C.27

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"Lisa... dammi retta e ascoltami. Devi lasciare Sascha" dice diretto.

<C-cosa? Ma che? Wtf?>

"Lisa... Ascoltami. Sascha sta con mia sorella, e ora con te. Ti prego ascoltami e non arrabbiarti"

<Cosa? E perché dovrei arrabbiarmi? Mi hai appena detto che devo lasciare la persona che amo... ma no dai, perché dovrei arrabbiarmi?>

"Lisa di qualcosa"

"E cosa dovrei dire?" sbotto. "Mi é capitata una cosa che mi ha sconvolto la vita, e poi questo... Non ci credo... io ero sicura che tu fossi mio amico" faccio per alzarmi la lui mi blocca e mi fa risedere.

"So di cosa stai parlando"

"No... tu non hai la più minima idea di cosa io stia parlando... tu non buoi capire cosa mi è successo in questi giorni" dico, mentre una lacrima mi riga il viso.

"So cosa ti sta capitando"

"Ah, si? E cosa sai?"

"So cosa vuol dire quel ciondolo... e la mia famiglia vi cerca da anni"

"Cosa? Ma che vai blaterando?"

"Lisa tu... tu... devi stare lontana dalla mia famiglia. Io so come proteggerti"

"Ma di che parli?"

"La mia famiglia..."

"Cosa?"

"La mia famiglia discendo dai cacciatori di angeli" dice con lo sguardo a terra.

"Ma di cosa stai parlando?" chiedo visibilmente agitata.

"Lo sai" dice guardandomi negli occhi.

"Cosa dovrei sapere?" chiedo.

"Togli la collana" mi impone

"No"

"Perché? Hai paura di mostrami le ali?" dice con uno strano sorriso.

"Cosa? Ali? Mai sei impazzito"

"E dai basta con questa commedia... so che sei un angelo... so tutto su di voi" dice sbuffando, mentre si alza dal divano.

"Qui non sono al sicuro" dico

"Nemmeno a casa tua lo sei" dice serissimo.

"E perché?"

"Perché gli angeli che hanno perso le ali diventano invidiosi di quelli che le hanno, e quindi faranno di tutto per averle"

"Quindi vorresti dire che mia madre mi taglierà le ali?"

"Si... a cosa pensavi che alludessi?" dice con una faccia e un sorriso da schiaffi,

"E quindi cosa dovrei fare? Fidarmi di te?"

"Si. Devi fidarti ciecamente di me"

"Ok... tanto é facile fidarsi di una persona che discende da dei cacciatori che tagliano brutalmente le ali"

"Io non sono come loro"

"Ah si? E chi me lo dice?"

"Io" risponde.

"Ok... e con questo cosa ti fa pensare che ora mi fida ciecamente di te?" dico andandogli incontro incrociando le braccia al petto. <Non credo che abbia compreso la situazione. É un pazzo maniaco se pensa che io mi fida di lui. Non può dirmi di lasciare Sascha e poi dirmi che lui è uno dei tanti che cercherà di togliermi le ali  e che devo fidarmi. Ma si sente quando parla? Io boh. Sono basita. Ancora non realizzo quello che mi ha appena detto... Io... Boh!>

L' Angelo e il Cacciatore ||Stefano Lepri||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora