C.6

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Che bello svegliarsi un minuto prima della sveglia, e non ricordarsi niente del giorno prima!

Cosa faccio oggi? Non voglio annoiarmi! Quindi credo che andrò a scuola da Nino e Lina, mi porterò qualche gioco da tavolo, e credo che Uno andrà bene.

Vado a farmi una doccia con tutta calma, e con lo stesso passo mi vesto e mi incammino verso la scuola ben incappucciata, perché è gennaio e fa un freddo della madonna!

Arrivo, e tutta fiera di me apro la porta e con mia sorpresa vedo qualcuno accerchiato da una decina di ragazze. Lui mi saluta con la mano e con un bel sorriso e deduco che è Stefano. Poi, sotto gli sguardi disgustati delle ragazze, lo saluto. Mi dirigo a tasta alta dai miei bidelli preferiti e dopo aver bussato alla porta bianchissima, entro urlando un...

"Buongiorno!" come se non ci fosse un domani e senza accorgermi che lì dentro c'è la preside che sta parlando con Nino e Lina. Figura di merda parte uno.

"Buongiorno. Vedo che è molto felice... signorina?" dice la preside.

"Lisa. Lisa D'Agostino"

"D'Agostino, cosa è venuta a fare?" Chiede abbastanza incazzata.

"Ero venuta per chiedere una cosa alla signora Lina da parte della professoressa"

"Mi dispiace ma ora la signora non può sta parlando con me. Ritorna tra dieci minuti" si addolcisce.

"Va bene. Grazie" chiudo la porta.

Vado verso Stefano a testa bassa, e mi accorgo che l'orda di ragazze si è moltiplicata... No, ma che dico! Triplicata, almeno. Mi faccio strada tra le ragazze con fatica, e dopo aver nuotato tra seni rifatti e capelli finti, arrivo finalmente al ragazzo che sta scrivendo qualcosa su un foglio ad una tipa.

"Devi spiegarmi tutto questo"

"Oggi?"

"Si"

Esco da quell'ammasso di plastica e mi faccio un giro per la scuola col telefono in mano. AKAB. Dopo un po' ritorno dov'era mezza scuola dieci minuti fa, ma al posto delle ragazze c'erano qualche ragazzo sfigato della nostra classe. Mi avvicino e sento dire...

"Eih frocetto... Dov'è il tuo ragazzo... Sasha se non mi sbaglio" dice Sandro.

"Non è il mio ragazzo... E tu sei più rincoglionito di quanto pensassi" dice Stefano incazzato.

"A chi hai dato del rincoglionito?" Sandro fa un passo in avanti e io corro mettendomi tra i due.

"Sandro... Lo sappiamo tutti che sei il più bravo e intelligente della scuola" dico.

"Lo so. Non c'è bisogno che lo ripeta" dice gonfiandosi d'orgoglio.

"Però bisogna ammettere che a volte sei proprio un coglione" dico facendo incazzare ancora di più il ragazzo.

"Spostati povera, il frocio non ha bisogno di una ragazza che lo protegga, ma di un ragazzo" dice facendo ridere gli altri tre dietro di lui.

"Chi ti ha detto che lui è un frocio?" blocco le sue risate.

"Cosa vorresti dire?"

"Vi ricordate di quel ragazzo di cui vi parlavo tempo fa?"

"E chi se lo scorda! La più grande cazzata che hai detto"

"Non era una bugia... Stefano è quel ragazzo" mi mettendo affianco a lui e gli prendo la mano.

"Che belli che siete. Ma non vi crediamo"

"Come facciamo a dimostrarlo?" interviene Stefano.

"Non è sufficiente un bacio... Dovete sembrarci una coppia. Cosa che non avete fatto fin'ora e questo ci fa pensare che voi due non siete fidanzati"

L' Angelo e il Cacciatore ||Stefano Lepri||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora