Capitolo 11: Un Po' Di Natale

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Come il giorno si trasformò in notte, le luci avvolte intorno all'albero di Natale si accesero. Era la vigilia di Natale in casa Severide. C'erano regali sotto l'albero, bambini addormentati nelle loro stanze e le persone erano felici

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Lungo la strada, Regan aveva appena fatto addormentare Dylan dopo che si era svegliata ancora. Regan finì di allattarla e lei si addormentò. Mentre Regan si sedette sulla vecchia sedia a dondolo, cullando dolcemente avanti e dietro sua figlia addormentata tra le braccia, guardò fuori dalla finestra. Piccoli fiocchi di neve cadevano creando una nuova coltre di neve su quella vecchia. Era bello lì fuori

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A casa Severide, Corin e Kelly avevano di nuovo dei problemi. Stavano discutendo sul fatto che Corin gli avesse nascosto quello che era successo oltreoceano. Al momento avevano sistemato le cose, rendendo entrambi felici. Si sdraiarono sotto l'albero con le dita intrecciate

"È così bello" tubò Corin

"Si, lo è davvero" fu d'accordo Kelly

"Ti amo così tanto. Voglio solo che tu sappia che ti amo e che non riesco ad immaginare una vita senza di te"

"Hey. Ti amo anch'io. Perché questo discorso?"

"Da quando sono tornata sto pensando a cosa sarebbe successo se ti avessi perso nell'esplosione di 8 anni fa. Sei quasi morto Kelly e quello mi ha terrorizzata. Per non parlare degli altri problemi che avevamo quei giorni"

"Corin ..."

"No. Tu e le persone coinvolte nell'esplosione vi comportate come se fosse stati feriti solo voi ragazzi. Ma non è vero. Quel giorno io sono stata una moglie in sala d'attesa. Ero un casino di singhiozzi perché non sapevo se tu fossi vivo. Pensavo sarei rimasta sola a crescere cinque bambini Kelly"

"Non sapevo niente del genere. Aspetta. Cinque? Di che stai parlando? Noi abbiamo quattro bambini"

"Per qualche cavolo di miracolo sono rimasta incinta di nuovo. Ho abortito mentre eri in coma. Anch'io ho avuto un trauma quel giorno"

"Perché non hai detto niente?"

"Perché eri ricoverato! Avevamo i bambini di cui preoccuparci, la famiglia della 51 e tu eri preoccupato di non poter più tornare a lavoro. Come avrei potuto dirtelo quando eri già stressato al massino?"

"L'ho capito ma hai aspettato 8 anni per dirmelo? Perché ora?"

"Perché sono quasi morta! Sono quasi stata uccisa lì ed un'altra volta la cosa mi ha fatto realizzare quando la vita sia breve. So che sono in ritardo di 8 anni ma sono stati 8 anni impegnativi"

"Non posso credere che hai avuto a che fare con tutto questo da sola. Mi dispiace tesoro"

"Non mi importa dei nostri errori purché stiamo insieme. Non posso nemmeno pensare di perderti"

"Beh è il prezzo che entrambi dobbiamo pagare. Sono un pompiere e tu una detective. Mettiamo le nostre vite in prima linea tutti i giorni per proteggere la città di Chicago. Questo non cambierà mai"

"Perché è quello che siamo. Abbiamo preso queste strade. Sono solo preoccupata ogni tanto che un giorno riceverò una chiamata in cui tu ... non ce l'hai fatta e la cosa mi terrorizza"

"Non credi che io provi lo stesso? Ogni giorno, quando vai via la mattina penso a quanto sia grato di averti e quanto io sia fiera di te per aver realizzato i tuoi sogni. Ma sono anche preoccupato di poter ricevere una telefonata da Antonio o qualcun'altro che mi dica che tu sia stata sparata e che è troppo tardi. Ogni volta che oltrepassi quella porta mi preoccupo. E questo è tutta colpa di una cosa"

#3 Young and Reckless in Chicago [Traduzione Italiana]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora