CAPITOLO 22

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Avanzo come la pedina bianca in una scacchiera .

Avanzo lentamente, nella mia camera che adesso non mi sembra così familiare come lo era poco prima .

Avanzo senza parlare, ho talmente tanti pensieri nella mente che mi si stanno accavallando l'uno sull'altro senza che io possa fermarli .

Silenzio, devo pensare più lucidamente.

-" perché ? "- mi chiedo e gli chiedo.

-" perché cosa ?"- mi guarda , adesso divento rossa lo so .

Già sento l'infuocarsi Dell mie guance , oddio nono metto le mie mani fredde per attutire il rossore , lo faccio sempre .

Odio la mia circolazione sanguigna , mi fa diventare un camion dei pompieri in corsa .

Le mani fredde e le guance calde .

Un'ossimoro , eppure è così .

-" emm.."- balbetto

-"dico perché cioè "- da quando farfuglio ? Non so parlare .

-" allora , reneè calmati e respira sù "- mi incito a voce alta .

Lo so che lo sente e so che mi prendono per pazza . Ma funziona incitarsi da sola .

-" dicevo , cosa ci fai nella mia stanza senza permesso con una pizza a quest'ora della notte e intendo voler sottolineare 'nella MIA stanza ' " - dico con tono fermo e pacato .

Mi fissa , alza un sopraciglio.

-" devo essere sincero ? "- le sue labbra si muovono e poi lui lecca il labbro inferiore mordendolo.

Riprenditi .

Alzo gli occhi al cielo e mi metto una mano su un fianco .

-" ma secondo te ? "-

-"no, quindi son venuto perché devo nutrirti che mi facevi pena e il tuo stomaco fa troppo rumore . Quindi ho deciso di sfamarti dato che sono un bravo ragazzo anzi un'ottimo ragazzo "-
Dice in modo glorioso .

Guarda questo coso , si prende gioco di me .
Vuole giocare , giochiamo .

-" insomma hai un buon partito "-
Dico seccata e mi siedo sopra il letto !

-" la prendi sta pizza o no "- dico in modo sgarbato .

Ride anzi sorride , vedo una strana fossetta nella sua guancia , che dolce in fondo .

-"tenga , tenga pure una fetta "-

-" la prima di una lunga serie "-

Mi guarda titubante , ma me la porge gentilmente con tanto di fazzoletto .

Do il primo morso e mi sento in paradiso , ci voleva una pizza .

Stavo morendo di fame , certo speravo in un fattorino ma c'è questo coso qui di fronte .

O mio dio mi ricordo di me e de mio stato !

Mi alzo poso la pizza con soltanto un morso sul tavolo e corro un bagno .

L'unico specchio e lì , anzi me ne devo comprare un'altro uno di quelli lunghi utile per gli outfit.

Che obbrobrio , inguardabile .
Senza trucco , con le borse sotto gli occhi NERE , le mie guance rosse sporgenti in continuo rossore , SENZA ALCUN TIPO DI TRUCCO .

Senza mascara e fondotinta .

-" MEGLIO , prima si spaventa prima se ne va "- mi dico allo specchio sorridendo e facendomi l'occhiolino .

Lei voleva ancora volare Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora