dicevo . Perché aveva questa dannata fissa nel prendermi di sorpresa e ficcare quella dannata mano sul mio fianco . Mi irritava, non lo sopportavo . Questa presa di potere non mi piaceva .
-" cosa vuoi adesso ? "- con lo sguardo fisso sul suo petto , non aveva voglia di guardarlo negli occhi, sennò rischiavo di ricadere in trans.-" cosa fai ? Non mi guardi neanche ? Hai paura di .. "
" io non ho paura di nulla, piuttosto tu hai la fissa di importunare tutte ? "-pronunciai aggressiva , cercando di divincolarmi . La sua presa sul fianco si fece più secca e forte ma non tanto da farmi male .
-" io .. io "- farfugliava ? Anche lui aveva delle titubanze ? -" io ti ho portato questi , li stavi dimenticando"- disse secco . Porgendomi la cuffia e gli occhialini . -" bene adesso puoi staccarti "- dissi guardando la sua mano sul mio fianco che avvolgeva completamente .
-" so che effetto ti faccio , e inutile che menti "- a cosa si riferiva ? Io sono normale come sempre per gli dicevo . -" sento i tuoi brividi e vedo i tuoi occhi , stanno godendo , e potrei fare di più sai "- strinse l'altro mio fianco ,ero nuovamente in trappola , il suo corpo aderì al mio , i nostri sguardi si fusero. Mi stava coinvolgendo nel suo gioco e io non volevo affatto giocare .
Appoggiai le mani sul suo petto , era una sensazione familiare ma per niente piacevole , non c'è la facevo , non reggevo più . Ero disgustata , non volevo che riaccadeva , odiavo quei momenti . Il mio volto rispecchiava il mio stato d'animo , ero diventata bianca e sentivo freddo i miei occhi si inscurirono maggiormente . Peterson lasciò la presa aveva uno sguardo interrogativo . -" te lo detto con me non funziona "- lo spintonai e me ne andai . Mi gurdava , sentivo i suoi occhi sul mio corpo .
Le lacrime incominciarono a scendere , dovevo trattenermi e arrivare nello spogliatoio .

I brutti ricordi si fecero spazio tra i miei pensieri e l'angoscia prese il sopravvento.

Lei voleva ancora volare Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora