C.18

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...

"Ci prendi per il culo?" mi chiede Stefano.

"No" dico schietta.

"Come hai fatto?"

"Ho detto alla nonna che sono innamorata di uno di voi due, e che non avevo soldi per permettermi qualcosa di decente" dico. I due si guardano in faccia increduli.

"E chi di noi due dovresti essere innamorata?" mi chiede, quasi timido Stefano.

"Che ne so, ho parlato in generale, ma l'importante è che abbiamo i soldi" dico continuando a camminare.

"Giusto... Allora dove sta questa pizzeria? Ho fame" insiste Sascha.

"Ci siamo quasi" dico osservandomi intorno.

Dopo qualche altro metro arrivammo alla pizzeria. Entrammo e una cameriera mi salutò.

"La conosci?" Mi chiede Stefano.

"Si. Era la mia collega"

"Cosa? Tu lavoravi in una pizzeria?" urla Sascha.

"A quanto pare... " dico ironica.

"Perché non ci lavori più?" mi chiede Stefano, ancora sbalordito.

"Paga misera, e troppo lavoro" dico semplicemente, mentre prendiamo posto vicino ad un tavolo quadtrato.

Difronte a me c'è la sedia vuota, alla mia sinistra c'è Sascha che ha difronte Stefano. Che cosa brutta! Mi sembra di stare in mezzo! E poi mi sembra di essere in terzo in comodo!

Ordiniamo tutti una classica margherita, perché non abbiamo volgia di vedere il menù. MA va beh! Dettagli. (Lo so... Ora avete voglia di pizza! E poi è un sacco di tempo che non metto i tre puntini)

I due parlano, parlano, parlano e indovinate un po'? Parlano! Ahhhhh!

"Maria io esco, non ce la faccio più a sentirvi"

"Dove vai?" mi chiede Stefano mentre mi alzo, per mettermi il giubotto.

"Esco un secondo. Voglio prendere un po' d'aria" dico allontanandomi dal tavolo.

Chiudo la porta di vetro alle mie spalle, e respiro l'aria fredda che sento entrermi nei polmoni. Metto le mani in tasca e mi appoggio al muro accanto alla porta eabbasso la testa chiudendo gli occhi e sospirando.

"Lisa! Lisa sei tu?"

Riapro gli occhi, e vengo accecata dalle luci dei lampoini e delle insegne di negoszi e ristoranti.

"Oh, Lisa sei davvero tu! Da quanto tempo non ci vediamo, saranno minimo cinque o sei anni" dice un ragazzo abbarcciandomi. Io spalanco gli occhi sorpresa, e lo spingo via.

"Scusami ma tu chi saresti?" chiedo al tipo squadrandolo dalla testa ai piedi e cercando di ricordarmi chi cazzo fosse.

"Non ti ricordi? Sono Nick"

"Nick?"

"Il tuo amico delle medie"

"Ah! Quel Nick. E se non mi sbaglio avevamo litigato"

"E ti ho detto che non volevo vederti mai più" confessa a testa bassa.

"Va beh, non fa niente. Come stai?" gli dico il più dolcemente possibile.

"Bene. E tu?"

"Bene" dico facendo calare il silenzio.

"Sei venuta da sola" dice dopo qualche minuto di silenzio.

L' Angelo e il Cacciatore ||Stefano Lepri||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora