C.29

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*Il giorno dopo*

Non ho mai sofferto d'insogna, ma questa notte non ho dormito per niente. Ho passato tutto il tempo a guardare le stelle, e a pensare al mio "futuro" da angelo, sempre che ne avrò uno.

Ho pensato molto, anche sui due baci, che in questi giorni mi stanno scombussolando l'organismo. <Oppure è stata la pizza per colazione>

Ore:7:30 del mattino

<Una doccia veloce, non mi farà male>

Entro nel bagno della mia amica, e apro il rubinetto della doccia. Mentre aspetto che arrivi l'acqua calda mi svesto, pettino i capelli, e in fine entro sotto la doccia. Il mio cervello si spegne e si rilassa, mentre le gocce d'acqua calda scivolano lungo il corpo bagnando tutto quello che trovano lungo il loro cammino. Esco dalla doccia e nel bagno c'è una nebbia fittissima. Mi avvolgo l'asciugamano, e apro la porta per andare in camera. Faccio tutto quello che si fa dopo essersi lavati, e dopo aver indossato la biancheria di Teresa, il pantalone, sempre della mia amica, e la maglia di ieri; poi asciugo i capelli e solo quando ho finito prendo il telefono per vedere l'ora e sono appena le 8:12, ma proprio in quel momento Una chiamata mi fa sorridere involontariamente.

"Ciao Lisa... spero di non averti svegliata"

"No. Tranquillo"

"Vuoi venire con me da un mio amico?"

"Ok. Quando?"

"Verso le nove ti vengo a prendere?"

"Va bene"

"Allora ci vediamo tra tre quarti d'ora"

"Si. Ciao"

"Ciao"

<Tre quarti d'ora. Cosa faccio? Boh> apro instagram, e vado sulla fan page di Hunger games, per rileggere le foto che posta. Le ricordo quasi a memoria.

Sento il campanello suonare e alzo la testa dal telefono. Vado ad aprire, e trovo Stefano con un sorriso che gli va da orecchio a orecchio.

"Ciao. Sei pronta?"

"Certo!"

Prendo le chiavi di riserva di Teresa, e prima di uscire Stefano mi blocca.

"Sai. La gente non è abituata a vedere una ragazza con le ali" dice ghignando.

"Mi sono scordata di rimettere la collana!" dico sbattendomi una mano in faccia. mi dirigo verso il bagno e la indosso guardandomi allo specchio. Ritorno dal ragazzo e chiudo la porta di casa a chiave.

Arrivo all'auto che ha lo sportello del passeggero aperto, e intravedo qualcuno al posto del conducente. Ci avviciniamo e vede che è Sbuci che mi saluta, urlando, con un "Buongiono".

"Buangiono" dico entrando nei sedili posteriori. Non voglio stargli vicino... non mi va a genio.

"Come mai hai litigato con Roberta?" mi chiede

"E tu come lo sai?"

"Sono o non sono il fratello?"

"E smettila con la questione del fratello... non ti crede nessuno" si lamenta Stefano allacciandosi la cintura.

'Se ti dicessi che è la mia ragazza non mi crederesti!' sento dire da qualcuno nella mia testa.

"Cosa? Che hai detto?" chiedo a Sbuci.

"Niente"

"Sicuro? Mi sembava di aver sentito qualcosa" dico.

'Come immaginarsi le cose. Lezioni di Lisa'

L' Angelo e il Cacciatore ||Stefano Lepri||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora