in vino veritas-decimo capitolo

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Hermione corse lungo le scale, non sapeva dove stava andando e non le importava, voleva solamente essere il più lontano possibile da Draco, da Colbert e da quella stramaledettissima festa di mangiamorte. Aveva bisogno di stare sola

La sua camera sarebbe stato il primo posto in cui Foster l'avrebbe cercata ed anche il secondo piano era piuttosto scontato, dunque decise di salire fino in cima alla rampa di scale

Sembrava una salita infinita ma finalmente giunse su un pianerottolo in cui vi era una sola porticina in legno, riuscì ad aprirla senza particolari pressioni

portava ad una stanzina piccola e buia, l'unica luce era quella dei raggi lunari filtrati dalla grande finestra.

Regnava un silenzio assoluto, si riusciva ad ascoltare lo scroscio del vento e molto in lontananza il vociferare degli invitati, nell'aria permeava un odore di pergamena e di legno.

Era a lei impossibile mettere a fuoco con chiarezza gli oggetti che la circondavano,notò solo i contorni e sembravano per lo più scatoloni e piccoli mobili.

Mentre si avvicinava ad uno di quelli per vederne il contenuto ,sentì scricchiolare il pavimento di legno ed era più che certa di non essersi mossa...

Il cuore iniziò a batterle a mille, quanto avrebbe desiderato la sua bacchetta in quel momento...

"chi c'è?" domando con voce tremolante

Sentì un altro scricchiolio ma non riuscì a vedere nessuno,

ad un tratto due mani fredde le si poggiarono sulle spalle, coperte esclusivamente dalle maniche in pizzo, ed il contrasto con la pelle calda le creò mille brividi

si sentiva la mente ovattata come incapace di reagire, l'alcol stava dando i suoi frutti

le mani grandi e fredde dalle spalle scivolarono con una lentezza struggente verso i fianchi...e lì, li cinsero saldamente,

la persona dietro di lei la strattonò verso il suo corpo, sentiva il respiro sul suo collo, sapeva di alcol

"Ehi dolcezza visto che siamo da soli sulla torre, potremmo divertirci un po'...che dici?" la voce impastata era famigliare, la stessa che neanche un'ora prima l'aveva umiliata

Hermione si girò di scatto e con la mano aperta tirò uno schiaffo in faccia al ragazzo

"Malfoy prova a sfiorarmi e ti uccido"

era chiaro che fosse ubriaco sapeva di distilleria

"uhuh di nuovo la mezzosangue, mi stai seguendo per caso? perchè tu lo sappia non ho la minima intenzione di scusarmi e con lo schiaffo che mi hai tirato possiamo considerarci pari mezzosangue dall'immensa fibra morale"

disse biascicando

"non avevo alcun dubbio sul fatto che non avessi intenzione di scusarti, non l'hai fatto per 6 anni a scuola figuriamoci ora"

"non l'ho mai fatto perchè ho sempre detto la verità...facevi troppo la saputella e dopo un po' rompevi il cazzo poi giravi sempre con quei due froci"

non piacque per nulla ad Hermione come appellò i suoi amici e rispose a tono

"non ti azzardare a chiamarli così, tu non vali un millesimo di quello che valgono loro, hanno sempre lottato per ciò in cui credevano sacrificando tutto "

Draco non le diede il tempo di reagire le mise una mano dietro la schiena e l'attirò a se,vicinissimo al suo viso sussurrandole

"mi sembrava di essere stato chiaro quando avevo detto di non parlare di me"

appoggiando la fronte sulla sua continuò "tu non sai che Merda è non poter scegliere la proprio vita, avere tutto imposto, vivere secondo un etichetta per non disonorare la propria famiglia"

Hermione in quel momento si sentiva disarmata aveva a pochi centimetri il nemico di una vita che per la prima volta vedeva fragile, i suoi occhi erano vuoti e cupi, il suo respiro affannoso

"Granger prima,in balcone, mi hai chiesto come mi sentivo, ecco io mi sento uno schifo, ora che lo sai sei contenta?" concluse con voce malinconica

Hermione sempre vicina a lui sussurrò "Perchè allora non sei stato dalla nostra parte?"

lui la fece aderire al suo petto e guardandola negli occhi ,a denti stretti disse

"perchè sono un cazzo di mangiamorte, sono stato marchiato come una bestia da macello, dannato a vita per volere di mio padre, e se avessi disubbidito al signore oscuro tutti i miei famigliari, i miei amici sarebbero stati trucidati, non è semplice cazzo, non lo è mai stato. Ho sempre invidiato San Potter, donnola e te, siete sempre stati liberi di essere ciò che volevate, io non ho mai avuto scelta"

la ragazza da quella confessione rimase spiazzata

"scusami Draco per prima, ero ferita e..."

senza darle il tempo di finire le prese il viso tra le mani e la baciò,le sue parole morirono nella bocca del serpeverde

schiuse le labbra a quella bocca famelica, lui la assaporava, cercava la sua lingua, succhiava e mordeva delicatamente il suo labbro inferiore

dietro quel bacio era nascosta una richiesta di aiuto, seppure sembrasse irruento lei vi percepiva una dolcezza celata, un bisogno di affetto.

Draco di colpo si staccò "mezzosangue dimentica tutto"

e dopo quel bacio sfuggente rubato si smaterializzò

Inexspectatus- DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora