Capitolo 9: L'Amore È Un Casino

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Sylvie guidava in giro con le lacrime agli occhi. Non poteva credere che il suo ex marito fosse morto. Aveva potuto non amarlo più, ma non voleva vederlo morto. Non lo amava più ma sentiva come se mancasse qualcosa. Era comunque un buon padre per i bambini. Era notte quando Sylvie parcheggiò davanti al Molly. Si sedette al bar ed iniziò a bere

Antonio entrò dalla porta sembrando stanco. Era appena stato all'ospedale a vedere e parlare con Corin. Aveva controllato Skylar e sua sorella. In quel momento voleva solo bere qualche drink. Si sedette al bar, accanto a Sylvie mentre lei poggiava il bicchiere dello shot sotto sopra

"Brett" parlò Antonio

"Hey Antonio" sorrise Sylvie

"Ho appena visto Gabby e Corin. Cavolo, è pazzesco lì al Med"

"Non dirmelo"

"Posso offrirti un drink?"

"Accetterei una birra"

"E birra sia"

Si sorrisero flirtando. Hermann posò le birre sul bancone e gli sorrise

-

All'ospedale, Kelly aveva portato i bambini a casa dopo aver tentato di parlare con Skylar. Tutti erano andati via tranne Jay, Hank, Erin e Corin. Corin entrò e si sedette al lato del letto di Skylar

"Mamma, sei tornata" Skylar sorrise debolmente

"Beh quando mia figlia quasi muore è difficile non tornare" disse Corin

"Mamma ..."

"No. Parlo io ora. Come hai potuto farti di eroina Skylar! Hai visto come sono stata quando eri piccola e tuo fratello è morto. Ed hai sentito le storie che io e zia Erin ti abbiamo detto! Perché?"

"Perché tu mi avevi lasciata! Hai lasciato tutti noi mamma e faceva male! L'ho presa e tutto e mi sento orribile. Tutto quello che potevo immaginare eri tu tornare in una bara con sopra una bandiera piegata. Non potevo perderti. La droga rendeva il dolore più sopportabile"

"Non sarei morta. Non lo farei mai. E tu non avresti dovuto farlo. Saresti dovuta andare da tuo padre o da chiunque altro. Questa non era la risposta"

"Lo so. Mi dispiace mamma"

Poi Skylar scoppiò a piangere. Corin l'abbracciò mentre piangeva

"Mi dispiace così tanto mamma. Ho sbagliato alla grande. Sono contentissima che tu sia a casa perché ho bisogno del tuo aiuto mamma"

"Lo so. Sono qui piccolina, sono qui"

"Per favore non lasciarmi di nuovo"

Corin tenne sua figlia mentre entrambe piangevano. In quel momento Jay ed Erin entrarono. Erin andò ad abbracciare Corin prima di guardarla negli occhi

"Ti dispiacerebbe rimanere con Skye mentre io mi prendo mio fratello per un minuto?" chiese Corin

"Certo che no. Forse posso farle capire qualcosa" sogghignò Erin

Corin sorrise ed uscì dalla stanza con Jay. I due si diressero in una stanza delle conferenze vuota in cui Will li aveva fatti entrare. Jay diede un grande abbraccio a Corin e lei lasciò che poche lacrime le rigassero il viso. Era così felice di essere tornata dalla sua famiglia

"Allora, cosa c'è sorellina?"

"Credo di dovertelo dire prima che la notizia giri"

"Corin, che succede?"

"Cercando di salvare la mia amica sono stata stuprata e picchiata ma sto bene Jay"

"Cosa?!"

"I tizi sono morti Jay. Solo tu e Rhodes lo sapete"

"Perché non hai detto niente?!"

"Perché è passato! È successo Jay ed io sono andata avanti! Ricordo a malapena cosa è successo comunque!"

"Corin! Non puoi solo dimenticartelo!"

"Jay la mia vita sta cadendo a pezzi al momento. Infatti sembra di avere sempre qualche problema. Quindi ti prego lasciami avere il controllo della cosa"

"Corin non puoi semplicemente nasconderlo! Non puoi prendere decisioni senza consultare le persone su cui hanno degli effetti"

"Davvero? Mia figlia è sdraiata in un letto d'ospedale per colpa mia! Pensi che non sia già una grande punizione?! Vuoi davvero essere arrabbiato con me perché sono partita? Ora! Bene, arrabbiati Jay, sappi solo che l'ho fatto per salvare una vita"

"E guarda cosa è successo nel frattempo! Hai lasciato i tuoi bambini, ferito te stessa essendo stata stuprata e picchiata e la tua assenza ha causato l'overdose di Skylar!"

"LO SO! È TUTTA COLPA MIA JAY!"

Corin corse fuori dalla stanza come una furia. Jay si pentì immediatamente di quello che aveva detto. Non intendeva dire quelle cose nel modo in cui erano uscite. Corse all'esterno per trovare Corin. Lei era corsa fuori l'ospedale e stava camminando. Aveva le lacrime che scendevano lungo il viso. La sua famiglia stava affondando e suo fratello era arrabbiato con lei. Poi, in aggiunta, sua figlia era in ospedale per overdose. Jay si fermò e oltrepassò le porte dell'ospedale cercando sua sorella. La vide

"Corin!" urlò Jay

Corin girò la testa e vide Jay, poi si girò e continuò a camminare. Jay alzò gli occhi al cielo ed iniziò a correre verso di lei. Una volta raggiunta le prese il braccio e la tirò indietro. Corin rimase a bocca aperta un po' dolorante, Jay non realizzò che avesse già un livido lì. Corin si fermò cominciò a strofinarsi quel punto del braccio

"Che diavolo Jay?" urlò arrabbiata Corin

"Ti fa male?" chiese confuso Jay

"Non importa. Che volevi?"

Jay delicatamente prese il polso di Corin e le alzò la maglia. Vide un grande livido. Jay aveva rabbia e tristezza negli occhi. Sua sorella era stata ferita e questo lo faceva sentire come se avrebbe dovuto proteggerla. Corin tolse il suo braccio delicatamente e tirò giù la manica

"Corin ..."

"È dall'attacco. Che vuoi?"

"Mi dispiace. Alcune delle cose che ho detto erano sbagliate. E l'ultima cosa non è uscita nel modo giusto. Nessuno ti da' la colpa per quello che è successo a Skye. Ha fatto una sua scelta"

"Non è uscita così"

"Lo so ed è colpa mia. Ti voglio bene Corin, sei la mia sorellina! Quindi, mi preoccupo per te e sono iperprotettivo verso di te. Ero arrabbiato per quei tizi e me la sono presa con te"

"È stato così difficile"

Corin iniziò a piangere e Jay la chiuse in un abbraccio. Avvolse le sue braccia intorno a Corin e la tenne a se. Lei si aggrappò a lui come se la sua vita dipendesse da lui. Jay si sedette sul marciapiede mettendo Corin sulle sue ginocchia. Lei pianse sulla sua spalla, lasciando uscire tutto

"Va tutto bene Corin. Ci sono io qui"


#3 Young and Reckless in Chicago [Traduzione Italiana]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora