C.8

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Mi ritrovo davanti due persone che non avrei voluto vedere fino a domani.

"Lisa... Ci presenti il tuo amico?" parla Luca, lo spara domande.

"Papà lui è Stefano... Stefano lui è Luca mio padre"

"Piacere" dice Stefano porgendo la mano destra a mio padre.

"Mamma, Stefano... Stefano lei è Antonietta mia madre"

"Piacere di conoscerla" Stefano porge la mano anche a lei.

I miei si guardano negli occhi con dei sorrisi inquietanti, e poi si concentrano sul ragazzo alla mia destra.

"Può rimanere? Più tardi vengono anche Roberta e un suo amico"

I miei i due senza pensarci su rispondono incorando un "Si" pieno di gioia, come per dire "Finalmente hai degli amici"

"E possono rimanere anche sta notte?" Chiedo facendo gli occhi dolci.

"Ok. Basta che le ragazze dormano lontane dai ragazzi" dice mio padre facendo scomparire il sorriso e facendo apparire un dito che mi indica.

"Grazie" dico correndo incontro e abbracciando i miei genitori preferiti.

"Non vorrei creare disturbo" dice Stefano con le mani nelle tasche, mentre guarda il pavimento.

"Non è un disturbo. Anzi a noi fa piacere che Lisa abbia fatto amicizia con un ragazzo come te" dice mamma facendolo arrossire, e senza fargli dire una parola.

"Mammaaaa" urlo, prolungando la parola.

"Datemi qualche minuto e il pranzo è pronto"

"Stefano vieni" mio padre mette una mano sulla spalla e lo trascina in un'altra stanza, io sorrido pensando alle mille domande che mio padre gli farà. Io resto in cucina con mia madre che fa un casino assurdo con le padelle. Resto seduta sulla sedia vicino al tavolo, a fissare un punto indefinito della parete, che si trasforma in un cielo stellato, uno dei tanti ricordi di quando non riuscivo a  dormire e mi svegliavo nel pieno della notte, mi alzavo e andavo alla finestra e fissavo la distesa di nero, illuminata da milioni di stelle e dalla luna.

"Lisa. Potresti mettere la tavola?"

"Ah?... Si" mi alzo di scatto e prendo la tovaglia, e solo dopo averci litigato, la sistemo bene sulla tavola. Tovaglioli, posate, bicchieri e bibite, tutto è pronto per accogliere il cibo. Poco dopo mia madre sistema un paio di piatti sulla tavola e io coro a chiamare Stefano e mio padre e noto che stanno discutendo.

"Volete pranzare o rimanere a parlare ancora ragazze?" chiedo affacciandomi al muro e correndo via dopo averli avvisati. Ritorno in cucina e mi siedo a tavola con un sorriso che va da orecchio a orecchio. I due arrivano poco dopo e si siedono difronte a me. Mia madre è seduta accanto a me che parla con Stefano a cui sembra piacere tutto questo. Per fortuna mia madre guarda l'orologio e si accorge di essere in ritardo, e visto che mio padre lavora nella stesso posto vanno via insieme biascicando un "Ciao, ci vediamo sta sera e non fate guai"

Dopo che i due chiudono la porta, io li spio dalla finestra e vedo che sono andati via, prendo il telefono e chiamo Roberta.

"Eih! Ciao Lisa" esulta la ragazza rispondendomi al telefono.

"Ciao... vuoi venire a casa mia? Passiamo un pomeriggio insieme e poi pigiama party con due ragazzi"

"Ok. Arrivo il prima possibile" dice sentendo che ci sono dei ragazzi e attaccandomi il telefono in faccia subito dopo.

"Da quanto ho capito Roberta sta per arrivare" Mi dice abbracciandomi da dietro, facendo scorrere le sue braccia sui miei fianchi, e appoggiando il mento sulla mia spalla destra.

L' Angelo e il Cacciatore ||Stefano Lepri||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora